Fentanyl killer
Morto a 22 mesi durante il riposino pomeridiano in un asilo nido di New York a causa del Fentanyl, il terribile oppioide che ogni anno uccide migliaia di persone degli Stati Uniti. E’ la tragedia di Nicholas Dominici e di altri tre bambini, per fortuna, solo intossicati dalla droga. Salvati grazie ad un’iniezione di Narcan, il farmaco che si usa sui tossicodipendenti, in caso di overdose. Il dramma si è consumato al “Divino Niño“, nel Bronx. Ufficialmente Nicholas, che avrebbe compiuto due anni a novembre, è morto per arresto cardiaco. Ma la polizia ha capito subito che c’era altro dietro al suo decesso quando ha trovato nascoste in una delle stanze dell’asilo attrezzature di solito utilizzate nella produzione di oppioidi. In particolare, una pressa di cui gli spacciatori si servono per confezionare grandi quantità di droga. L’autopsia su Nicholas e le analisi del sangue e delle urine non hanno lasciato dubbi agli investigatori. I bimbi hanno inalato Fentanyl, una sostanza stupefacente 50 volte più potente dell’eroina. Il particolare che rende questa storia ancora più inquietante è che la droga è stata trovata nascosta sotto i materassini dove i piccoli fanno il loro riposino pomeridiano. Un chilo di Fentanyl, una quantità in grado di uccidere 500.000 persone.
Spaccio nell’asilo
“Lo amo, mi manca, nessuno me lo riporterà indietro”, ha dichiarato il padre di Nicholas, Otoniel Feliz, straziato dal dolore per la perdita di suo figlio. Per la sua morte e l’avvelenamento degli altri tre bambini sono stati fermati la titolare dell’asilo Grei Mendez, 36 anni, e il suo dipendente Carlisto Acevedo Brito, 41 anni, entrambi accusati di omicidio colposo e possesso illegale di droga. “Gli arrestati gestivano un centro di spaccio nell’asilo, un luogo dove ci si aspetta che i nostri figli siano al sicuro“, ha dichiarato il procuratore di Manhattan, Damien Williams. La polizia sta cercando anche il marito della Mendez che, poco prima dell’arresto, ha cancellato dal suo telefono 20.000 messaggi. La struttura ‘Divino Niño’ aveva superato un controllo degli ispettori sanitari lo scorso 6 settembre.
Dipendenze da oppioidi
“I miei uomini non sono addestrati ad individuare il Fentanyl, forse dovrebbero esserlo”, ha risposto il commissario alla Salute di New York, Ashwin Vasan, senza riuscire a spegnere le polemiche sul degrado della metropoli. E sulla diffusione della droga nelle sue strade. Il Fentanyl, che può essere prescritto in caso di dolori molto acuti e che troppo spesso i medici americani consigliano con leggerezza, uccide ogni anno migliaia di persone negli Usa. Lasciando dietro di sé luoghi vere e proprie città fantasma, come in Virginia, uno degli stati più colpiti. Una vera e propria epidemia raccontoppioidiata in libri, documentari e anche serie tv. All’oppioide “classico”, inoltre, negli ultimi anni si è aggiunto quello che arriva dal Messico, spacciato dai cartelli del narcotraffico, tagliato con sostanze chimiche provenienti dalla Cina e ancora più pericoloso. Il professor Antonio Nicaso è un docente universitario di crimine organizzato in Nord America. E’ autore di 23 saggi sulla ‘ndrangheta insieme al procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri: “Un chilo di polvere di Fentanyl costa 10.500 euro“, afferma il professor Nicaso.