La scienza è donna. Giornata internazionale delle ragazze nelle discipline Stem

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Servono più donne nelle discipline Stem. Resta ancora un divario di genere da colmare. Ogni anno l’11 febbraio le Nazioni Unite celebrano la Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nelle discipline Stem. In accordo all’obiettivo 5 dell’Agenda 2030. E con l’occasione molte aziende del settore scientifico e tecnologico riflettono sulla diversità delle loro “pipeline” di talenti. Il termine è un acronimo formato con l’iniziale inglese di quattro diverse discipline. Science, Technology, Engineering e Mathematics. E’ stato utilizzato per la prima volta nel 2001 nel corso di una conferenza della “National Science Foundation“. Proprio per indicare l’insieme delle materie scientifiche di cui si auspicava una maggiore diffusione. Già due decenni fa, infatti, la rivoluzione tecnologico-digitale imponeva di insegnare alle nuove generazioni conoscenze e competenze tecniche e ingegneristiche. Necessarie a far fronte alle trasformazioni del sistema occupazionale. 22 anni dopo la scienza, la tecnologia, l’ingegneria e la matematica restano le discipline sulle quali era necessario investire in maniera massiccia. Per rispondere alle esigenze del tessuto economico.

Discipline Stem

Oggi ricorre la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nelle discipline Stem. 3M propone un approfondimento relativo al persistente divario di genere nelle Stem. E alle problematiche che ne derivano per la società. Solo un terzo dei laureati Stem in Europa è di sesso femminile. E si stima che entro il 2027 le donne rappresenteranno solo il 21% dei posti di lavoro nel settore tecnologico. Tuttavia, l’ultima edizione dello “State of Science Index” di 3M ha rilevato un dato interessante. Il 78% degli intervistati in Italia ritiene che le donne siano una fonte di potenziale inutilizzato nella forza lavoro Stem. Mariagrazia Perego è la Diversity & Inclusion Advocate di 3M e analizza la questione. “Diversità, equità e inclusione alla radice- afferma-. E’ tempo di riconoscere la diversità Stem come una soluzione, non un problema”.

Sfida sociale

I governi, le aziende e gli individui di tutto il mondo stanno affrontando importanti sfide sociali. Tra cui il cambiamento climatico. La recessione economica. La digitalizzazione di quasi tutti gli aspetti della nostra vita. In questo contesto, si tende a relegare diversità, equità e inclusione. E a trattarle come questioni secondarie. “Non lo sono affatto”, avverte Mariagrazia Perego-. Affrontare sfide così impegnative dipende dall’ingegno umano. E dall’unione di talenti eccezionali con competenze scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (Stem). Con l’obiettivo di creare soluzioni e migliorarle. Tuttavia, attualmente si registra una carenza di queste competenze in settori chiave. E il numero di talenti Stem che entrano nel mondo del lavoro non è sufficiente. Le donne, in particolare, sono una parte significativamente sottorappresentata della forza lavoro Stem. E soprattutto, una fonte di potenziale non utilizzata per colmare il divario di talenti“.

Attività di ricerca (immagine La Nostra Famiglia)

Rappresentanza

Aumenta la mancanza di donne che intraprendono percorsi Stem. L’Europa fatica ad attrarre le ragazze nell’istruzione Stem. E, di conseguenza, le donne nei lavori Stem. Le donne superino gli uomini come studenti e laureati a livello di laurea e master. “Eppure solo il 33% dei laureati in materie Stem in Europa è di sesso femminile- sottolinea Perego-. E, peggio ancora, si stima che entro il 2027 le donne rappresenteranno solo il 21% dei posti di lavoro nel settore tecnologico. Non si tratta solo di un numero inferiore di donne che entrano in un settore altrimenti stabile. Ma si prevede anche che il deficit di talenti tecnologici in Europa raggiungerà quasi i 4 milioni, sempre entro il 2027. È chiaro che, le aziende che si affidano alle competenze Stem dovrebbero investire di più. Ciò per rivolgersi ai gruppi sottorappresentati che sono scoraggiati dal perseguire una carriera nel settore. Occorre mettere la diversità al centro della crescita tecnologica“.

Tecnologia come progresso

“La tecnologia si sta innovando a un ritmo disarmante. Con nuove soluzioni in campi come il cloud computing. L’intelligenza artificiale generativa. E l’informatica. Ossia settori che stanno completamente ridisegnando le modalità di interazione tra aziende e consumatori – evidenzia Perego-. Si potrebbe pensare che, in questi momenti molto dinamici, la creazione di competenze diversificate sia fondamentale. Per ottenere il massimo valore dalla tecnologia. Al contrario, la ricerca mostra che la percentuale di donne che lavorano in questi settori ad alta crescita è insufficiente. Addirittura inferiore alla media di tutti i ruoli Stem” Un’indagine del 3M State of Science Index ha rilevato che il 78% degli intervistati in Italia ritiene che i gruppi sottorappresentati siano una fonte di potenziale inutilizzato nella forza lavoro Stem. Osserva Perego: “Quando si affrontano tecnologie nuove e complesse, è essenziale assicurarsi i talenti più qualificati e creativi. E questo significa, senza dubbio, che dovrebbero essere coinvolte e incentivate a dare il loro contributo le minoranze sottorappresentate. E quelle appartenenti a gruppi etnici diversi”. 

Lavoro

Bisogna, dunque, promuovere le discipline Stem come carriera, dall’asilo nido alla fiera del lavoro. “Per comprendere l’attuale deficit di donne nelle carriere Stem, dobbiamo analizzare le ragioni per cui le donne e le ragazze rinunciano a entrare nel settore- sostiene Perego-. In definitiva, la dissonanza inizia nei contesti educativi. Dove le ragazze non sono incoraggiate a seguire le materie scientifiche, né sono circondate da modelli di ruolo femminili. Se l’attività Stem viene scoraggiata a livello scolastico, è chiaro che non verrà considerata un’opzione di carriera valida. In 3M, un’area chiave della nostra attività di advocacy è l’enfatizzazione del legame tra educazione scientifica e occupabilità. In Italia, la partecipazione a programmi come #IamRemarkable, InspirinGirls e 4 Weeks 4 Inclusion ne è un esempio”. A questi si aggiunge il contributo che 3M e dipendenti, tutti volontari, apportano continuamente. Per inspirare giovani studentesse a creare quel legame tra scienza e costruzione della carriera fin dalla tenera età. Come il programma Pop-up STEM Lab con l’associazione Kairos, o ancora il 3M Visiting Wizard. Per condividere il fascino della scienza con gli studenti. Attraverso dimostrazioni scientifiche ed esperimenti pratici.

Giacomo Galeazzi: