“Per fare la pace ci vuole coraggio molto di più che per fare la guerra- afferma papa Francesco-. Ci vuole coraggio per dire sì all’incontro e no allo scontro. Sì al dialogo e no alla violenza. Sì al negoziato e no alle ostilità. Sì al rispetto dei patti e no alle provocazioni. Sì alla sincerità e no alla doppiezza. Per tutto questo ci vuole coraggio, grande forza d’animo”. Aggiunge il Pontefice: “La pace non è soltanto assenza di guerra. Ma una condizione generale nella quale la persona umana è in armonia con sé stessa. Con la natura. E con gli altri. Far tacere le armi e spegnere i focolai di guerra rimane la condizione inevitabile per dare inizio ad un cammino che porta al raggiungimento della pace nei suoi differenti aspetti.” Esce nella sua prima versione italiana e in edizione aggiornata un libro-chiave. “Tutte le guerre di Putin-Dalla Cecenia all’Ucraina” di Mark Galeotti (Gremese Editore). Si tratta di un saggio che spiega come le strategie militari di Vladimir Putin hanno inesorabilmente ridisegnato la Russia del XXI secolo. E hanno pesantemente condizionato gli assetti geopolitici europei e mondiali.
Guerra russa
“Galeotti al suo meglio. Sembra un romanzo di spionaggio. Ma dispensa migliaia di informazioni preziose e soprattutto attendibili”, spiega Yuval Weber (Russian Military and Political Strategy, US Marine Corps University). E ancora: “Un resoconto lucido e molto appassionante di come funziona, dall’interno, il pilastro militare del putinismo”, spiega Graeme P. Herd (George C. Marshall European Center for Security Studies). “Bisogna leggere questo libro se si vuole conoscere la verità. Al di là della propaganda putiniana e dell’informazione manipolata“, aggiunge Lawrence Freedman del King’s College London. Strategie di guerra, armamenti, intelligence sono, nel libro, alla base di un’analisi che compara i successi e i fallimenti dell’esercito russo. Ma non solo.
Demistificazione
Avvalendosi di ampie ricerche sul campo e di numerosi contatti in tutta la Russia, Galeotti dissemina il testo di istantanee personali dei conflitti e di testimonianze inedite di ufficiali russi in servizio e in pensione. Il volume è corredato da 32 immagini a colori documentate da didascalie e una serie di utili mappe strategiche. Un’analisi che fotografa passato e presente della Russia putiniana, gettando uno sguardo ai possibili sviluppi del conflitto ucraino e al futuro assetto militare della Federazione sullo scacchiere internazionale. Non c’è momento migliore per capire come e perché Putin abbia dispiegato le sue forze armate in così tante guerre. Non c’è autore più adatto a demistificare le capacità militari della Russia e a suggerire un’idea plausibile di quanto ci riserva il futuro. Sull’Ucraina di grande interesse per capire le criticità ma anche la forza dell’operazione è la citazione di un rapporto della Rand del 2020 in cui vengono analizzati cinque scenari fittizi. Da una escalation a una guerra convenzionale in Ucraina. Fino un intervento di stabilizzazione per proteggere il governo in Venezuela.
Scenari
Altri scenari valutati: una insurrezione dello Stato islamico nel vicino Tagikistan. O l’invio di una forza di soccorso in Siria. O un confronto con la Cina per il Kazakistan. “La conclusione – spiega Galeotti – è che le forze terrestri della Russia sono efficaci nei teatri vicini alle loro infrastrutture militari occidentali e sud-occidentali. Ma su scala globale non sono in grado di inviare e soprattutto mantenere ingenti unità militari. E già lungo i confini meridionali e orientali spostarsi rappresenterebbe una sfida“. Mark Galeotti è il più accreditato analista internazionale della Russia contemporanea. E guida i lettori lungo i “sentieri di guerra” di Vladimir Putin. Una ricostruzione dettagliata che getta nuova luce sui vecchi conflitti e chiarisce in prospettiva le ragioni e i probabili epiloghi dell’ultimo attacco sferrato dall’orso russo attualmente in corso. Galeotti traccia una minuziosa panoramica dei conflitti che hanno coinvolto la Russia da quando Putin è salito al potere. Dalla prima guerra cecena alle incursioni militari in Georgia, all’annessione della Crimea. E all’ultima invasione dell’Ucraina. Ma analizza anche, più in generale, la ricostruzione da parte di Putin della potenza militare russa. Raggiunta anche attraverso il massiccio impiego di mercenari e di spie disseminate in tutto il mondo. Prima che sul campo, Putin combatte le sue guerre sul terreno delle informazioni carpite alle potenze occidentali.
Fallimenti tattici
In senso più ampio, l’autore ripercorre la ricostruzione del potere militare russo operata dall’autoritario ex ufficiale del KGB. Riformando e riequipaggiando le forze armate. Avvalendosi di milizie mercenarie e facendo ampio ricorso anche alle strategie della moderna guerra ibrida. In primis, la manipolazione delle informazioni. Nella nuova Guerra Fredda con l’Occidente Putin si è affidato alla forza militare per espandere la sfera di influenza russa. Ma Galeotti non ignora i fallimenti tattici e strategici a cui il Cremlino è andato spesso incontro nella lotta per la supremazia. In particolare durante l’invasione dell’Ucraina. E nel prevedere i nuovi scenari di questa guerra, lo ipotizza anche le future relazioni militari e politiche tra la Russia e i Paesi vicini, compresa la Cina.