Gli ultimi dati disponibili ci dicono che, il fenomeno della migrazione sanitaria, è in aumento. I cittadini che, in Italia, ogni anno si mettono in viaggio per raggiungere strutture ospedaliere in città diverse dalla propria sono quasi un milione e mezzo (circa 750 mila pazienti e circa 640mila familiari di pazienti). In particolare, secondo la recente ricerca del Censis intitolata “Migrare per Curarsi”, nel 30% dei casi i viaggi verso centri medici di eccellenza sono molto lunghi e hanno direzione Sud-Nord: sono circa 218mila le persone che ogni anno dal sud raggiungono il centronord per motivi di salute e nell’85% dei casi il paziente è seguito da un accompagnatore, che nel 35% dei casi si trattiene per tutto il tempo del ricovero del proprio caro e solo nel 15% dei casi riesce a trovare ospitalità in ricoveri non a pagamento. Le regioni di accoglienza di questi flussi sono prevalentemente la Lombardia con 62.700 ricoveri, il Lazio con oltre 55 mila pazienti accolti e l’Emilia-Romagna con quasi 40 mila ricoveri l’anno. In relazione, invece, alle partenze dal sud verso il nord, la Campania è al primo posto con 56 mila partenze, seguita dalla Sicilia con 43 mila partenze, la Puglia e la Calabria con circa 40 mila.
L’opera di CasAmica
“CasAmica” è un’organizzazione di volontariato che, dal 1986, accoglie i malati costretti a spostarsi in altre città e in altre regioni per cure e interventi chirurgici e i loro familiari. Attualmente gestisce sei case di accoglienza a Milano (4 strutture), Lecco e Roma. Una delle quattro case di Milano e un’area della casa di Roma sono dedicate all’ospitalità dei bambini malati e delle loro famiglie. Aperte 365 giorni all’anno, le strutture si trovano nei pressi di importanti centri di eccellenza ospedaliera, come il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, l’Istituto Neurologico Besta e l’Ospedale Manzoni di Lecco. In tutte le case di accoglienza gli ospiti trovano il conforto, la dedizione e il sostegno di oltre 120 volontari e degli operatori di CasAmica, nel rispetto di uno stile di accoglienza che negli anni si è fatto sempre più attento a creare un ambiente confortevole e familiare. CasAmica nell’arco di 38 anni ha offerto un letto e il calore di una famiglia a quasi 100mila persone.
Le testimonianze
Interris.it, in merito a quest’opera di prossimità, ha raccolto le testimonianze di due pazienti di “CasAmica”, Patrizia Ippoliti e Salvatore Benedetto. Patrizia, dopo aver preso contatti con l’associazione “Acquamadre” di Terni ed è stata indirizzata a “CasAmica”, ed è ospite presso la Casa Achilleo/Pacini di Milano. Qui è venuta a contatto con un “ambiente familiare”, in cui ha trovato molte persone aventi le sue stesse problematiche, con cui si è creato un legame che li ha fatti diventare come “amici di vecchia data”. Alle persone che stanno vivendo il suo stesso percorso, Patrizia lancia il messaggio di “credere a loro stessi” e di “dare prova di coraggio e forza, soprattutto per chi ci sta loro vicino”. Ella infine, ha sottolineato che, “grazie all’aiuto di “Aquamadre” e “CasAmica” è stato più semplice affrontare questo percorso”. Salvatore, proveniente da Catania è ospite di “CasAmica” da qualche tempo e, per lui, provenendo da fuori regione, quest’ultima, è diventata “un punto di riferimento”. Salvatore ha rimarcato che, la struttura, è frequentata da persone che condividono situazioni difficili e, “ritrovarsi con loro e poter colloquiare diventa un conforto”.