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L’inclusione attraverso la cultura: l’esperienza di Cremona

L'intervista di Interris.it a Dario Calderero di Anffas Cremona in merito al progetto della valigia archeologica multisensoriale che rende accessibili i musei del territorio

Lā€™inclusione delle persone con disabilitĆ  e fragilitĆ  ĆØ un parametro fondamentale per verificare lā€™evoluzione morale e materiale di un paese.

Lā€™esperienza di Cremona

Lo scorso 6 dicembre, a Cremona, presso il Museo archeologico San Lorenzo, la presentazione della valigia archeologica multisensoriale creata dalla Cooperativa Ventaglio Blu e dallā€™Associazione Anffas di Cremona, nellā€™ambito del progetto ā€œArcheologia in tutti i sensiā€, finanziato dal Comune della cittĆ  lombarda attraverso il bando Cultura Partecipata 2022 e realizzato in collaborazione con il Sistema Museale della CittĆ  di Cremona Musei. Il progetto ha la finalitĆ  di favorire lā€™inclusione delle persone con disabilitĆ  sensoriale attraverso la cultura. Interris.it, in merito a questā€™ esperienza, ha intervistato il dott. Dario Calderero, spagnolo giunto a Cremona nel 2013 con un servizio di volontariato europeo, attualmente collaboratore di Anffas Cremona e creatore del progetto ā€œCi sei nei museiā€.

Lā€™intervista

Come nasce e che obiettivi ha il progetto ā€œArcheologia in tutti i sensiā€? In che cosa consiste la ā€œValigia archeologica multisensorialeā€?

ā€œIl progetto nasce con lo scopo di rendere fruibile lā€™esperienza dello scavo archeologico anche a persone con una disabilitĆ  sensoriale. Tutte le progettualitĆ  che facciamo in qualitĆ  di cooperativa ā€œVentaglio Bluā€, in collegamento con lā€™Anffas di Cremona, con lā€™obiettivo di incentivare la sensibilitĆ  culturale, vengono pensati non solo per essere fruibili da parte delle persone con disabilitĆ , ma interessanti e accattivanti per tutti. Lā€™attivitĆ  si collega con altri progetti che abbiamo fatto in passato con i musei di Cremona. In collaborazione con il museo archeologico, ad esempio, abbiamo sviluppato dei test scritti con un linguaggio facile da capire che, in seguito, sono stati inseriti in un apposito tavolo multimediale presente nella struttura museale. Oltre a ciĆ², abbiamo scritto delle guide relative alla ā€œStanza di Ariannaā€, inserite in una domus molto importante delle cittĆ  di Cremona e fa parte del percorso espositivo. In particolare, lā€™obiettivo che abbiamo voluto raggiungere stavolta, ĆØ far vivere lā€™esperienza a tutti, attraverso diverse attivitĆ  per sviluppare i cinque sensi, coinvolgendo nella realizzazione di ciĆ² le persone con disabilitĆ  intellettiva che frequentano i nostri servizi. Vogliamo dimostrare che, se uno strumento ĆØ utile per una persona con disabilitĆ , puĆ² esserlo per tuttiā€.

Che valore riveste per voi lā€™inclusione delle persone con disabilitĆ  attraverso la cultura?

ā€œEā€™ lā€™elemento piĆ¹ importante che ci possa essere. Al suo interno si uniscono due problemi. Il primo ĆØ che, in genere, le persone con disabilitĆ , vengono viste come semplici fruitori, senza che si debbano assumere responsabilitĆ , in quanto vengono eternamente infantilizzati. Invece, se si crea del materiale accessibile, presente in modo permanente nei musei, si fa sƬ che gli stessi, possano recarsi li senza dover chiamare o prenotare e poter cosƬ agire in autonomia. La societĆ  spesso, pensa alla persona con disabilitĆ  che va al museo, come ad una gita del servizio diurno e noi non siamo dā€™accordo. Soprattutto in un paese come lā€™Italia, in cui il patrimonio culturale ha un grande valore, non soltanto in termini di bellezza ma anche dal punto di vista economico e turistico, il potenziamento dei musei di Cremona attraverso strumenti che li rendono piĆ¹ accessibili, permette loro di mostrarsi allā€™interno del panorama museale lombardo. In particolare, si possono distinguere dal punto dellā€™inclusione, attraendo cosƬ turisti con e senza disabilitĆ ā€.

Quali sono i vostri auspici per il futuro in merito allo sviluppo del progetto?

ā€œLa valigia archeologica multisensorialeā€, ovvero quella che rimarrĆ  al museo archeologico, sarĆ  utilizzata in autonomia da loro dopo che faremo un breve corso di formazione. In futuro, speriamo dal prossimo anno, di avere piĆ¹ materiale, magari anche scritto in Braille, con lā€™obiettivo di migliorare lā€™accessibilitĆ  anche per le persone con disabilitĆ  visiva e provare a realizzare delle fotografie in rilievo. Quindi, in altre parole, creare nuovi contenuti e relative modalitĆ  di fruizione. Vorremmo anche predisporre delle specifiche valige per gli altri musei della cittĆ  di Cremona, ad esempio in quello di storia naturale. Auspichiamo che questa sia la prima esperienza a cui possano fare seguito molte altre. Infine, desidereremmo portare questa esperienza anche nelle scuole, dove ci sono molti bambini con disabilitĆ  per poter venire incontro ai loro bisogni e, di conseguenza, coinvolgere tutta la classe e quindi far capire che, lā€™inclusione, oltre a essere una legge, ĆØ un bisogno che abbiamo tuttiā€.

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