“I comuni chiedano aiuto al terzo settore per distribuire gli aiuti”

Logo Interris - "I comuni chiedano aiuto al terzo settore per distribuire gli aiuti"

Logo INTERRIS in sostituzione per l'articolo: "I comuni chiedano aiuto al terzo settore per distribuire gli aiuti"

“L’emergenza sanitaria richiede un rafforzamento immediato del nostro sistema di welfare– afferma a Interris.it Rosario Trefiletti, presidente del Centro consumatori-. Nella distribuzione degli aiuti stanziati dal governo, i sindaci si facciano aiutare dal terzo settore perché le associazioni di volontariato hanno il polso delle reali urgenze in ciascun territorio. Per ora si tratta di ripartire tra i cittadini più bisognosi 400 milioni di euro in 8 mila comuni ma con il prossimo decreto questi fondi dovrebbero arrivare almeno a tre miliardi di ero, quindi alle suddivisioni in base al numero di abitanti deve seguire subito un’ efficacee trasparente individuazione delle fasce maggiormente colpite dai devastanti effetti economici della pandemia”.

Medico in ospedale

Perciò avverte Trefiletti: “Non c’ è tempo da perdere, qui è davvero in gravissimo pericolo la tenuta sociale del Paese, soprattutto in molte realtà del Mezzogiorno dove si rischia un’escalation di tensioni e sommosse popolari”. La pubblica amministrazione italiana, prosegue il presidente del Centro consumatori Italia, “ha assoluto bisogno di ingenti inestimenti infrastrutturali”.

Disagio colossale

Quella del sito dell’Inps in tilt per “il prevedibilissimo boom di richieste di sussidio” è, stigmatizza Trefiletti, “una vergogna nazionale” e “senza un piano mirato e giusto di ammodernamento della pubblica amministrazione, l’Italia ricadrà continuamente in un’inammissibile condizione di precarietà e insicurezza“. Inoltre, sottolinea Trefiletti, “il vergognoso blocco informatico alla previdenza sociale è tanto più inaccettabile perché tutti sapevamo che andava fronteggiata un’ondata di due milioni di richieste che poi raggiungeranno quota cinque milioni perché la situazione di disagio nel Paese è colossale”.. Quindi, “dall’istitito si sono difesi affermando che erano già stati fatti investimenti per potenziare tecnologicamente il sito web dell’Inps ma è del tutto evidente che non è stato fatto abbastanza”.

Lo striscione esposto a Scampia, Napoli

Nodi al pettine

Con la pandemia, denuncia Trefiletti, “vengono al pettine antichi nodi: per troppo tempo ci si è dimenticati che migliorare la pubblica amministrazione è indispensabile per dare risposte alle necessità dei cittadini”. In questi giorni Trefiletti è in prima linea nella battaglia per far ritirare l’emendamento che blocca la portabilità nella telefonia, impedendo di passare liberamente da un gestore all’altro in base alla convenzienza economica dell’utente. “Il cittadino deve avere piena libertà di rivolgersi alla compagnia più conveniente e invece di penalizzare i cittadini, il legislatore si occupi piuttosto di favorire investimenti nella fibra ottica e nel rafforzamento delle infrastrutture informatiche e delle autostrade digitali, così una montagna di  dati e i picchi di richieste come quelle che hanno messo fuori uso il sito dell’Inps potranno muoversi in sicurezza ed essere smaltite a una velocità da paese avanzato”.

Paola Anderlucci: