Oggi, come ogni 20 Dicembre, è la giornata internazionale della solidarietà umana, che venne istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2005. Infatti, secondo la Risoluzione delle Nazioni Unite, la solidarietà viene rappresentata nella nostra società come uno dei valori fondamentali e universali che dovrebbero essere alla base delle relazioni tra i popoli, e più specificatamente tra gli individui. Quindi quale festività è migliore del Natale per poter entrare in questa ottica e rappresentarla? Una delle frasi più celebri che caratterizza questa festività infatti è “a Natale siamo tutti più buoni e puoi fare quello che non puoi fare mai”.
Iniziative di solidarietà
La solidarietà ci permette di immedesimarci nelle altre persone e compiere dei gesti di carità. Per esempio una struttura di casa di riposo del Reggiano ha preso l’iniziativa di organizzare una “gita” per gli anziani che saranno portati in autobus a trovare i propri parenti per le festività natalizie. In questi periodi di pandemia, credo che la solidarietà debba essere un dovere per tutti. E questo vale soprattutto per i più giovani. In modo tale che ogni individuo si possa mettere a disposizione di chi ne ha bisogno ed offrigli assistenza.
Non solo il 20 dicembre
Anche nella situazione di pandemia che stiamo vivendo è necessario che ognuno di noi non pensi solo a se stesso ma abbia modo di preoccuparsi di quello e di chi ha intorno, come fanno i medici tutti i giorni per sostenerci. Oltre a festeggiare il Natale e passare del tempo con i nostri cari e con coloro a cui più teniamo, non dobbiamo mai dimenticarci che fare delle buone azioni per gli altri non costa nulla: un gesto di carità nei confronti di chi soffre può aiutare anche a cambiare la vita delle persone. E’ evidente, infine, che – come diciamo sempre per le giornate dell’Onu che sensibilizzano su qualche valore – l’auspicio è che anche per la solidarietà non ci si fermi soltanto al 20 dicembre, ma che sia una virtù da perseguire tutto l’anno.