Fede e cultura al servizio dell’ecumenismo. Evangelizzazione attraverso il dialogo tra i cristiani. La trilogia è stata pubblicata sotto il titolo di “Gesù di Nazaret”. Il cui primo volume è uscito nel 2007, il secondo nel 2011 e il terzo nel 2012, è stata un successo editoriale a livello mondiale. Secondo i dati riportati dalla Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, ne sono state diffuse oltre 7 milioni di copie in più di 160 Paesi. Ed è stata tradotta o è in corso di traduzione in 54 lingue. L’agenzia missionaria vaticana Fides riferisce che a Mosca è stata presentata la nuova edizione in lingua russa del libro “Gesù di Nazaret”. L’iniziativa culturale ed ecumenica si è svolta alla Biblioteca dello Spirito nella capitale russa. L’opera è frutto di una collaborazione. Tra il Dipartimento per le Relazioni Ecclesiastiche Esterne del Patriarcato di Mosca. E l’Accademia Internazionale “Sapientia et Scientia” di Roma. Sono stati raccolti in un unico volume i tre libri sulla vita di Gesù di Papa Ratzinger. Il volume è uscito a distanza di quasi quindici anni dalla pubblicazione in lingua russa nel 2009 del primo volume della trilogia.
Dialogo e cultura
“Questa opera mette il Dio fatto uomo al centro del dibattito contemporaneo. Su cultura. Politica. Relazioni sociali. Comprensione della giustizia. Possibilità di un’autentica etica universale”, osserva il metropolita Antonij di Volokolamsk. Presidente del Dipartimento per le Relazioni Ecclesiastiche Esterne del Patriarcato di Mosca. La presentazione del libro è avvenuta in occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. E’ stata anche un’occasione per commemorare Papa Benedetto XVI. A poco più di un anno dalla sua dipartita. La serata è stata moderata da Giovanna Parravicini del centro culturale Biblioteca dello Spirito. I relatori principali sono stati il metropolita Antonij e l’arcivescovo Paolo Pezzi, metropolita dell’arcidiocesi della Madre di Dio a Mosca. Tra i presenti in sala, sono intervenuti Aleksandr Alekseevič Avdeev. Ambasciatore della Federazione Russa presso la Santa Sede dal 2013 al 2023. Igor’ Lapšin. Coordinatore del progetto di pubblicazione del volume. Damir-Hasrat Muhetdinov. Rappresentante dei musulmani nella Federazione Russa. E’ intervenuto in video-collegamento anche il professor Pietro Luca Azzaro. Curatore dell’Opera Omnia di Joseph Ratzinger. E membro ordinario dell’Accademia “Sapientia et Scientia”.
Storia e cultura
Nei diversi interventi è stata rievocata la vibrante e luminosa intelligenza di fede che anima l’opera di Joseph Ratzinger/Benedetto XVI. In grado di offrire ai lettori la possibilità di avvicinarsi al mistero della vita di Cristo. Facendo tesoro degli studi storici e esegetici sviluppati intorno alla figura del Nazareno. Il volume si avvale di tre prefazioni di notevole spessore. Dello stesso Benedetto XVI. Del metropolita Antonij. E del cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede. “La nuova edizione in lingua russa dell’importantissima opera di Benedetto XVI ha un grande merito– scrive nella sua prefazione il metropolita Antonij −. E cioè evidenzia la profonda unità di quest’opera. Inizialmente pubblicata in tre singoli libri. La decisione di unirli sotto un’unica copertina permette al lettore di conoscere in modo continuo le riflessioni di Joseph Ratzinger. Sull’infanzia di Gesù Cristo. Sul suo ministero pubblico. Sulla sua Passione e Risurrezione”. La trilogia di Joseph Ratzinger non solo conferma la possibilità del dialogo tra ragione e fede. Ma indica che il risultato di tale dialogo “non è il rifiuto o il ‘superamento’ della tradizione della Chiesa”, continua il metropolita Antonij. Bensì, al contrario, una sua comprensione più profonda. Che rappresenta il presupposto per annunciare la sua eterna attualità in una situazione di costante mutamento.
Attese
La prefazione scritta dal cardinal Parolin per questa edizione in lingua russa sottolinea il nesso tra la mancanza di fede. Ovvero il rinnegamento di ogni attesa e di ogni domanda. Davanti all’apparente fallimento del sepolcro in cui il corpo di Cristo è stato deposto. E i fallimenti e rinnegamenti di umanità che segnano i nostri tempi. Sostiene il cardinale Parolin: “Per Joseph Ratzinger è come se stesse proprio in questo togliere Cristo e la sua Risurrezione, dunque in questo apparente ‘sopravvento del vuoto’, l’origine della disumanità dell’attuale momento storico. Nelle sue molteplici espressioni. Anche se, d’altro canto, spesso sono proprio le vittime delle violenze, sono proprio quelli che nelle atrocità sono immersi a innalzare preghiere. A mettere in risalto Dio e la sua volontà di fronte agli interessi di questo mondo e alle sue potenze”. Tanto, prosegue il Segretario di Stato vaticano, da “risultare, forse oggi più evidente che mai, come ‘accanto alla presenza reale di Gesù nella Chiesa e nel sacramento, esiste quell’altra presenza reale di Gesù. Nei più piccoli. Nei calpestati di questo mondo. Negli ultimi in cui egli vuole essere trovato da noi”.
Continuità
A mettere ciò in evidenza è stato lo stesso Benedetto XVI. In significativa e profonda continuità di magistero con Papa Francesco. “La tentazione, oggi − scriveva Benedetto XVI nell’introduzione al volume, datata 22 febbraio 2022 − è la medesima di allora. Si è pronti a scegliersi dalle parole di Gesù qualcosa che ci piace. Ma non si è disposti ad accettare lui stesso e, a partire da lui, la totalità della sua testimonianza. Ma così si smette di andare con lui e ci si separa così dalla grazia della vita eterna. Con il mio libro Gesù di Nazaret desidero aprire il cuore per decidere di seguirlo totalmente. Insieme alla conoscenza di Gesù, esso intende al contempo suscitare l’amore per lui. Per trovare così, aldilà di tutto ciò che è intramondano, la via che conduce alla vita”. Un’opera che è un straordinaria testimonianza di autentica cultura cristiana.