Cambiano previdenza e Inps attraverso la carta europea della disabilità. Innovazione contro l’esclusione sociale. I titolari della carta europea della disabilità possono ottenere le agevolazioni previste esibendo la card. Senza ulteriori formalità o richieste da parte di amministrazioni dello Stato. O dei soggetti pubblici e privati che hanno sottoscritto le convenzioni. Salvo la verifica della titolarità della carta stessa. Sono in fase di ultimazione, dunque, le attività per la realizzazione del progetto “Disability card“.
La svolta dell’Inps
La Carta europea della disabilità si colloca tra le misure adottate su base volontaria dagli Stati membri. Per il raggiungimento di obiettivi strategici decennali dell’Unione europea in materia di disabilità. Il progetto è destinato ai settori più fragili della popolazione. Ed è finalizzato all’introduzione di una tessera. Che permetta l’accesso delle persone con disabilità a tutta una serie di servizi. In coerenza e reciprocità con gli altri paesi dell’Unione europea. Per contribuire alla piena inclusione delle persone con disabilità. Nella vita sociale delle comunità.
Certificazione
Intanto da oggi dovranno avere il Green pass i visitatori, gli accompagnatori e i cargiver che vorranno accedere agli ospedali. Comprese le aree di pertinenza, come bar e aree ristoro. La certificazione sarà necessaria anche per gli accompagnatori dei pazienti non affetti da Covid. Che vorranno accedere e restare nelle sale di attesa dei dipartimenti d’emergenza e accettazione. E dei reparti di pronto soccorso. Sulla base delle norme nazionali, da oggi cambiano le regole secondo scadenze che saranno definite dalle singole Usl. Per quanto riguarda gli accompagnatori dei pazienti disabili gravi l’assistenza è sempre consentita. Anche nei reparti di degenza. Nel rispetto delle indicazioni del direttore sanitario della struttura.
Eccezioni
Alcune eccezioni sono previste per l’accesso dei visitatori o accompagnatori degli under 12. Al momento esclusi per età dalla campagna vaccinale. Di persone con disabilità fisica, psichica o cognitiva non certificata che ne richiedono il supporto. Di una persona di riferimento in sala parto per assistere la donna partoriente. Che potranno accedere dopo una valutazione da parte della direzione sanitaria. Anche prevedendo eventuali soluzioni organizzative. Ad esempio facendo un tampone. In tutti i casi deve comunque sempre essere compilata dal visitatore l’autodichiarazione. Che indichi negli ultimi 14 giorni l’assenza di sintomi legati al Covid. Di contatti con persone positive o sospette positive al virus. E di non essere sottoposti a quarantena.