La mia esperienza con i sintomi del Covid

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Quante volte abbiamo sentito dire dai nostri professori a scuola: “Sappiate che anche se dovessi avere 38 di febbre e l’influenza, io verrò comunque a scuola per fare lezione”? Io personalmente sempre, e devo dire che poche volte mi è capitato di vedere un professore assente per motivi di salute. Questa cosa ha sempre suscitato in me profonda ammirazione per quegli insegnanti che “non si fermavano davanti a nulla”, innamorati del loro lavoro e della loro missione scolastica.

Il Covid però ha cambiato radicalmente le cose: questa volta a scuola con la febbre non si va! Ognuno di noi infatti porta con sé una responsabilità sia per la propria salute, sia per quella di coloro che ci circondano. Ed è per questo che al minimo segnale è opportuno fermarsi per la propria tutela e la tutela di tutti. E’ successo anche a me. Lunedì scorso sono andata a scuola. E mentre ero in classe ho avvertito un leggero mal di gola e i primi sintomi di raffreddore. Inizialmente non mi sono preoccupata, attribuendo la cosa ai primi freddi ed al cambiamento di stagione. Poi ho pensato che avevo comunque un dovere di rispettare i professori ed i miei compagni di classe, sono passata dall’infermeria della scuola e – sebbene in quel momento non avessi una linea di febbre – ho chiesto di uscire in anticipo.

Tornata a casa ho chiamato il mio medico di base, che mi ha consigliato di non uscire e non andare a lezione per i tre giorni successivi, in modo da accertarsi che non arrivassero sintomi da influenza vera e propria. Purtroppo però nei giorni successivi ho iniziato ad avere 38 di febbre con tosse ed il medico di base mi ha prescritto il tampone, considerando il numero di contagiati che in questi giorni sta crescendo a dismisura. I medici che mi hanno fatto il tampone sono stati molto gentili con me, e al contrario di quanto pensassi, non è stata un cosa dolorosa. Mentre scrivo aspetto l’esito del test. E spero di essere negativa per poter continuare le mie lezioni in presenza anche perchè nel frattempo sono passati anche i sintomi di una influenza “normale”.

Quello che voglio dire ai ragazzi della mia età è una cosa molto semplice: bisogna avere straordinaria attenzione verso sè stessi e verso gli altri. Ogni imprudenza mette a rischio la nostra vita, quella delle persone care e quella di tutti coloro i quali sono in contatto con noi. Ricordiamocelo sempre, in ogni istante, fino a quanto tutto questo non sarà passato!

Francesca Romana Preziosi: