La guerra come “fallimento politico e umano”. Testimonianza sul conflitto in Ucraina

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“Noi civili dobbiamo ripudiare la guerra come è scritto nella costituzione italiana- afferma Nicolai Lilin-. Siamo molto confusi e abbattuti per la pandemia. Sembriamo incapaci di reagire. E invece dobbiamo mobilitarci. La guerra porterà male a tutti. Basti pensare alla criminalità e alle armi che arriveranno qua”. Lo scrittore sta aggiornando il suo libro su Putin. “Faremo una edizione speciale. Con un capitolo dedicato a questa fase“, precisa Lilin.

Guerra come fallimento

Il rifiuto della guerra unisce ovunque il mondo della cultura. Lo scrittore russo Nicolai Lilin è autore del bestseller “Educazione siberiana“. Afferma Lilin: “E’ un fallimento politico e umano. Sono contrario alla guerra e a questa operazione militare in Ucraina. Avrei voluto che la comunità internazionale arrivasse ad un accordo attraverso il dialogo“. Il libro su Vladimir Putin (L’ultimo Zar (Piemme) uscirà in un’edizione aggiornata il 22 marzo. E si occuperà anche dell’invasione russa dell’Ucraina. “In questo momento sto seguendo le cose in diretta. Ho degli amici che si trovano là. E mi mandano continuamente messaggi- osserva all’Ansa Nicolai Lilin-. L’intera 56° brigata motorizzata delle forze militari ucraine pacificamente si è arresa ai russi. Sono stati tutti trattati bene. Sono tornati a casa senza ripercussioni. Putin ha garantito che non saranno interessate le zone civili.  Ha detto di voler fare la guerra contro le persone. E che il suo obiettivo è privare i politici ucraini che reputa criminali di guerra. Sostenitori dei nazisti. E dei loro strumenti bellici“.

Berlino 22/02/2022 – guerra in Ucraina / foto Imago/Image
nella foto: manifestazione ONLY ITALY

Intervento militare

“E’ in atto un tipo di intervento militare ‘speciale”, come lo ha definito Putini-. sottolinea lo scrittore che vive a Milano-. Un intervento diverso da quello che noi occidentali abbiamo visto fare dai nostri partner statunitensi. In paesi come Libia, Iraq, Afghanistan e Siria. Nessuno sostiene terroristi. Bombarda i civili. Tortura la gente. Costruisce prigioni come Guantanamo. Anche se Putin non è ormai simpatico a molti, il russo medio è d’accordo con l’intervento in Ucraina. Perché ha paura dei nazisti”, sostiene Lilin. E “la colpa è di tutti. Degli Stati Uniti d’America, di Biden in primis che è un guerrafondaio, una persona veramente sgradevole. Un politico poco lungimirante e provocatorio. E dall’altra parte della totale mancanza di volontà della politica ucraina di affrontare un dialogo serio. Spero che non duri a lungo. Dovrebbe essere così da come si muove l’esercito russo. Hanno già circondato l’Ucraina. I punti nevralgici vengono presi abbastanza in fretta. Per fortuna non trovano la resistenza. Perché per la gran parte degli ucraini combattere per questo governo e politicanti non è importante”.

Ripercussioni

Afferma lo scrittore d’origine russa e naturalizzato italiano: “I militari si arrendono in massa. I civili stanno nelle case e aspettano la fine. Le ripercussioni per l’Europa sono già sotto gli occhi. In Italia stiamo entrando in una crisi economica. Avremo problemi con l’energia. Se perderemo il gas russo nessuno ci darà niente. Il primo problema sarà il rincaro sul prezzo delle uova. Perché il mangime arriva dall’Ucraina. Noi dobbiamo liberarci dall‘influenza statunitense. L’America deve capire che la sua egemonia è finita. Adesso c’è il dragone cinese, i russi. E la vecchia Europa deve essere lasciata in pace”.

Giacomo Galeazzi: