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Disability card, l’inclusione inizia dalla semplificazione. Ecco cosa cambia

Un quadro di responsabilità, pianificazione strategica e monitoraggio continuo sui risultati. Perché è impossibile un "reale cambiamento" se le persone con disabilità non possono accedervi

L’inclusione passa dalla semplificazione. La disabilità al centro delle strategie nazionali e globali. A indicare la direzione è stata l’Onu. Delineando un quadro di responsabilità. Di pianificazione strategica. E di monitoraggio continuo sui risultati. Perché è impossibile un “reale cambiamento” se le persone con disabilità non possono accedervi.inclusione

Verso l’inclusione

Completa accessibilità “a tutti”, esorta il segretario generale dell’Onu António Guterres. La nuova strategia di inclusione della disabilità è stata lanciata in un anniversario-chiave. Quello della convenzione dei diritti delle persone con disabilità. Guterres richiama l’importanza dell’inclusione della disabilità. E cita gli obiettivi fissati dell’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile. Quindi i diritti umani. La pace. La sicurezza. “Possono essere goduti solo se le persone con disabilità sono integrate nella società”. Perciò le esperienze. Le competenze. Le “best practice”. Vanno valorizzate. Migliorate. Rese accessibili. Quindi gli ostacoli all’accessibilità vanno identificati. Affrontati. E rimossi correttamente. Secondo i principi della progettazione universale.inclusione

In Italia

In linea con queste finalità arriva in Italia la “Disability card”. Un nuovo strumenti che si inserisce in un itinerario di semplificazione. “Il via libera del Garante della Privacy conclude un percorso. Quello che abbiamo fin da subito voluto intraprendere. Per portare finalmente a compimento una misura da tempo attesa- spiega il ministro per le Disabilità, Erika Stefani-. La “Disability card” si inserisce in un importante percorso di semplificazione. E di sburocratizzazione. La carta, infatti, è uno strumento di grande utilità. Volto a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità. La Disability card consentirà loro l’accesso agevolato a beni. Luoghi. E servizi”.inclusione

Soluzioni concrete

“Le persone con disabilità hanno bisogno di tante risposte– aggiunge la titolare del dicastero per le Disabilità-. Fin da subito mi sono impegnata a dare voce ai loro diritti. Trovando concrete soluzioni. Ossia la priorità vaccinale. L’accesso alle zone a traffico limitato. Nuove risorse per progetti di inclusione. La sosta gratuita negli stalli blu. E ora anche la legge delega sulle disabilità. Per mettere al centro il progetto di vita personalizzato e partecipato. Il ministro Erika Stefani ringrazia “il presidente Pasquale Tridico per la sensibilità dimostrata. E per l’impegno costante da parte degli uffici di Inps al progetto”.inclusione

Codice Qr

Alle persone con disabilità la “carta della disabilità” consentirà anche di viaggiare più facilmente tra gli stati dell’Unione europea. Assicurando parità di accesso a determinati benefici. Cioè tariffari (di servizi e di supporto) legati soprattutto al sistema dei trasporti. Alle proposte culturali. Alle attività ricreative e sportive. L’Italia, infatti, è uno degli otto Paesi dell’Ue che ha aderito al progetto pilota sulla Disability card.

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