E’ in mare la soluzione ecologica al taglio ai fertilizzanti causato dalla guerra in Ucraina. Stop ai fertilizzanti ma i pesci possono sostituirli in agricoltura. Ecco la possibile soluzione alla crisi che il settore agricolo sta affrontando dopo lo stop ai fertilizzanti: i pesci. Il contesto ĆØ drammatico. lāItalia ha perso i suoi principali fornitori di concimi chimici. Ucraina, Russia e Bielorussia. Il nostro Paese, quindi, fronteggia un generalizzato aumento dei prezzi dei fertilizzanti. Aggravato dai primi razionamenti sugli scaffali a ridosso delle semine. Da qui l’idea di utilizzare i pesci a sostituzione dei concimi chimici in agricoltura. āIl principio alla base della nostra tecnologia ĆØ che in natura non esistono scarti. E’ tutto un riciclo. Una soluzione alla crisi che il settore agricolo sta affrontando esiste. CosƬ come gli incentivi da parte dellāUnione Europea per implementarla. Ed ĆØ lāacquaponicaā, sostiene Thomas Marino. Cofondatore di The Circle.
Dal mare ai campi
The Circle ĆØ il piĆ¹ grande impianto acquaponico d’Europa. L’utilizzo dei pesci in agricoltura, consente il risparmio di 135 litri di acqua per chilogrammo di prodotto. Di 33 mila chilogrammi all’anno di anidride carbonica non immessa in atmosfera. E la riduzione di oltre il 90% di immissioni inquinanti. Con un abbattimento, inoltre, del lavoro usurante per lāoperatore agricolo. The Circle ĆØ la piĆ¹ estesa “vertical farm” acquaponica in Europa. Un’esperienza che testimonia come i pesci possono sostituire i fertilizzanti in agricoltura. E contribuire alla salvaguardia del pianeta. Nel 2021 lāItalia ha importato 65 milioni di euro di fertilizzanti dalla Russia. 20 milioni dalla Bielorussia. E 55 milioni dallāUcraina. Il 4 marzo il ministero del Commercio russo ha dichiarato uno stop alla loro esportazione. Il 13% del totale mondiale. Per lāimpossibilitĆ di garantire i trasporti a causa delle sanzioni occidentali .
Senza piĆ¹ fornitori
Con la guerra russo-ucraina lāUnione Europea ha perso i suoi fornitori principali di concimi chimici. E si ritrova a fronteggiare un generalizzato aumento dei prezzi. Che mette in ginocchio il settore agricolo. Non sono mancati, infatti, i primi razionamenti sugli scaffali. Per olio di semi di girasole, farina e zucchero. Proprio a ridosso delle semine primaverili. Necessarie allāItalia per garantire la produzione di mais, girasole e soia. E di quelle autunnali per i cereali. I pesci, dunque, possono sostituire i fertilizzanti in agricoltura. E il loro utilizzo nel settore potrebbe essere una delle soluzioni migliori. Per il futuro del settore e del nostro pianeta. La Commissione Europea sta incentivando questa soluzione agricola. Che riceve sempre piĆ¹ finanziamenti da parte di venture capital e fondi dāinvestimento. Ponendo al centro della propria tecnologia lāutilizzo del materiale organico prodotto dai pesci. Come sostituto dei diserbanti e dei fertilizzanti di sintesi. Appunto lāacquaponica. Questa tecnica innovativa prevede la combinazione di due tecnologie per la produzione di cibo. Ossia la coltivazione fuori suolo e lāacquacoltura. Lāacqua contenuta allāinterno di vasche, infatti, costituisce il cuore del sistema di coltivazione acquaponico.
Il ruolo
I pesci dāacqua dolce allevati nei bacini acquaponici artificiali sono solitamente carpe koi o tilapie. Producono sostanze di scarto e ammoniaca. Sotto forma di escrementi. In base alla tipologia di mangimi. E alla densitĆ di popolazione della specie. I cui valori fondamentali vengono costantemente monitorati. Attraverso appositi sensori di controllo. Lāacqua contaminata dal materiale organico prodotto dai pesci viene prelevata dalle vasche. Grazie a una pompa. E portata verso un biofiltro che ospita una popolazione di batteri. In grado di scindere le molecole di ammoniaca in nitriti e nitrati. L’azoto ĆØ il nutriente principale per la coltivazione delle piante. Una volta passata attraverso il biofiltro, lāacqua ĆØ ricca di nutrienti. E viene portata alle piante per irrigarle dall’alto verso il basso. In modo da permettere alle radici di assorbire i nutrienti necessari. E contemporaneamente, di purificare lāacqua in eccesso. Che tornerĆ nelle vasche dei pesci. Permettendone la crescita.
FattibilitĆ
The Circle nasce nel 2017 da unāintuizione di Valerio Ciotola, Simone Cofini, Lorenzo Garreffa e Thomas Marino. Quattro giovani imprenditori classe 1992. Che, nellāacquaponica, hanno intravisto la fattibilitĆ di un business oggi scalabile. In grado di contribuire a risolvere le piĆ¹ spinose problematiche ambientali. Ad oggi The Circle possiede il piĆ¹ grande impianto acquaponico del continente europeo. Esteso su 5000 metri quadri. VarietĆ di piante ed erbe di altissima qualitĆ e pregiate. Pesti. Oli e sali aromatizzati. Tutto ciĆ² ha attirato lāattenzione di alcuni dei maggiori player del settore ristorazione.