Oggi è la giornata dedicata alle persone con cecità. Anteprima del film con regista e cast ipovedente

Logo Interris - Horus: l'idea di tre giovani per aiutare i ciechi

Logo INTERRIS in sostituzione per l'articolo: Horus: l'idea di tre giovani per aiutare i ciechi

Un film girato con gli occhi del cuore. Una narrazione che si dipana attraverso una vista “speciale”. Quella che sgorga dall’animo artistico di una regista che trasforma la creatività in inclusione. Il risultato è una pellicola che si svela nella giornata dedicata alle persone con cecità. Una ricorrenza che coincide con la festa liturgica di Santa Lucia. Protettrice della vista. A farsi promotrice dell’iniziativa sociale e culturale è la onlus Uici. L’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti. Assieme all’Irifor. L’istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitazione. Per la prima volta, dunque, oggi sarà proiettato il docufilm con regista e parte del cast ipovedente.

Film inclusivo

L’opera è presentata da Uici-Irifor. E si intitola “Pepe, zenzero e cannella“. Al Ridotto Teatro delle Muse in scena il docufilm con attori tra i 22 e gli 80 anni. Diretti da Stefania Terrè. Vicepresidente Uici Marche. Tra i primi registi ciechi del panorama italiano. La scelta della data non è casuale. Il 13 dicembre si festeggia Santa Lucia, protettrice della vista, degli oculisti e dei ciechi. Secondo i proverbi e i detti popolari “la notte di Santa Lucia è la più lunga che ci sia“. Ciò però era vero prima dell’introduzione del calendario gregoriano quando il 13 dicembre era effettivamente il giorno con meno ore di sole di tutto l’anno. Con l’introduzione del nuovo calendario però c’è stato uno slittamento di circa una settimana. Per cui ora la notte più lunga dell’anno è il 21 dicembre.

Cast ipovedente

Oltre alla regista anche parte del cast è ipovedente. Il film è prodotto da Irifor Ancona. Con il contributo del capoluogo delle Marche. Si intitola “Pepe, zenzero e cannella”. La proiezione del film è in programma oggi al Ridotto del Teatro delle Muse ad Ancona, dalle 18.30. In occasione appunto della giornata dedicata alle persone con cecità che si celebra ogni anno il 13 dicembre.

Il moderno ascensore del Passetto di Ancona

Sfondo sfocato

Si tratta, spiega la regista Stefania Terrè, di un “testo leggero. In cui gli animi umani si incrociano. Tra chi vive un’età matura e chi ancora non conta gli anni che passano. Un racconto ironico in cui la disabilità è uno sfondo sfocato. Sulle qualità in primo piano di ogni attore. Illuminate dalla passione per il teatro e dall’amore per la vita”.  Aggiunge vicepresidente dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti (Uici) delle Marche e consigliere dell’Uici Ancona: “Tutti, nel corso della vita, possono avere problemi. E ogni età ha il suo peso”. Un’opera realizzata da una delle prime registe cieche del panorama italiano. Per restituire a un gruppo di adulti non vedenti e ipovedenti (anche un po’ in là con gli anni) quella “spensieratezza che solo la recitazione può regalare“.

Debutto

Il docufilm è stato realizzato dall’Uici di Ancona e dall’Irifor di Ancona. Con 13 attori ciechi, vedenti e ipovedenti. Gran parte dei quali ultrasessantenni. Al debutto sulle scene. Ha il contributo del comune dorico ed è stato girato in luoghi caratteristici della città. E all’interno del Teatro Sperimentale. La regia e la drammaturgia sono di Stefania Terrè. Le musiche di Sauro Cesaretti ed Emanuele Paoloni. La regia video di Leonardo Ranzuglia. I sottotitoli e le audiodescrizioni di Christoph Damm. La simpatia, invece, l’ha portata Italo. Splendido golden retriever. Cane guida immancabile e prezioso. Compagno di Stefania. Il film è audio descritto e sottotitolato.

Giacomo Galeazzi: