Neurodivergenza: l’unione fra arte e inclusione sociale

sanità

Foto di Total Shape su Unsplash

Un quarto di secolo all’insegna dell’inclusione sociale.  Per celebrare il 25° anniversario dalla nascita di Progetto Itaca, che ricorre il 29 ottobre, è nata una speciale collaborazione che unisce arte e inclusione sociale. Grazie alla creatività degli artisti di UltraBlu – realtà che promuove attività artistiche e culturali generate dalla neurodivergenza – è stata realizzata una Latta d’Artista Limited Edition. Con uno speciale ed unico disegno dedicato appositamente a Progetto Itaca. Ogni latta e ogni chilo di riso che essa contiene rappresentano la speranza di vivere una vita piena e degna. E un aiuto concreto a tante persone per rinascere dalla malattia con la quale convivono. Tutti Matti per il Riso è una delle molte attività promosse da Fondazione Progetto Itaca. Attiva da anni per offrire programmi di sostegno, prevenzione e riabilitazione a chi vive situazioni di disagio psichico e alle loro famiglie. A fronte di una donazione, sono state distribuite, in occasione della Giornata mondiale della salute mentale, delle confezioni di pregiato riso Carnaroli e di riso integrale Ribe. Insieme a un’esclusiva ricetta realizzata dalla chef creator Lulù Gargari. Il Rapporto sulla salute mentale indica che le persone psichiatriche assistite dai servizi specialistici in Italia sono 776.829, ovvero 154,2 ogni 10mila abitanti adulti. L’età riflette l’invecchiamento della popolazione generale. Con una grande percentuale di pazienti al di sopra dei 45 anni, circa i due terzi. Le patologie più frequenti sono per le donne la depressione (43,2 per 10mila abitanti), i disturbi affettivi e nevrotici. Per gli uomini i disturbi schizofrenici, quelli legati da abuso di sostanze e al ritardo mentale”.

Foto di K. Mitch Hodge su Unsplash

Impegno per l’inclusione

Felicia Giagnotti, presidente di Fondazione Progetto Itaca è stata insignita della prestigiosa onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella. “Attraverso la presenza nelle piazze, Progetto Itaca continua il proprio impegno volto a sensibilizzare la comunità sul tema della Salute Mentale. Per abbattere lo stigma che lo circonda e portare un’informazione corretta a un numero sempre maggiore di cittadini – spiega Felicia Giagnotti-. Quest’anno ricorrono i 25 anni dalla nascita della prima sede di Progetto Itaca, a Milano. E per noi questo traguardo, seppure importantissimo, rappresenta un nuovo punto di partenza. In questi anni, attraverso il costante supporto di migliaia di volontari in tutta Italia, abbiamo lavorato costantemente. Per contrastare pregiudizi e disinformazione sul tema della salute mentale”. Aggiunge Giagnotti: “Abbiamo creato, inoltre, dei luoghi dedicati all’inclusione sociale e lavorativa. Oltreché il primo progetto dedicato agli studenti per la prevenzione di disturbi mentali. Ma tutto questo sarebbe stato impossibile senza l’aiuto di chi, ogni anno, decide di sostenerci attraverso una donazione. Oggi più che mai i giovani ci chiedono aiuto. Si sentono più fragili, più soli. Hanno bisogno di essere ascoltati. Per questo siamo sempre qui. Per questo, dopo 25 anni, non siamo ancora stanchi di parlare di salute mentale. Perché, quando parliamo di salute, parliamo innanzitutto di salute mentale “.

Foto di Sasha Freemind su Unsplash

Missione-inclusione

Nel 1999 a Milano nasce Progetto Itaca Ets, associazione di volontari per la salute mentale. E negli anni si è sviluppata a livello nazionale diventando l’organizzazione italiana più attiva e dinamica in questo campo. Dispone di una linea di ascolto, numero verde gratuito a estensione nazionale 800.274.274 (da cellulari 02.29007166). Offre servizi totalmente gratuiti. Avvalendosi di centinaia di volontari formati e conta 17 sedi sul territorio nazionale. Milano, Roma, Firenze, Palermo, Genova. Parma, Napoli, Catanzaro-Lamezia. Padova, Lecce, Torino, Rimini, Bologna. Brescia, Molise, Bari e Bergamo. Nel 2012 nasce Fondazione Progetto Itaca. Con il compito di coordinare il network delle 17 associazioni locali. E di promuovere la diffusione del modello su tutto il territorio italiano. Progetto Itaca Ets fa parte di un importante movimento internazionale che offre una visione innovativa del disagio psichico. Collaborando con importanti enti internazionali quali Clubhouse International e NAMI (National Alliance on Mental Illness) e Fondazione Italiana Accenture.

Foto di Vie Studio: https://www.pexels.com/it-it/foto/sentimenti-tipografia-carta-testo-7004950/

Situazione

“Le malattie mentali sono patologie dai cui rischi i malati devono essere protetti con cure appropriate – avverte il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella-. Le disfunzioni mentali sono circondate da un silenzio frutto del pregiudizio. E questo non fa altro che alimentare il disagio. Sono rischi che interpellano un numero crescente di adolescenti e giovani. È responsabilità comune promuovere politiche di prevenzione, di presa in carico precoce, inclusione e sostegno, fornendo ai ragazzi gli strumenti per crescere in salute e alle loro famiglie il giusto supporto”. Evidenzia il ministro della Salute Orazio Schillaci:”Nel mondo una persona su 8 vive con un disturbo mentale. In Italia in un anno sono state assistite 776mila persone e sono state erogate 9 milioni di prestazioni. Ho posto tra mie priorità la salute mentale. Abbiamo istituito un Tavolo tecnico per la salute mentale che ha già fatto 30 audizioni, per sviluppare i modelli più adeguati e di sicura efficacia. Vogliamo andare incontro alle Regioni, che ancora non hanno investito in progetti per i servizi di salute mentale i 60 milioni di euro che erano a disposizione, prolungando la scadenza”. Il governo ha istituito un tavolo tecnico per la salute mentale che opera attraverso sottogruppi dedicati alle principali criticità. L’obiettivo è guardare a modelli di intervento validati e di provata efficacia. E al ruolo che lo psicologo psicoterapeuta è chiamato a svolgere anche nelle équipe delle Case della comunità. In stretta collaborazione con i membri dell’équipe, dei medici di medicina generale e dei pediatri.

 

Giacomo Galeazzi: