Intelligenza artificiale e sito accessibile ai disabili contro il “divario digitale“. Nell’emergenza Covid il “digital divide” penalizza non abbia accesso effettivo alle tecnologie. Servizi e web: manca in Italia la piena accessibilità per una vasta gamma di disabilità.
Appello del Papa per i disabili
“La pandemia che stiamo vivendo ha evidenziato ulteriormente le disparità e le disuguaglianze che caratterizzano il nostro tempo. In particolare a discapito dei più deboli”, avverte il Papa. Alla Giornata internazionale delle persone con disabilità che “il virus ha trovato, nel suo cammino devastante, grandi disuguaglianze e discriminazioni. E le ha aumentate”. Di qui la necessità dell’inclusione, che per Francesco “dovrebbe essere la ‘roccia’ sulla quale costruire i programmi e le iniziative delle istituzioni civili”. Perché “nessuno, specialmente chi è più in difficoltà, rimanga escluso. La forza di una catena dipende dalla cura che viene data agli anelli più deboli”.
Difficoltà pratiche
Serve, quindi, un aiuto digitale alla disabilità. Contro criticità, barriere, problemi. L’accessibilità alle nuove tecnologia è stata, infatti, une delle più gravi difficoltà pratiche in pandemia. Si è rivelato un procedimento complesso per anziani e persone fragili collegarsi alle piattaforme digitali per prenotare i vaccini. Altrettanto problematico per i soggetti più deboli richiedere bonus. Sussidi. Servizi. Attraverso siti e canali web. Secondo papa Francesco creare una società pienamente accessibile richiede non solo l’abbattimento delle barriere architettoniche. Ma soprattutto atteggiamenti e azioni di solidarietà e servizio. Nei confronti delle persone con disabilità e delle loro famiglie”.
Testimonianza
In tutta Italia i volontari dell’associazione Auser si sono messi a disposizione. Per aiutare gli anziani soli e fragili nella prenotazione della vaccinazione anti Covid. Sulle piattaforme informatiche. E nell’accompagnamento ai siti vaccinali. “Sono tante le persone sole. E con difficoltà motorie. Hanno bisogno di essere aiutate- spiegano a Interris.it i volontari-. Noi siamo al loro fianco. Per non lasciare indietro nessuno. E per far sentire la nostra vicinanza. Colmando la distanza tra loro e il resto della società. Inclusione e solidarietà come rimedi alle barriere digitali.
Pubblica amministrazione e disabili
L’Autorità di regolazione dei trasporti è la prima Pubblica Amministrazione (P.A.) italiana ad aver adottato una soluzione software. Completamente automatica. E alimentata da intelligenza artificiale (IA). Garantisce al portale la piena accessibilità. Per una vasta gamma di disabilità. Il software “AccessuWay” agisce sulla regolazione automatica dell’interfaccia utente. E del design del portale web istituzionale. Occupandosi del 30% dei requisiti tecnici. Necessari per rendere il sito completamente accessibile. Con modifiche automatiche a caratteri. Dimensioni. Spaziatura. Contrasti di colore. Cursori. Enfatizzazione dei testi. E molto altro.
Requisiti tecnici
L’applicazione di intelligenza artificiale è responsabile della risoluzione del 70% dei requisiti tecnici. Richiesti dalle norme di legge. L’ IA (Intelligenza Artificiale) scansiona e analizza il sito web su cui è installata. E, attraverso un processo di “comprensione contestuale“, impara lo scopo. E la funzione di ogni singolo elemento prima di correggerlo. “AccessiWay”, startup torinese, nasce da una joint-venture italo-israeliana con AccessiBe. Leader dell’accessibilità web con oltre 100.000 casi di successo nel mondo.