Urgenza educativa “Con il programma Case del Sorriso vogliamo dare un tetto di speranza a quei bambini costretti in situazioni di emarginazione e disagio che si sentono soli e hanno perso tutto- spiega Roberto Vignola, vice direttore generale di Cesvi-. Vogliamo offrire loro protezione e amore, creare opportunità per un futuro in cui possano realizzarsi. E vedere rispettati i propri diritti fondamentali”. E prosegue: “Entro la metà del 2023 avremo avviato cinque Case del Sorriso in Italia. Dove accogliere bambine e bambini fragili provenienti da contesti urbani periferici segnati da povertà economica, educativa e culturale”. Le Case del Sorriso di Fondazione Cesvi sono presenti in diversi Paesi del mondo. Nelle regioni con i più alti livelli di povertà e di mortalità infantile. In contesti di degrado e nelle periferie delle grandi città. Le strutture sono attive in Brasile, ad Haiti, in India, Sudafrica, Perù e Zimbabwe. E si rivolgono sia a bambine e bambini, sia alle madri e alle famiglie in difficoltà.
Programma solidale
Il programma Casa del Sorriso in Italia è attivo a Bari, Napoli, Siracusa e Milano. Comprende, inoltre, gli interventi a tutela dell’infanzia in contesti d’emergenza. Come in Ucraina sin dallo scoppio del conflitto. E in Turchia, dopo il terremoto di febbraio. Dove Cesvi ha dato vita ai Child Friendly Spaces. Luoghi protetti dove garantire sostegno psicologico, cure e sicurezza ai minori colpiti. Al taglio del nastro a Napoli hanno partecipato Amadeus e Giovanna Civitillo. Insieme all’ambasciatrice storica della Fondazione e madrina dell’evento, Cristina Parodi. Gli ospiti della trasmissione “I soliti ignoti” di Rai1 hanno destinato oltre 500mila euro ai progetti per l’infanzia di Cesvi. La missione educativa come risposta all’emergenza sociale. L’emergenza educativa, secondo la Cei, “non è un problema esaminabile nei suoi diversi risvolti con analisi puntuali ed esaurienti“. La questione educativa, infatti, “coinvolge tutto e tutti, dai giovani alla famiglia, dalla scuola alla cultura, dalla politica alla società“. Senza trascurare, naturalmente, la Chiesa che fin dalla sua origine ha ricevuto il mandato di evangelizzare e di educare, con cui Cristo inviò nel mondo i suoi discepoli”. Fondazione Cesvi è un’organizzazione umanitaria laica e indipendente nata a Bergamo nel 1985. Da quasi 40 anni porta il cuore, la generosità e l’operosità degli italiani nelle urgenze. E nei luoghi più poveri del mondo. Attraverso progetti di lotta alla fame e alle grandi pandemie. Per la tutela delle persone e dell’ambiente.
Emergenza educativa
Cesvi agisce fornendo strumenti e competenze. Affinché le popolazioni aiutate possano poi essere artefici del proprio futuro. Cesvi è stata premiata tre volte con l’Oscar di Bilancio per la trasparenza. Ed è parte del network europeo Alliance 2015. Nella Giornata internazionale della famiglia è stata inaugurata a Napoli la Casa del Sorriso, la seconda struttura aperta in Italia da Fondazione Cesvi. Per contrastare la povertà educativa, la trascuratezza e il maltrattamento dei minori. Sul modello di spazi analoghi già esistenti in vari Paesi del mondo. Dal Brasile ad Haiti all’India. Il Cesvi cura anche l’Indice regionale sul maltrattamento all’infanzia in Italia curato da Cesvi. La Campania risulta la regione in cui essere bambini è più rischioso. Occupa, infatti, la 20° e ultima posizione. In Italia oltre 400mila minori sono in carico ai servizi sociali. Di cui più di 77 mila vittime di maltrattamenti. A Napoli, in particolare, il 39% dei 5.267 assistiti dai servizi sociali ha subito maltrattamenti, spesso in famiglia. La Casa del Sorriso si trova nel quartiere di San Pietro a Patierno. Dove si sommano fattori di rischio. Come la disoccupazione, le gravidanze precoci, l’alto tasso di dispersione scolastica.
Vulnerabilità
La Casa del Sorriso fornisce accoglienza, protezione e percorsi specifici per minori e famiglie. La Campania, quindi, è la regione italiana in cui essere bambini è più rischioso. precedono Puglia (17°), Calabria (18°) e Sicilia (19°). Mentre le regioni più virtuose sono, nell’ordine, Emilia-Romagna, Trentino Alto Adige, Veneto. In Italia Cesvi ha già aperto una Casa del Sorriso a Bari. Il programma coinvolge vari Paesi del mondo. E nei prossimi mesi inaugurerà la terza struttura a Siracusa. Attraverso il programma Casa del Sorriso in Italia lo scorso anno sono stati sostenuti più di 2.470 beneficiari di cui 1.660 bambini. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) stima che nel mondo 55 milioni di persone sotto i 18 anni subiscano maltrattamenti.
Emergenza educativa
In Italia, oltre 400mila minori sono in carico ai servizi sociali, di cui oltre 77 mila vittime di maltrattamenti. Da quelli psicologici agli abusi sessuali. A Napoli, secondo il Comune, il 39% dei 5.267 bambini e ragazzi assistiti dai servizi sociali ha subito maltrattamenti, spesso in famiglia. La Casa del sorriso di Napoli si trova nel quartiere San Pietro a Patierno. Accoglie minori e famiglie vulnerabili della zona, dove si sommano fattori di rischio. Come la disoccupazione. Le gravidanze precoci al 14,9%. L’alto tasso di dispersione scolastica. Nello spazio multifunzionale, gestito da Cesvi con la Cooperativa sociale il Grillo Parlante, sono promosse attività di sostegno psicologico. Ascolto e orientamento. Supporto alla genitorialità, laboratori sportivi, psicomotori, artistico-espressivi. Proposte educative. Percorsi personalizzati per sviluppare e potenziare le proprie risorse.