Disabilità, l’urgenza di formare docenti e famiglie per una scuola inclusiva

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L’obiettivo è “costruire una scuola inclusiva“. Il progetto si chiama “Orizzonte vela“. La data di avvio è il 3 settembre. E’ arrivato nelle scuole di ogni ordine e grado il nuovo modello nazionale del “Piano educativo individualizzato”. Il Pei è rivolto agli alunni con disabilità. A promuovere la formazione è l’iniziativa Crc. Ad essere coinvolti sono tutti i docenti, famiglie, operatori. Per una co-progettazione più consapevole. E per la costruzione di una alleanza scuola-famiglia efficace e duratura. Finalizzata alla costruzione di percorsi scolastici davvero inclusivi. 

Scuola senza barriere

L’iniziativa Orizzonte Vela nasce da una sperimentazione. Quella del progetto Vela- Verso l’Autonomia. Lo scopo è dare una risposta condivisa. E diffusa sull’intero territorio provinciale. In base alle esigenze delle persone con disabilità intellettiva. E delle loro famiglie. Cooperano gli enti gestori dei servizi socio-assistenziali della provincia di Cuneo. Le Asl del territorio. Le associazioni di genitori. Le realtà di volontariato impegnate nell’ambito della disabilità. Numerose cooperative sociali. E l’Istituto “Grandis” di Cuneo. Scuola polo per la disabilità nella provincia di Cuneo. La formazione riguarda anche i benefici economici. I permessi. Le agevolazioni fiscali. E i supporti che variano in rapporto al tipo di disabilità presentato dal bambino. Al livello di gravità. E, per alcune voci, ai limiti di reddito.

Pei

Verso una “scuola inclusiva” è orientato anche il nuovo modello nazionale Pei. Il Piano educativo individualizzato è destinato a studenti con disabilità. E punta a garantire a ciascun alunno l’inclusione scolastica. Attraverso professionalità necessarie. Strumenti di supporto. Interventi educativo-didattici. Obiettivi. Modalità di valutazione. Il percorso didattico inizia con la proposta del numero di ore di sostegno alla classe. E prosegue con gli interventi di inclusione. Svolti dal personale docente. Nell’ambito della classe. E con progetti specifici per l’assistenza igienica e di base. L’autonomia. E la comunicazione. Per ciascun allievo viene redatto un documento. Vi provvede il gruppo di lavoro operativo per l’inclusione. Coinvolgendo l’intero team dei docenti di classe. Le famiglie. Gli operatori sanitari.

Istruzione inclusiva

L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità nasce da una comunità accogliente. Nella quale tutti gli studenti possono apprendere. E realizzare esperienze di crescita individuale e sociale. “A prescindere dalle loro diversità funzionali“, precisano i tecnici del ministero dell’Istruzione (Miur). Il docente per il sostegno è un insegnante specializzato. Assegnato alla classe dell’alunno con disabilità. Per favorirne il processo di integrazione. Non è l’insegnante dell’alunno con disabilità. Ma una risorsa professionale assegnata alla classe. Per rispondere alle maggiori necessità educative. Che comporta la presenza di un allievo con disabilità. Le risorse per l’integrazione sono modulate sulle esigenze specifiche. Attraverso la collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti. Ossia la scuola. I servizi. La famiglia.  Secondo le moddalità concordate nel Piano educativo individualizzato (Pei).

Giacomo Galeazzi: