“Intelligenza artificiale: sogno, realtà o incubo”, si chiede la giornalista Alessia Pizzi, consulente del progetto “Osservatorio sul giornalismo digitale”. In alcuni luoghi, come la Corea del Sud si clonano i conduttori televisivi più amati (Deep Brain AI). “In altri, come gli Stati Uniti, alcuni giornali usano gli algoritmi per decidere quando è il momento di far pagare gli articoli a un lettore (The Wall Street Journal) e per prevedere quali emozioni susciterà un articolo (The New York Times) – sostiene Pizzi-. Ma anche in luoghi più vicini a noi, come Londra, testate affermate come il Times, analizzano al millimetro il comportamento utente per realizzare strategie di contenuti totalmente data-driven. Tuttavia, in alcune parti del mondo l’Intelligenza Artificiale non sarà solo nelle mani dei grandi editori. Ma confermerà la propria presenza anche nelle piccole redazioni, dove già aumenta la copertura di contenuti automatizzabili, come i risultati sportivi e le previsioni metereologiche”. Ma anche la personalizzazione dell’esperienza su base locale. Dai giornali ai libri. “L’intelligenza artificiale è e deve rimanere uno strumento nelle mani dell’uomo- ha detto papa Francesco al G7-.E siamo sicuri di voler continuare a chiamare ‘intelligenza’ ciò che intelligenza non è?”. Dopo il rilascio di ChatGPT3, l’intelligenza artificiale sta facendo molto parlare di sé. In particolare, è la capacità delle IA generative di creare testi, immagini e altri contenuti che colpisce di più il settore dell’editoria.
Evoluzione in atto
Tuttavia, è una rivoluzione o un’evoluzione tecnologica? Una minaccia per le industrie creative o un potenziale alleato? Entro quali vincoli di legge nazionali e comunitari? Con quali accorgimenti in materia di copyright e autorialità? E soprattutto con quali vantaggi per il lavoro nella casa editrice e lungo tutta la filiera dei contenuti? Torna per il secondo anno consecutivo il seminario internazionale dell’Associazione Italiana Editori (Aie) dedicato all’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel mondo del libro.
L’appuntamento online dedicato agli operatori si svolge il 3 luglio. E fa parte di un ciclo di incontri lungo tutto il 2024 che l’associazione dedica a questa tecnologia. Dallo scorso marzo si sono succeduti incontri che hanno affrontato e affronteranno nei prossimi mesi i temi del diritto d’autore. Dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale per la comunicazione editoriale. Delle condizioni di licenza e dei rischi legali. Di come utilizzare al meglio questa tecnologica attraverso i prompt, ovvero le interrogazioni in input, e altro ancora. Tutti i corsi sono organizzati e gestiti da Ediser, società di servizi di Aie. Il seminario del 3 luglio è intitolato “Intelligenza Artificiale un anno dopo. Evoluzioni, sviluppi e opportunità per il settore editoriale”. Si svolgerà online dalle 9.30 alle 13.30, in italiano e inglese con servizio di interpretariato. “A un anno dal primo seminario che Aie ha organizzato – spiega il presidente Innocenzo Cipolletta – lo scenario è evoluto rapidamente, sia dal punto di vista tecnologico che legislativo. Penso ad esempio all’AI Act approvato dall’Unione Europea“. Prosegue Cipolletta: “Il nostro obiettivo è fornire a editori e professionisti una cassetta degli attrezzi il più completa possibile. E che comprenda sia strumenti pratici per il lavoro editoriale di tutti i giorni che inquadramenti teorici per interpretare i grandi cambiamenti in atto“.
Focus-intelligenza
La prima sessione si aprirà con una panoramica internazionale sull’evoluzione della normativa sul diritto d’autore, per poi passare a un approfondimento del fenomeno nel mondo accademico dove l’impatto è stato forte. Seguirà poi un focus sull’evoluzione avvenuta nel corso di quest’anno che presenterà gli ultimi sviluppi dell’intelligenza artificiale generativa. In conclusione, un approfondimento su come siano evoluti anche gli accordi di licenza tra provider ed editori e sulle implicazioni che questi potranno avere in futuro. La seconda sessione offrirà invece una panoramica di casi concreti attraverso la presentazione di case history internazionali provenienti da alcuni settori specifici del mondo editoriale. Dopo il benvenuto di Andrea Angiolini, delegato Innovazione di Aie, interverranno Piero Attanasio (responsabile Relazioni istituzionali di Aie), Joris van Rossum (Program Director di STM Solutions). Giuseppe Attanasio (Postdoctoral Researcher presso l’Università di Lisbona e il Center for Responsible Ai), Peter Schoppert (Direttore di NUS Press – National University of Singapore). Claudio Colaiacomo (Vicepresidente – Public Affairs & Academic Relations – Elsevier BV), Chantal Restivo-Alessi (Chief Digital Officer e CEO International Foreign Language – HarperCollins Publishers). Un appuntamento per riflettere sugli effetti che l’Intelligenza Artificiale potrà avere sia sulle pratiche quotidiane di lavoro, competenze e mansioni professionali, sia sulle strategie aziendali complessive relative agli asset fondamentali dell’essere editore. Per capire radici, natura e prospettive delle intelligenze artificiali generative non basta la semplice esperienza d’uso. Ma occorre capire come questi strumenti sono stati creati e come funzionano.
Innovazione
Inoltre si svolgerà dal 10 al 14 ottobre la prossima Milano Digital Week, organizzata da Tig-The Innovation Group a cui il Comune ha affidato il compito dopo l’avviso pubblico lanciato lo scorso marzo. Filo conduttore delle centinaia di eventi in programma (è aperta la call for proposal, per presentare proposte) è il “Nuovo linguaggio della città. Tra Intelligenza Artificiale ed espressioni umane”, che è stato declinato in sei ambiti. Ossia digitale per le imprese, Cittadinanza Digitale, Smart City, Tecnologie, Cultura e Intrattenimento e Lavoro/Formazione. Nella settimana digitale, in città apriranno una serie di hub della conoscenza, ciascuno dedicato a un tema, fra questi Le Village di Credit Agricole in zona Porta Romana, MEET – Digital Culture Centre in zona Porta Venezia, la sede dell’Università IULM, HEALTHCARE in Via Tortona, Libreria Egea dell’Università Bocconi, l’Istituto di ricerca Cefriel e MADE Competence Center. La Digital Week avrà anche una piattaforma progettata da Tig dove sarà possibile seguire lo streaming di tutti gli eventi e trovare tutti i materiali. “Quest’anno – precisa Pietro Cerretani (Tig Events) – abbiamo voluto dare attenzione anche alle imprese e alle start up. Trattando tematiche di formazione e innovazione digitale. Per contribuire al percorso di transizione digitale che tutto il Paese sta affrontando”