Per “tratta di esseri umani” s’intende l’uso della coercizione, della frode o dell’inganno per reclutare, persone a scopo di lucro. Questo crimine, che si verifica in tutto il mondo, può colpire uomini, donne e bambini di ogni età e provenienza. Per persuadere e manipolare le loro vittime, i trafficanti usano l’intimidazione, creano false agenzie per il lavoro e promettono di offrire una vita migliore, una stabilità economica e l’accesso all’istruzione.
Come avviene?
- Reclutamento: i trafficanti reclutano i loro possibili bersagli in diverse modalità. Spesso cercano di creare una connessione emotiva con la loro vittima, impersonando un potenziale amico o partner. Al giorno d’oggi, questo accade spesso attraverso i social media o con la pubblicazione di annunci di lavoro sui giornali. Poiché la stragrande maggioranza delle vittime si trova in una situazione economica instabile e drammatica, per avvicinarsi a loro, i trafficanti spesso promettono di offrire loro una paga elevata e assistenza finanziaria per le loro famiglie.
- Isolamento: nella maggior parte dei casi, dopo essere state reclutate, le vittime vengono isolate dalle loro famiglie e allontanate dal loro paese di origine. Questo metodo viene spesso utilizzato per far perdere a parenti e amici le tracce delle vittime, così che non possano essere rintracciate. Inoltre, poiché i trafficanti riescono a scoprire informazioni in merito ai cari delle vittime, minacciano di far loro del male se non obbediscono o si ribellano. I trafficanti fanno leva sulle paure e sul lato emotivo degli individui per ottenere il pieno controllo su di loro.
- Trasporto e/o segregazione: una volta iniziato lo sfruttamento, le vittime vengono trasportate da un luogo all’altro da autisti privati o addirittura segregate nelle proprietà senza poter comunicare con il mondo esterno.
Target e cause principali
Il principale target della tratta di esseri umani è rappresentato da chi si trova in condizioni di vita instabili, soprattutto da chi vive in zone estremamente povere, spesso a causa dello scoppio di conflitti. Molti di loro sono migranti sono costretti ad abbandonare il proprio paese d’origine a causa di difficoltà finanziarie, guerre e instabilità politica e sperano in una vita migliore per le loro famiglie e per se stessi. La tratta di esseri umani è spesso impiegata nel settore dell’ospitalità, soprattutto nei ristoranti e nelle cucine: ai dipendenti viene promesso un posto di lavoro sicuro e una retribuzione favorevole, per poi invece essere sfruttati e sottopagati. Con l’arrivo della pandemia da COVID-19, la povertà estrema è in rapido aumento e, con essa, aumenta la tratta di esseri umani. Le donne ed i bambini sono tra i gruppi più vulnerabili: secondo il 2020 UNODC Global Report on Trafficking in Persons, su dieci vittime, cinque sono donne e due sono bambine. Il report indica statistiche preoccupanti per quanto riguarda i minori: a livello globale, una vittima su tre è un minore. Nell’Africa subsahariana, circa il 37% delle vittime totali sono giovani ragazzi impiegati nel lavoro forzato mentre in America Centrale e nei Caraibi circa il 44% delle giovani vittime sono bambine sfruttate per prostituzione. Come affermato nel 2020 Data collection on trafficking in human beings in the EU, tra il 2017 e il 2018, nei 27 Stati membri dell’UE, sono state segnalate 14.145 vittime di tratta: per il 60% sono state sfruttate sessualmente mentre il 15% per i lavori forzati.
Insieme, possiamo combattere la tratta di esseri umani
La tratta di esseri umani è una questione complessa e deve essere considerata una vergognosa violazione dei diritti umani e una forma di schiavitù moderna. Dobbiamo essere consapevoli del problema e delle caratteristiche di questo fenomeno in modo da poter identificare una possibile vittima. Dobbiamo inoltre diventare dei consumatori consapevoli informandoci sulle condizioni dei dipendenti che lavorano per le aziende da cui acquistiamo i nostri prodotti. Quasi ogni paese è colpito dalla tratta di esseri umani e noi tutti dobbiamo combattere per proteggere le vite di migliaia di persone.
Beatrice Koci, tirocinante presso la Cooperativa Volunteer in the World