Tre giorni di clownterapia
L’associazione per tutta la settimana, ha visitato le periferie di Napoli (Caivano, Afragola, Chiaiano, Rione Luzzatti, Scampia). Dando vita ad una parata solidale per portare speranza e colori, in zone difficili del territorio campano. Anche il Dott. Patch Adams, nei giorni del raduno nazionale, in collaborazione con Teniamoci per Mano Onlus, farà visita ai bambini in ospedale e in strutture di accoglienza. Dove potrà incontrare e sollevare con il suo ‘American Humor’ persone con fragilità emotiva, fisica e psicologica. “Sono contento di partecipare alla 6° edizione del raduno nazionale di Teniamoci per Mano, è un evento che riguarda volontari, persone che in modo generoso e altruistico si dedicano agli altri cercando di portare amore, fratellanza e amicizia con l’obiettivo di far passare dei momenti di serenità a persone che vivono in situazioni difficili, sia adulti che bambini quindi sono contento di partecipare e faccio tantissimi auguri a questo bellissimo gruppo di volontari“, sottolinea il padre della clownterapia Patch Adams. Voci narranti del colorato weekend saranno il comico di Made in Italy, Alessandro Bolide e Fabiola Cimminella, giornalista sportiva, che insieme ad altri splendidi ospiti, presenteranno spettacoli e momenti di divertimento per grandi e piccini.
Kermesse-clownterapia
Tra gli ospiti anche zia Caterina (Taxi Milano 25, Jacopo Fo (figlio di Dario Fo), Chycle (artista portoricano da oltre 2 milioni di followers su Tik Tok) e tanti altri ospiti del mondo dello spettacolo. Venerdì 10 maggio, kick off anche per la 4° edizione dello “Smile Clown Festival“, la prima kermesse del sud Italia dedicata alla figura del clown attore con la direzione artistica di Giulio Carfora. Lo show che si terrà dal venerdì alla domenica, prevede l’esibizione di 16 clown professionisti provenienti da tutto il mondo. Il suo obiettivo è valorizzare l’arte del clown. Mettendo in evidenza le tecniche del numero, l’aspetto emotivo e la capacità di entrare in sintonia con il pubblico, al fine di evidenziare l’importanza dell’empatia attraverso il “gioco”. La novità di quest’anno è che la kermesse è composta prevalentemente da una rosa di clown donne, un omaggio alla figura artistica che fino ad oggi è sempre stata in ombra rispetto al clown uomo. “Quest’anno è per noi un raduno molto speciale. Dare la possibilità ai nostri clown volontari, di formarsi con Patch Adams, è per noi motivo di grande orgoglio. E’ stato un lavoro lungo e molto articolato. Ma abbiamo cercato di raccogliere in questa settimana, tutte le eccellenze del mondo della clownerie. Siamo partiti da Patch Adams, per poi avere la presenza dell’artista giapponese Pinon, Italo Bertolasi, Ginevra Sanguigno, Peter Ercolano, Chycle e tantissimi altri artisti che lasceranno un segno indelebile nel viaggio introspettivo di ogni nostro volontario”, afferma Eduardo Quinto, direttore nazionale di Teniamoci per Mano Onlus.
Inclusione
Il tema scelto anche quest’anno è l’inclusione, che per la seconda volta è stato omaggiato da una Medaglia di Rappresentanza assegnata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha condiviso e lodato l’impegno sociale della onlus. Intanto le cose si stanno muovendo anche dal punto di vista legislativo. “Nella proposta riconosciamo la clownterapia come tecnica fondamentale di supporto alle cure cliniche terapeutiche. Sono previsti adeguati corsi di formazione e abilitazione, e anche la possibilità che il ministero della Salute stanzi fondi per i progetti in questo settore”. Giovanni Maiorano, primo firmatario della proposta di legge ha presentato alla Camera il testo sulla clownterapia. Spiega Imma Vietri: “Sono orgogliosa di questa proposta, che ha come obiettivo di regolamentare la clownterapia in ambito ospedaliero. Vogliamo dare il giusto riconoscimento ai volontari di corsia che portano il sorriso in contesti di grande sofferenza”.
Testimonianza
A portare la propria testimonianza a Montecitorio sull’importanza della clownterapia e di una legge di disciplina del settore, è stato un “clown di corsia”. Alessandro Scarciglia spiega: “Portare un sorriso a chi soffre, non solo a causa di una malattia ma anche di traumi causati da eventi come quelli calamitosi, è fondamentale. Ma è necessario anche regolamentare il settore, come avviene già da tempo in molte altre nazioni. E far seguire corsi di formazione adeguati, che preparino anche ad avere il giusto approccio psicologico con gente che vive grandi situazioni di sofferenza”. Un ringraziamento a Maiorano “per avere portato l’attenzione sull’umanizzazione delle cure, in particolare nella popolazione pediatrica” arriva dal sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato. “Il ricovero di un bambino comporta cambiamenti notevoli, per lui e per tutta la sua famiglia. La figura del clown di corsia – aggiunge – può costituire un prezioso supporto per far affrontare al piccolo paziente un momento di sofferenza“.