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Cosa accadrà se lo stato di emergenza anticovid durerà fino a Natale…

L’incubo Covid non è ancora superato, ma con l’arrivo dell’estate il lockdown forzato é sfumato fino a diventare quasi un lontano ricordo, facendoci dimenticare di quanto l’epidemia sia ancora un problema presente sia in Italia sia nel resto del mondo.
Molti virologi infatti, ci ricordano che nonostante la riapertura graduale il Covid non è stato ancora debellato completamente e che il rischio di una seconda ondata di contagi potrebbe essere dietro l’angolo.

Per questo ci viene richiesta una straordinaria attenzione negli spostamenti (c’è il rischio di “focolai da rientro” proprio a causa di chi arriva con voli provenienti dall’estero), nelle relazioni sociali, nel frequentare i luoghi aperti al pubblico. Non è un caso che il premier Conte abbia pensato di prorogare fino al 31 dicembre lo stato di emergenza nel nostro Paese, superando l’attuale scadenza del 31 luglio. Una proroga che il capo del governo ha ritenuto fondamentale per tenere sotto controllo il virus e per contenerne la contagiosità.

Ha inoltre detto, in una intervista, che se non fosse prolungato non ci sarebbero i mezzi necessari per intervenire, anche su territori circoscritti. Si pensa infatti che con l’arrivo dell’autunno possa svilupparsi una seconda ondata di coronavirus, causando nuovi focolai e più estesi. Non sono mancate le proteste da parte vari leader politici, e comunque questa decisione è stata accolta con commenti di diverso tenore. Molti cittadini hanno anche protestato sui social.

Su Twitter infatti é entrato in tendenza l’hasthag #statodiemergenza, usato da molte persone per protestare contro la decisione presa. Comunque la si pensi, rimane il dato che il coronavirus ha praticamente monopolizzato con la sua nefasta presenza tutto il 2020.
Un anno di misure restrittive è veramente tanto, e procurerà gravi problemi alla nostra economia. Ma se la salute rimane il bene supremo delle persone, si ritiene che la prudenza non sia mai troppa e che la salvaguardia del benessere dei cittadini non debba essere lasciato al caso. Per questo motivo ancora una volta vorrei appellarmi al buon senso di ognuno di noi, e ricordare che se ciascuno rispetta le regole questo incubo potrà cessare di esistere presto.

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