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CasAmica, chi si sposta per curarsi ha bisogno di un tetto

Per rispondere al sempre crescente bisogno, CasAmica sta realizzando una nuova struttura di 3mila metri quadrati tra interni ed esterni, con spazi dedicati anche ai più piccoli, alle porte di Milano

Prendersi cura dei malati è un’opera di misericordia. Tra i momenti di maggior fragilità ci sono quelli della cura. “Ero malato e avete visitato”, dice il Vangelo. Si tratta di una vera assistenza ai malati e agli anziani. Sia in ciò che riguarda l’aspetto fisico, sia facendo loro compagnia per un po’ di tempo. L’esempio migliore della Sacra Scrittura è quello della parabola del buon samaritano. Si prese cura del ferito. E, impossibilitato a  continuare a occuparsene direttamente, lo affidò alle cure di un altro. Pagando di tasca propria. La cura del calore umano. Per rispondere al sempre crescente bisogno, CasAmica sta realizzando una nuova struttura di 3mila metri quadrati. Con spazi dedicati anche ai più piccoli, alle porte di Milano. Per questo, l’organizzazione di volontariato ha lanciato una campagna solidale che sarà attiva fino al 1° aprile. Per sostenere le attività di CasAmica a favore di chi è costretto a curarsi lontano da casa e contribuire alla realizzazione della nuova Casa è stata lanciata una mobilitazione con numerazione solidale. Dal 12 marzo al 1°aprile è possibile fare una donazione con un sms o chiamata da rete fissa al 45591.cura

Calore umano come cura

Dopo gli anni più duri dell’emergenza Covid-19, tornano ad aumentare i migranti della salute. Ovvero le persone che si spostano dalle proprie città e regioni per motivi sanitari. A lanciare l’allarme è CasAmica ODV che dal 1986 è impegnata ad accogliere i malati costretti a curarsi lontano da casa e i loro familiari. L’aumento è confermato anche dall’ultima rilevazione sulla mobilità sanitaria dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas). Dalla quale emerge che, dopo il netto calo del 2020, a partire dal 2021 sono tornati a crescere i ricoveri ospedalieri interregionali, che vedono il Nord Italia (in particolare Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto) come meta principale per coloro che devono curarsi. cura

Tetto

Chi si cura lontano da casa ha bisogno di un tetto. CasAmica è l’organizzazione di volontariato che in 37 anni di attività ha accolto complessivamente 100mila persone costrette a curarsi in città lontane dalla propria casa. Al via la campagna solidale per rispondere all’aumento delle richieste di aiuto. E contribuire alla realizzazione di una nuova struttura per migranti della salute. L’iniziativa è attiva dal 12 marzo al 1° aprile. I dati evidenziano che, dopo gli anni più duri dell’emergenza Covid-19, torna ad aumentare il fenomeno della migrazione sanitaria. Ovvero chi è costretto a spostarsi dalle proprie città e regioni per motivi sanitari. Solo nel 2022, infatti, CasAmica che – da oltre 35 anni accoglie i malati costretti a curarsi lontano da casa – ha aperto le porte a circa 5mila persone presso le sei Case tra Roma, Milano e Lecco, offrendo quasi 40.000 notti di ospitalità, con un incremento del 18% rispetto al 2021. In 37 anni di attività CasAmica ha offerto accoglienza e il calore di una famiglia a 100mila pazienti e familiari accompagnatori. Solo nel 2022, l’organizzazione ha aperto le porte a circa 5mila persone presso le sei Case tra Milano, Roma e Lecco, per quasi 40.000 notti di ospitalità, con un incremento del 18% rispetto al 2021.cura

Lontananza da casa

In tutte le strutture gli ospiti trovano non solo una sistemazione confortevole. Ma anche il pieno sostegno degli operatori di CasAmica e di oltre 120 volontari che restano al loro fianco per tutto il percorso di cura, supportandoli sia a livello logistico che emotivo. Tra le persone che hanno bisogno di accoglienza ci sono anche tanti bambini e ragazzi, secondo la ricerca Censis “Migrare per curarsi”, infatti, sono ben 71mila i minori che ogni anno si spostano dalla loro città per sottoporsi a cure mediche e chirurgiche. Un dato che ha spinto l’organizzazione a realizzare a Milano una struttura interamente dedicata ai bambini e ad attivare servizi specifici per i più piccoli anche a Roma, al fine di aiutarli a condurre il più possibile una vita normale nonostante la lontananza da casa e la malattia Per rispondere al sempre crescente bisogno CasAmica sta realizzando una nuova struttura di 3mila metri quadrati tra interni ed esterni, con spazi dedicati anche ai più piccoli, alle porte di Milano. Città che ospita importanti poli di eccellenza sanitaria come l’Istituto Nazionale dei Tumori, l’Istituto Neurologico Carlo Besta e l’IRCSS Ospedale San Raffaele di Milano.cura

Umanizzazione

La nuova casa di accoglienza sorgerà vicino all’IRCSS Ospedale San Raffaele, non lontano dall’Istituto Nazionale dei Tumori e dall’Istituto Neurologico Carlo Besta. Sarà strutturata su 4 piani e potrà ospitare fino a 60 persone al giorno. L’ampia superficie degli interni consentirà di realizzare una trentina di stanze e miniappartamenti per gli ospiti, alcuni dei quali riservati a pazienti particolarmente fragili che necessitano di una degenza separata. Oltre alle stanze destinate ai malati e ai loro accompagnatori, in ogni piano sarà prevista un’area comune, composta di sala e cucina. Anche in questa nuova casa, un ampio spazio della struttura sarà dedicato ai bambini. “La casa di Segrate porta a maturazione un processo di crescita che in questi anni ha visto l’implementazione di nuovi servizi di accoglienza, con costante attenzione all’ospitalità nei confronti di chi è costretto a migrare per necessità di cura della propria salute”, spiega il direttore generale di CasAmica Stefano Gastaldi. “In particolare, – aggiunge –la nuova struttura ha l’obiettivo di rispondere al fenomeno della migrazione sanitaria verso i centri di eccellenza. Mettendo a disposizione un numero sempre più alto di posti letto e costruendo un servizio che risponda in modo flessibile ed efficace ai bisogni delle persone, con una grande attenzione all’umanizzazione degli spazi e delle cure”.

 

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