La Croce Rossa Italiana lancia una campagna urgente di raccolta fondi per l’emergenza nelle Marche. “Una devastante alluvione ha colpito le Marche, travolgendo persone, case e strade. In tanti sono rimasti senza un posto dove andare. I volontari e gli operatori della Croce Rossa Italiana stanno lavorando senza sosta per sostenere la popolazione con attività di supporto psicologico, soccorso a chi è in difficoltà e aiuto per liberare dal fango case e strade. Ma i bisogni sono enormi e destinati ad aumentare con il passare dei giorni. Con il tuo aiuto possiamo dare nuova speranza alle Marche. Dona ora”, si legge sul sito web dell’Associazione.
L’aiuto prezioso della Croce Rossa
Sono numerosi i mezzi messi in campo dalla CRI sin dalle prime ore per le attività di messa in sicurezza e sgombero dei materiali dalle abitazioni alluvionate, tra cui le 5 idrovore partite dai centri di Roma e Avezzano, oppure i minibus per il supporto ai ragazzi nel trasferimento da e per gli istituti scolastici.
Ad oggi sono circa 300 gli operatori e i volontari coinvolti, presenti anche nei centri di accoglienza allestiti. Attivati, poi, diversi operatori psicosociali CRI, con particolare attenzione alle famiglie che hanno avuto decessi. Attiva e costante la consegna dei pasti.
“Siamo di fronte a un’emergenza drammatica che deve farci riflettere sulla portata delle conseguenze dei cambiamenti climatici e per la quale – ha sottolineato Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana – è necessario mobilitarsi in tanti, anche con un piccolo contributo. I nostri Volontari e Operatori, i nostri mezzi, i nostri soccorritori sono sui luoghi colpiti sin dalle prime ore e ci resteranno fino a quando ci sarà bisogno. Sosteniamoli“.
Interris.it ha intervistato Andrea Galvagno, Presidente Croce Rossa Marche, che ha vissuto in prima persona la terribile alluvione che lo scorso 15 settembre ha provocato 12 morti e un disperso nell’Anconetano.
L’intervista a Andrea Galvagno, Presidente Croce Rossa Marche
“La Croce Rossa si è attivata sin da subito con uomini e mezzi nelle Marche per dare risposte alla popolazione colpita dalla grave alluvione dei giorni scorsi. Da Venerdì 16 settembre abbiamo attivato una postazione presso la sede del Comitato Locale di Senigallia. Non ci siamo mai fermati perché le necessità crescono di ora in ora e per essere al fianco dei nostri territori e delle nostre comunità così tragicamente colpite. La solidarietà che abbiamo ricevuto finora è tanta, siamo certi che continuerà”.
Quali sono gli interventi in atto in questo momento nelle zone colpite?
“Stiamo fornendo supporto alla popolazione, assistenza psico sociale, distribuzione pasti e medicinali, rimozione fango e detriti con mezzi meccanici, assistenza di centri di accoglienza, movimentazione degli sfollati”.
Secondo la sua esperienza diretta, in che stato ha trovato i luoghi colpiti dal nubifragio
Cosa le raccontano e cosa le chiedono le persone che incontra?
“Colgo spavento e disperazione in tutti. Anche se molti, da subito, si sono adoperati per aiutare i soccorritori, compresi gli stessi nostri volontari di Senigallia che, seppur colpiti dall’evento, una volta assicurata l’incolumità dei propri cari si sono adoperati mettendosi a disposizione del Comitato. Considerate che abbiamo avuto anche tante vittime. Una situazione davvero tragica”.
Come userete i fondi della raccolta?
Infine, quale riflessione fare e quale obiettivo porsi dopo una tragedia simile?