A scuola di diritti umani. E’ stato inaugurato a Pisa il master universitario in “Diritti umani e gestione dei conflitti“. Ad avviare la 21° edizione del corso di primo livello sono stati il direttore Emanuele Sommario, la rettrice Sabina Nuti, la responsabile dell’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) Gaetana Morgante. La Dichiarazione universale dei diritti umani è la Magna Carta internazionale dell’intera umanità. Essa fu adottata 75 anni fa dalle Nazioni Unite e fissa inequivocabilmente i diritti innati di ogni essere umano.
Impegno condiviso
“La noncuranza e il disprezzo per i diritti umani hanno prodotto atti barbarici. Oltraggiando la coscienza dell’umanità- veniva stabilito al termine della seconda guerra mondiale-. L’avvento di un mondo in cui gli esseri umani possono essere liberati dalla paura e dalla povertà la più elevata aspirazione della gente comune. Tutti gli esseri umani sono nati liberi. E con uguali diritti e dignità”. Gli stati membri dell’Onu si sono impegnati a lavorare insieme. Per promuovere gli articoli sui diritti umani che nel 1948, per la prima volta nella storia, erano stati riuniti. E codificati in un documento unico. Molti di questi diritti, in varie forme, fanno oggi parte delle leggi costituzionali delle nazioni democratiche.
Diritti per tutti
Papa Francesco ha aggiornato i diritti umani. Evidenziando come la fraternità sia un veicolo di sviluppo. Un appello alla concordia nel promuovere una cultura che ponga la tecnologia al servizio del bene comune di tutti. E della custodia della casa comune. Il Pontefice considera la fraternità tra tutti una condizione fondamentale. Affinché lo sviluppo tecnologico sia al servizio della giustizia e della pace ovunque nel mondo. Jorge Mario Bergoglio esorta a non escludere nessuno dallo sviluppo umano. “Ogni persona, infatti, deve poter godere di uno sviluppo umano e solidale. Senza che nessuno sia escluso – ha raccomandato il Pontefice pochi giorni fa riferendosi ai più fragili e agli esclusi-. Ricordiamoci sempre che il modo con cui trattiamo l’ultimo e il meno considerato tra i nostri fratelli e sorelle dice il valore che riconosciamo all’essere umano”. Francesco alla “Rome Call” ha fatto l’esempio delle domande dei richiedenti asilo. E la decisione sulla vita e il destino di un essere umano. Da qui l’esigenza di un’antropologia basata su tre coordinate fondamentali. L’etica, l’educazione e il diritto.
Gestione dei conflitti
Si è avviata, dunque, la nuova edizione del Master universitario di primo livello in Diritti umani e gestione dei conflitti. Organizzato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e giunto alla 21esima edizione. La cerimonia di apertura si è temuta all’aula magna storica dell’ateneo bresciano. La presentazione del corso è stata affidata al direttore Emanuele Sommario, docente di Diritto internazionale dell’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) della Scuola Superiore Sant’Anna. Poi i saluti della rettrice Sabina Nuti. E della direttrice dell’Istituto Dirpolis Gaetana Morgante. Il programma della giornata ha incluso il coinvolgimento dei partecipanti alla nuova edizione in varie attività.
Emergenze complesse
“Il corso è pensato per fornire a studentesse e studenti provenienti da tutto il mondo una comprensione dei legami, teorici e pratici, che intercorrono tra diritti umani e gestione dei conflitti- spiegano i promotori- Il programma didattico, fortemente orientato alla parte operativa, prepara studentesse e studenti a lavorare con le organizzazioni non governative. I governi, le agenzie di aiuto. Il sistema delle Nazioni Unite e le organizzazioni regionali. Operando anche nel contesto di emergenze complesse“.