La guerra come bomba umanitaria. “Di fronte alla pazzia della guerra, continuiamo per favore a pregare ogni giorno il rosario per la pace– raccomanda papa Francesco-. Preghiamo per i responsabili della nazioni perché non perdano il fiuto della gente che vuole la pace e sa bene che le armi non la portano mai”. A un anno dell’inizio conflitto in Ucraina il bilancio dei danni umani e è terrificante. La guerra ha costretto 8 milioni di bambini, donne, uomini a lasciare il Paese per cercare sicurezza oltreconfine. E 5,3 milioni a vivere da sfollati interni. L’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati ( UNHCR) rileva che in Europa, stiamo assistendo a una delle più grandi crisi umanitarie della storia recente. Milioni di persone vivono in una situazione di grande fragilità, insicurezza alimentare. In rifugi di fortuna privi di elettricità, gas o acqua potabile. L’UNHCR è in Ucraina dal primo momento. E oggi, per continuare a rispondere ai bisogni urgenti delle persone in fuga, lancia la campagna a favore della popolazione ucraina.
Un anno di guerra
“È passato un anno di guerra, non il dolore- spiegano gli operatori umanitari dell’agenzia delle Nazioni Unite-. Purtroppo l’emergenza umanitaria continua e anche il dolore di milioni di persone sradicate dalle loro case e dai loro affetti. In questo scenario drammatico anche il più piccolo aiuto è decisivo. Fino al 12 marzo 2023 la campagna può essere sostenuta donando al numero solidale 45588″. Un anno fa, la storia di milioni di persone stava per essere stravolta. Investita dal deflagrare della più grave crisi, nel cuore dell’Europa, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Dal 24 febbraio 2022, 8 milioni di bambini, donne, uomini sono stati costretti a lasciare l’Ucraina per cercare sicurezza oltreconfine. Mentre sono 5,3 milioni gli sfollati interni. Fuggono da un conflitto crudele, che sta causando livelli di distruzione sconcertanti. Civili uccisi, tra cui bambini e anziani, infrastrutture energetiche danneggiate o rase al suolo. e oltre 17 milioni di persone che hanno urgente bisogno di assistenza umanitaria e protezione.
Dal primo momento
UNHCR è in Ucraina dal primo momento e oggi, per continuare a rispondere ai bisogni urgenti delle persone in fuga, lancia la campagna Ucraina. È passato un anno di guerra, non il dolore. Perché purtroppo l’emergenza umanitaria continua e anche il dolore di milioni di persone sradicate dalle loro case e dai loro affetti. In questo scenario drammatico anche il più piccolo aiuto è decisivo. Dal 19 febbraio al 12 marzo 2023 la campagna può essere sostenuta donando al numero solidale 45588. Oltre i numeri, l’immenso dolore di milioni di bambini, donne e uomini. Quella in corso in Ucraina è la crisi di rifugiati più grave e con la crescita più rapida dalla Seconda Guerra Mondiale. Fra le persone che hanno lasciato il Paese, oltre un milione e mezzo si trova in Polonia Quasi mezzo milione nella Repubblica Ceca. E oltre 100 mila in Bulgaria, Moldavia, Romania e Slovacchia.
Vite stravolte
I numeri da soli non riescono però a raccontare fino in fondo questo atroce conflitto. Milioni di bambini, donne e uomini che prima della guerra avevano una vita normale, in poche ore, sono precipitati nella disperazione. In questo momento stanno affrontando un rigido inverno in case danneggiate. O in edifici inadatti a proteggerli dal gelo, senza energia elettrica, riscaldamento e forniture idriche e senza mezzi di sussistenza. Purtroppo, da ottobre in poi, anche l’inverno è stato utilizzato come un’arma. Secondo i dati diffusi dalle autorità ucraine, almeno 12 milioni di persone nel Paese, in questo momento, non hanno accesso all’energia elettrica e al riscaldamento. Per via dei danni alle infrastrutture causati dai bombardamenti. Mentre le temperature continuano a scendere. “Attraverso la campagna Ucraina vorremmo rimettere al centro del dibattito e dell’attenzione dell’opinione pubblica la sofferenza enorme delle persone che subiscono le conseguenze drammatiche di questo crudele conflitto – commenta Laura Iucci, direttrice della raccolta fondi di UNHCR Italia. Crediamo sia fondamentale tornare a parlare degli aspetti umanitari e dei bisogni urgenti delle persone. E non solo quindi delle componenti militari e politiche. L’emergenza purtroppo continua e colpisce famiglie innocenti, i bombardamenti seminano ancora terrore. E l’inverno rigido rappresenta una ulteriore minaccia per la sopravvivenza dei più vulnerabili. Oggi, un anno dopo, a maggior ragione, servono il sostegno e la solidarietà di tutti. Doniamo al 45588, anche una piccolo contributo può essere decisivo”.
Presenza costante
Operativa in Ucraina sin dal 1994, già prima dell’inizio delle ostilità, l’agenzia ONU per i Rifugiati aveva messo in atto una serie di misure di preparazione e pianificazione della risposta all’emergenza. Come ad esempio lo stoccaggio e il preposizionamento di beni di prima necessità sia all’interno dei confini che nei Paesi circostanti. Questo ha consentito – nonostante le grandi difficoltà e la velocità con cui la crisi si è sviluppata – di garantire una risposta immediata. Ad oggi, oltre 4,3 milioni di persone sono state raggiunte da UNHCR e dai suoi partner. Con servizi di protezione, assistenza economica diretta, fornitura di beni di prima necessità e alloggi di emergenza. 626 convogli umanitari sono partiti per assistere oltre 500 mila persone nelle aree più colpite- Oltre un milione e 200 mila persone hanno ricevuto servizi di protezione .Dall’assistenza ai valichi di frontiera e nei centri di transito e di accoglienza al supporto psicosociale e all’assistenza legale. Quasi un milione di persone ha ricevuto assistenza economica diretta. Uno strumento molto efficace che consente alle famiglie vulnerabili di far fronte alle spese principali. Tra i quali l’affitto, il riscaldamento e il cibo. Oltre un milione e 700 mila persone hanno ricevuto beni essenziali per la sopravvivenza. Tra i quali coperte, materassi, lampade. Quasi 160 mila persone hanno ricevuto supporto. Per la riparazione delle abitazioni danneggiate dai bombardamenti. E per l’isolamento termico degli alloggi di emergenza.
Aiuto concreto
Tutti possiamo offrire un aiuto concreto donando, con una telefonata da fisso o con un SMS, al numero solidale 45588. Un piccolo gesto che può fare una grande differenza nella vita di chi sta combattendo quotidianamente col freddo, con la mancanza di adeguati mezzi di sussistenza e con la paura. Attraverso i fondi raccolti infatti UNHCR potrà continuare a distribuire beni di prima necessità specifici per l’inverno (coperte, stufe, abiti invernali). A garantire assistenza economica diretta alle famiglie più vulnerabili che in questo modo potranno provvedere alle spese essenziali. A dare supporto alle famiglie le cui abitazioni sono state danneggiate dai combattimenti. Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato. Molti volti noti dello spettacolo e dello sport supportano questa campagna. Tra gli altri, Lino Guanciale, Greta Scarano, Lorena Bianchetti, Francesco Pannofino, Cecilia Dazzi, Carolina Crescentini. Elena Sofia Ricci, Francesco Arca, Irene Ferri. Giovanni Scifoni, Paola Minaccioni e la giornalista Laura delli Colli. Tra gli sportivi Beppe Bergomi, Demetrio Albertini, Alessandro Florenzi, Myriam Silla e la giornalista Giorgia Rossi. Inoltre la Lega Calcio Serie A dedicherà alla campagna di UNHCR la 24a giornata di campionato di Serie A Tim (25-28 Febbraio 2023).