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Dalla cultura deriva l’identità. Il senso comunitario dell’arte

Da nord a sud iniziative, conferenze, mostre e rassegne nel segno del "conoscere noi stessi"

“La cultura ci accompagna a conoscere noi stessi- insegna papa Francesco-. Lo ricorda il pensiero classico, che non deve mai tramontare. Vengono alla mente le celebri parole dell’oracolo di Delfi: ‘Conosci te stesso’. Ciò vuol dire saper riconoscere i propri limiti e, di conseguenza, arginare la propria presunzione di autosufficienza. Ci fa bene, perché è anzitutto riconoscendoci creature che diventiamo creativi, immergendoci nel mondo anziché dominandolo”. E, aggiunge il Pontefice, “mentre il pensiero tecnocratico insegue un progresso che non ammette limiti, l’uomo reale è fatto anche di fragilità. Ed è spesso proprio lì che comprende di essere dipendente da Dio e connesso con gli altri e con il creato. La frase dell’oracolo di Delfi invita dunque a una conoscenza che, partendo dall’umiltà, partendo dal limite, partendo dall’umiltà del limite scopre le proprie meravigliose potenzialità, che vanno ben oltre quelle della tecnica”. Quindi, “conoscere sé stessi, in altre parole, chiede di tenere insieme, in una dialettica virtuosa, la fragilità e la grandezza dell’uomo. Dallo stupore di questo contrasto sorge la cultura. Mai appagata e sempre in ricerca, inquieta e comunitaria, disciplinata nella sua finitezza e aperta all’assoluto“.

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Foto di Marisa Sias da Pixabay

Cultura in cammino

Sono numerosi gli esempi di cultura come “lievito comunitario”. Si svolgerà dal 2 al 4 settembre il campus residenziale per adolescenti ‘R-Esistenze’, quest’anno incentrato sul tema dell’identità. Laboratori espressivi di musica, teatro, podcast scrittura, teatro-danza e comunicazione non violenta caratterizzeranno i tre giorni di un percorso esperienziale, creativo e formativo. Diversi professionisti provenienti da svariate discipline si uniranno per esplorare un tema comune – l’identità, appunto – offrendo ai giovani uno spazio per condividere suggestioni, stimoli e valori utili a dare forma alla propria esistenza e alla propria identità. Il campus è organizzato dall’associazione “Eppur si Muove“. E si svolgerà a Genzano di Roma, nel cuore pulsante dei Castelli Romani. “R-Esistenze” è un’ottima occasione per scacciare le paure, allontanare le insicurezze e mettersi alla prova. “Bartolo: sedie in cammino”, un sistema modulare di sedute che può essere configurato in molteplici assetti, con forme e funzioni diverse, trasformando lo spazio in cui vengono collocate. Lo ha presentato nella sede del Comune di Pesaro l’Università di San Marino, capofila di un progetto per Pesaro 2024 Capitale italiana della cultura, che ha coinvolto giovani impegnati nel loro percorso formativo, istituzioni e cittadini. “Bartolo” è stato pensato per essere utilizzato negli eventi temporanei, al chiuso e all’aperto, organizzati nell’ambito delle attività di Pesaro 2024. Prende il nome dal Parco Naturale San Bartolo, parte integrante del territorio e dell’identità pesarese.

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Foto di Jaredd Craig su Unsplash

Cultura come relazione

Modulare, ripiegabile e trasportabile, il sistema può adattarsi a diversi tipi di terreno e ospitare da tre a più persone in base alle necessità. Previsto l’utilizzo di materiali della zona come legno di faggio e castagno, oltre a tessuti naturali. In questa cornice, alcuni accademici dell’Unità di Ricerca in Design di Comunità dell’Università di San Marino, coordinati dal responsabile scientifico Riccardo Varini, hanno curato dei workshop rivolti a due classi dell’Istituto Tecnico Economico Tecnologico Bramante Genga di Pesaro, lavorando sulla creazione di oggetti pieghevoli e trasportabili. “La seduta si apre, si trasforma e mette in relazione proprio come sta facendo il capoluogo marchigiano in qualità di capitale italiana della cultura”, spiega Giorgio Dall’Osso, uno dei ricercatori coinvolti. L’Unità di Ricerca in Design di Comunità si è parallelamente concentrata su un secondo progetto focalizzato sul gioco e dedicato ai bambini. Coinvolte figure come artigiani, guide naturalistiche e studiosi del pesarese, con la partecipazione di 38 studenti iscritti al corso di laurea in Design dell’Ateneo sammarinese. “Da analisi e interviste è nato il concept di un oggetto che permette ai piccoli di giocare collaborando creativamente nella gestione e configurazione di uno spazio comune”, precisa Dall’Osso.

Foto: @poliziadistato

Festivalfilosofia

“Il Festivalfilosofia di Modena, Carpi e Sassuolo rappresenta un un momento importante nel Paese per la diffusione del pensiero filosofico e al dibattito pubblico su temi di rilevanza sociale e culturale“. Sono parole della senatrice modenese Enza Rando e le motivazioni che l’hanno portata a depositare un disegno di legge, insieme ai colleghi di gruppo della commissione Cultura per riconoscere l’evento come manifestazione di interesse nazionale. “Si tratta di una proposta importante per valorizzare il lavoro svolto dal consorzio organizzativo, capace nel corso degli anni di far diventare il Festivalfilosofia un punto di riferimento nell’offerta culturale nazionale ed internazionale”, prosegue Enza Rando, prima firmataria del disegno di legge. “Ringrazio la senatrice Rando e tutti i colleghi che hanno presentato questo disegno di legge. L’approvazione della proposta permetterà a una manifestazione così longeva e che ha saputo rinnovarsi nel tempo di progredire ulteriormente – sottolinea Massimo Mezzetti, sindaco di Modena e presidente dell’assemblea del consorzio per il Festivalfilosofia – Un titolo, quello di manifestazione di interesse nazionale, che aumenterà la qualità e l’autorevolezza di un Festival entrato a pieno titolo tra gli appuntamenti più attesi dell’anno”.

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Foto di Alejandro Luengo su Unsplash

Italia nel mondo

Waterford Walls“, il più grande festival internazionale di street art in Irlanda, ha celebrato quest’anno la sua decima edizione. Con un programma articolato in nove giornate di arte pubblica, musica, laboratori e visite guidate. Il festival riunisce ogni anno i migliori street artist del mondo. Si è aperto a Waterford, città portuale dell’Irlanda del sud. Grazie al sostegno dell’Istituto italiano di cultura di Dublino al Festival hanno partecipato gli artisti italiani Rame 13 e Luogo Comune. Ginevra Giovannoni, in arte Rame 13, è un’artista poliedrica che spazia dall’Urban art, all’illustrazione, alla grafica ed il tattoo, nata a Pisa fin da piccola grazie a suo nonno pittore inizia ad amore il disegno. Dopo aver conseguito nel 2015 la laurea triennale a Pisa in Filosofia e il diploma all’Accademia di arti visive a Firenze, inizia a collaborare con diverse realtà avvicinandosi alla street art. Nel 2016 inizia la sua carriera artistica come urban artist. Partecipando negli anni a vari progetti e Festival nazionali ed internazionali. Luogo Comune è un pluripremiato illustratore e artista murale. Si esprime sia in spazi interni che esterni, utilizzando un’ampia varietà di mezzi. Le sue illustrazioni compaiono su riviste, giornali, libri per bambini e in collaborazioni con collettivi artistici. Oltre al lavoro editoriale, i suoi murales possono essere visti in Italia, Belgio, Austria, Spagna, Grecia, Estonia, Paesi Bassi e Marocco. Radicato nei graffiti ed essendo un muralista attivo da diversi anni, un suo grande interesse è quello di sfidare gli aspetti dello spazio urbano.

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