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Gli enti locali nella bufera Covid. La testimonianza a Interris.it di un amministratore pubblico

Sono la prima barriera assistenziale contro la pandemia sociale. Interris.it racconta l'esperienza sul campo degli enti locali alla prova dell'emergenza Covid

“L’azione amministrativa in questa pandemia, che dura ormai da mesi, risulta davvero difficile e incerta. La fortuna maggiore è che la comunità ha reagito bene a questa situazione emergenziale“, afferma a Interris.it Costantino Renato, assessore dello Sviluppo sostenibile e tutela ambiente, polizia locale, sistema informativi e comunicazione, personale di Camerano, in provincia di Ancona.Enti locali

Enti locali e controtendenza

Cresce a dismisura l’onda d’urto delle richieste dei cittadini agli enti locali in pandemia. Interris.it ha intervistato un amministratore pubblico in prima linea in pandemia. L’assessore comunale Costantino Renato è stato anche consigliere provinciale ed è volontario della Protezione Civile. Camerano è il primo nelle Marche per percentuale di raccolta differenziata e tra i primi in Italia per applicazione e basso costo delle “tariffa puntuale”. Cioè del un prezzo calcolato in baso ai rifiuti prodotti dai cittadini e dalle utenze non domestiche. Un dato in controtendenza rispetto alla quasi totalità dei comuni. Nei quali al contrario si registra “un aumento dei costi senza un reale miglioramento del servizio e della raccolta differenziata”, spiega l’assessore.Enti localiQuali sono le difficoltà maggiori che pone la pandemia all’azione amministrativa?

“L’azione amministrativa in questa pandemia, che dura ormai da mesi, risulta davvero difficile e incerta. Qualsiasi progetto o evento in programma viene annullato o sospeso. Non è possibile fare una vera e propria pianificazione temporale su qualsiasi tipo di attività. Tra decreti, lockdown, quarantene, positività e smart working anche gli uffici comunali hanno avuto una ‘frenata’. E tendono, per forza di cose, a gestire per lo più situazioni critiche. O che non sono più rinviabili”.

Enti locali
Burocrazia

Cosa comporta l’emergenza sanitaria sotto il profilo burocratico?

“Se vogliamo vedere il ‘bicchiere mezzo pieno’, l’attuale emergenza ci da la possibilità di testare la ‘resilienza’ dell’ente. E di capire se l’organizzazione adottata (persone, procedure, soluzioni informatiche eccetera) in pochissimi giorni riesce a rispondere ai requisiti di continuità operativa. Oltre ad avere una valutazione tangibile dei servizi che effettivamente riescono a dare risposte ai cittadini. Da questa esperienza anomala e inusuale è sicuramente possibile trarre degli insegnamenti. E farne tesoro per il futuro”.enti localiAd un amministratore locale quale tipo di richieste arriva dalla popolazione in una situazione di emergenza socio-sanitaria come una pandemia?

“Ricoprire il ruolo di amministratore locale in una situazione di grande difficoltà come questa, implica un notevole impegno fisico e mentale. Ma soprattutto una grande capacità di ascolto verso i propri cittadini. Milito da anni come volontario della Protezione Civile. Ho svolto interventi durante terremoti, alluvioni, neve, incendi, frane. Ma un rischio invisibile, complesso e mutevole come questo non è facile da gestire. E va affrontato giorno per giorno. Con ragionevolezza e ponderazione. In una comunità come la nostra ci si conosce quasi tutti. Il contatto è diretto, senza filtri. Quindi è normale che l’amministratore di turno diventi un riferimento per qualsiasi cosa”.Enti localiPuò farci un esempio?

“Non conto più i messaggi e le telefonate che mi arrivano quotidianamente. Chi chiede delucidazioni relativamente ai decreti emanati dal governo. Chi chiede assistenza per la spesa o per i farmaci. Chi domanda quali servizi pubblici sono attivi. Chi invoca un aiuto per fronteggiare un imprevisto. O semplicemente chi vuole solo sapere se è possibile fare o no una qualsiasi azione quotidiana. Come andare al mercato, fare una passeggiata o frequentare i parchi comunali. Non ho la presunzione di avere una risposta pronta per ogni domanda. O la soluzione ad ogni problema”.Enti localiA cosa si riferisce?

“Cerco di rispondere a tutti, come faccio anche nell’ordinario. Il ruolo istituzionale da me ricoperto non può limitarsi ad una rappresentanza politica. Devo dare riscontri reali e, in caso di necessità, devo anche essere anche un supporto dal punto di vista morale. Per un  amministratore pubblico le difficoltà sono all’ordine del giorno. E chi opera negli enti locali non ha sicuramente tempo di fare i ‘teatrini’ che vediamo tutti i giorni sui media. Mai come in questo momento bisogna essere concreti ed efficaci”.In che modo i servizi assistenziale di un comune possono collaborare con il terzo settore per fronteggiare la crisi Covid?

“I servizi assistenziali del comune hanno una conoscenza generale, attuale e storica, del ‘tessuto’ socio economico del territorio. Hanno il polso, in modo molto dettagliato, di tutte le situazioni. Dei singoli o nuclei familiari in condizione di maggiore vulnerabilità e marginalità. Proprio per questo, da mesi, sono il settore più sotto pressione. Appena  scoppiata la pandemia l’ufficio era già a conoscenza di chi necessitava di interventi. Sono stati evidenziati gli ambiti critici. E il target su cui tenere alta l’attenzione. Quindi si è potenziato il ruolo di informazione. Gli organi istituzionali a loro volta si sono raccordati con il centro operativo comunale. Oltreché con la polizia locale, i servizi tecnici ed amministrativi”.Enti localiCosa vi chiedono i cittadini?

“Le domande riguardano prevalentemente il sostegno economico. Ma anche quello alimentare. Vengono sollecitati contributi per pagare affitti, bollette ed utenze. Numerose sono le richieste di aiuti per ricevere la spesa o i farmaci a casa. Sono istante presentate spesso da cittadini con problemi di deambulazione. O che non possono uscire di casa”.Enti localiQuali progetti ha messo in campo il suo comune per aiutare i cittadini più colpiti dalla pandemia?

“ll comune di Camerano ha adottato dei piani di emergenza diversificati per tipologia di rischio. Prevedono delle azioni specifiche con l’indicazione di chi deve operare. E in quale modo coordinarsi. Non è previsto un vero e proprio piano comunale per l’emergenza Covid. Ma è comunque possibile rifarsi a procedure prestabilite per l’assistenza alla popolazione. Il primo passo è stato quello di aiutare le persone in difficoltà per gli spostamenti a causa della quarantena o della malattia. O più frequentemente  perché anziane o con problemi di disabilità”.enti localiIn che modo agite?

“Grazie all’aiuto della Protezione Civile si riesce a consegnare a casa la spesa e i farmaci ai più bisognosi. In tempi brevi è stata fatta la consegna dei buoni spesa del governo. E sono stati erogati appositi contributi per le situazioni di indigenza ordinaria e straordinaria”.

Enti locali

E per le imprese?

“Oltre ai provvedimenti del governo, sono stati sospesi i pagamenti. Ed è stata data la possibilità di ampliare l’occupazione del suolo pubblico. inoltre è è stata ridotta la tariffa rifiuti in base all’effettiva fruizione del servizio. Nei casi di utenti con situazioni di positività, è stato attivato un servizio di consegna di kit Covid per il conferimento dei rifiuti domestici”.Enti localiCome si strutturano gli interventi a favore della popolazione più duramente colpita dalla pandemia?

“La polizia locale e la protezione civile svolgono un’importante attività di informazione e verifica su tutto il territorio. Ciò avviene presidiando i luoghi maggiormente frequentati dai cittadini (parchi, cimitero, centro cittadino). Questa attività è affiancata da un continua informazione attraverso  comunicati stampa, social, messaggistica, app e servizi dedicati per l’allerta. Sono state coinvolte nell’emergenza anche le associazioni sociali, sanitarie e culturali. Sono realtà che funzionano da prezioso supporto in un gran numero di iniziative e attività. Sia fisicamente sul territorio sia in remoto”.Enti localiQuali aiuti avete dai privati?

“C’è la collaborazione di alcune imprese che donano alimenti e mascherine per i cittadini che ne abbiano necessità. La fortuna maggiore è che la comunità ha reagito bene a questa situazione emergenziale. In tanti si sono offerti per aiutare. Ma soprattutto quasi tutti hanno rispettato le indicazioni emanate dal governo e dalla Regione Marche”.

 

 

 

 

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