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Il 100° intervento “awake” ad Ancona. Nuove frontiere della neurochirurgia

Parla a Interris.it il professor Roberto Trignani, il responsabile del reparto di Neurochirurgia degli Ospedali Riuniti di Ancona che ha effettuato interventi straordinari in awake surgery di cui si è parlato in tutto il mondo. Domani e sabato incontro internazionale

Si scrive “awake” si legge neurochirurgia 4.0. Pazienti operati al cervello mentre cucinano. Ascoltano il piano. Guardano la tv. Suonano il violino. I cento interventi “awake” (cioè “da sveglio”). Domani e sabato il convegno internazionale ad Ancona sulle nuove frontiere della neurochirurgia su paziente sveglio. Spiega a Interris.it il professor Roberto Trignani: «E’ una metodica che consente un costante monitoraggio delle funzioni».Awake

Neurochirurgia awake

Operazioni su adulti e bambini che ascoltano il pianoforte portato in sala operatoria, suonano il violino o la tromba, cucinano le olive all’ascolana oppure guardano in televisione il loro cartone animato o film preferito. Al centesimo intervento di chirurgia cerebrale su paziente sveglio, il 25 e 26 marzo si svolgerà l’incontro “Alive and Awake” organizzato dagli Ospedali Riuniti di Ancona all’Auditorium Montessori della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche. Il professor Roberto Trignani ha effettuato una settantina di interventi in sei anni in modalità awake. Con il paziente sveglio e impegnato in altre attività.awake

Monitoraggio

“E’ una metodica che ci consente di monitorare il paziente mentre interveniamo sulle funzioni cerebrali. E di calibrare la nostra azione- evidenzia il professor Trignani a Interris.it-. Si tratta di attività svolte dai pazienti e scelte in funzione dell’area del cervello da operare. Ma anche delle abitudini individuali”. C’è chi ha suonato la tromba e il violino. O cucinato le olive all’ascolana. Ad Ancona una paziente è stata operata all’area che sovrintende alla vista mentre guardava cartoni animati. Un bambino di 10 anni all’ospedale Salesi di Ancona è stato operato sulle note di un pianoforte acustico intonato a 432 hertz, ritenuta una frequenza “naturale”. L’intervento innovativo ha asportato un duplice tumore del midollo spinale. Ad eseguirlo è stato proprio il neurochirurgico Trignani con una equipe multidisciplinare da lui guidata. Il professor Trignani è il responsabile del reparto di Neurochirurgia degli Ospedali Riuniti di Ancona. E ha effettuato interventi straordinari in awake surgery di cui si è parlato in tutto il mondo.awake

Movimenti complessi

Una paziente abruzzese di 60 anni ha preparato in meno di un’ora 90 olive all’ascolana nel corso di un intervento di craniotomia. La donna, residente in un paese al confine con le Marche, è stata sottoposta ad un’operazione al cervello. Per rimuovere un tumore al lobo temporale sinistro. Area deputata al controllo ed organizzazione del linguaggio e dei movimenti complessi della parte destra del corpo. L’ operazione è durata complessivamente due ore e mezza. E ha coinvolto 11 persone tra neurochirurghi, neuroanestesisti, infermieri. Oltre a una psicologa, un tecnicico di neurofisiolgia. Durante la procedura “awake”, il paziente rimane sveglio venendo impegnato in altre attività. La confezione delle olive farcite è solamente una delle molte attività che sono state svolte dai pazienti. La scelta viene sempre effettuata in funzione dell’area del cervello che si andrà ad operare. Tenendo in considerazione le abitudini individuali. In passato, c’è stato chi ha suonato la tromba o il violino. Altri invece hanno guardato in televisione un film o dei cartoni animati.awake

Pianoforte

Il professor Trignani ha appunto operato un bambino di 10 anni all’ospedale Salesi di Ancona sulle note di un pianoforte acustico intonato a 432 hertz. Ritenuta una frequenza “naturale”. L’intervento innovativo ha asportato un duplice tumore del midollo spinale. Mentre il neurochirurgo era in sala operatoria, Emiliano Toso, biologo molecolare e musicista compositore, ha suonato un pianoforte a coda. Accordato su quella particolare frequenza. E collocato all’interno della stessa sala operatoria. Nel frattempo la componente anestesiologica ed oncologica dell’equipe ha registrato parametri funzionali. E ha dosato markers bioumorali del bambino operato. Per documentare gli effetti terapeutici della musica sull’asse dello stress. E sui sistemi di regolazione della risposta immunitaria ed infiammatoria.

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