“Diversamente Doc”. Progetto per l’autonomia delle persone con disabilità

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Diversamente Doc” ha un obiettivo ambizioso. Dare dignità e autonomia alle persone con disabilità intellettiva. Mettendole al centro di progetti innovativi. Capaci di creare rete. Con il territorio. E le associazioni. E in grado di generare un’inclusione sociale e lavorativa.

Doc si evolve

Il progetto “Diversamente DOC”, dunque, si evolve. Dall’inclusione sociale all’inclusione lavorativa. A evidenziarne l’avanzamento è Stefano Zannier. Assessore alle Risorse agroalimentari del Friuli Venezia Giulia. Nella cantina Colutta di Manzano è avvenuta la presentazione dell’iniziativa. Con l’associazione nazionale delle famiglie di persone con disabilità intellettiva o relazionale (Anffas). A Udine la onlus è rappresentata da Cristina Schiratti. “Diversamente Doc” è un progetto attuato assieme a Federico Camporese dell’associazione “I Bambini delle fate“. E grazie all’aiuto del titolare dell’azienda vinicola Giorgio Colutta. L’assessore regionale Zannier esprime soddisfazione e gratitudine per un’opera sociale iniziata dieci anni fa. Un laboratorio concepito per svilupparsi. E dare risposte alle fragilità. “Per la Regione Friuli Venezia Giulia è importante sostenere progetti che mettono al centro la persona con fragilità. Non sono iniziative fini a se stesse. Ma utile a migliorarne la qualità della vita.

Inserimento

Il progetto “Diversamente Doc” è nato dieci anni fa da un’idea di Francesca Ballali. E dal 2011 crea percorsi. Attuando l’inserimento in agricoltura di persone con disabilità intellettiva. “Abbiamo cominciato con la vendemmia che si è svolta a Manzano all’azienda agricola Giorgio Colutta– raccontano i promotori dell’iniziativa-. Il gruppo di persone con disabilità intellettiva e relazionale era affiancato dallo staff dell’azienda agricola. E da volontari dell’Anffas Udine”. Fu raccolta tutta l’uva nel vigneto. E servì a produrre 15 ettolitri di vino friulano. Imbottigliato mille “magnum”. Con il marchio “Diversamente DOC”. Il gruppo ha seguito tutte le fasi produttive del vino. E cioè la lavorazione del mosto e del vino. Come il travaso e il filtraggio. Fino all’imbottigliamento.

Etichette

Le persone con disabilità coinvolte hanno realizzato anche la grafica delle etichette. E il packaging delle bottiglie “magnum”. Si sono occupate, inoltre, dell’assemblaggio delle confezioni. Le bottiglie Magnum sono state anche presentate al Vinitaly. La più prestigiosa vetrina enologica internazionale. Lo stesso iter si ripete ad ogni vendemmia. E porta alla produzione di vini pregiati. Come il Refosco dal peduncolo rosso Doc Colli Orientali del Friuli.

Diritto al lavoro

“Il diritto al lavoro per le persone con disabilità- sottolinea l’Anffas- è un argomento sempre critico. Soprattutto in un momento economico come quello attuale. Nonostante questo diritto sia riconosciuto. Sia dalla Costituzione italiana. Sia dalla Convenzione Onu. Pur consapevole di queste difficoltà, l’Anffas Udine crede che ci sia spazio. Per la ricerca di un lavoro idoneo in agricoltura. Si tratta infatti dell’unico settore produttivo dove si rispettano i tempi naturali dell’evolversi. E ciò sembra adeguarsi più facilmente ai tempi, spesso diversi, delle persone con disabilità.

Giacomo Galeazzi: