Milioni di bambine e ragazze, nel mondo, sono costrette ad abbandonare la scuola, ad occuparsi della famiglia e della casa, a sposarsi prematuramente con uomini molto piĆ¹ grandi di loro e a rinunciare per sempre alla propria infanzia e al proprio futuro. Una realtĆ resa ancora piĆ¹ cupa dallāimpatto devastante del Covid-19, soprattutto nei Paesi piĆ¹ poveri,Ā sulla quale OVS e Save the Children accendono i riflettori a pochi giorni dalla Giornata Internazionale delle bambine, che si celebra ogni anno lā11 ottobre.
Interris.it ha voluto raccontare questa giornata parlando di una realtĆ tutta Italiana che aiuta le donne a trovare uno spazio a loro dedicato dal quale ripartire. Parliamo della Casa Internazionale delle donne e ne parla la presidente Maura Cossutta.
Le origini della struttura
“La Casa Internazionale delle Donne di Roma, ĆØ situata nel complesso monumentale giĆ denominato āBuon Pastoreā (fin dal ā600 adibito a reclusorio femminile), destinato nel 1983 a – finalitĆ sociali, con particolare riguardo alla cittadinanza femminile. Nel 1987 Il Movimento Femminista Romano, a seguito dello sfratto dalla Casa delle Donne di Via del Governo Vecchio – Palazzo Nardini occupa la parte seicentesca di Via della Lungara, 19 rivendicando la prevista destinazione e dando inizio ad una lunga trattativa con il Comune per il restauro e la consegna dell’edificio all’associazionismo femminile”.
Valorizzare la politica delle donne
“Nel 1992, finalmente, grazie al sostegno del Coordinamento donne elette del Comune di Roma il Progetto Casa internazionale delle donne ĆØ elencato tra le opere di Roma Capitale e approvato dal Comune stesso. Eā cosƬ che La Casa Internazionale delle Donne diventa quellāorganismo autonomo preposto a valorizzare la politica delle donne, offrire servizi e consulenze. Questo luogo, unico nel suo genere, ha bisogno della forza e la costanza delle associazioni e delle donne che lo abitano. Questo luogo ha oltre una decina di dipendenti che con la loro professionalitĆ tengono vivo un ristorante, una segreteria organizzativa, una foresteria e un centro congressi che si mantiene grazie al sostegno delle associazioni e degli ospiti della Casa”. Per gestire e mantenere tutto questo abbiamo bisogno di risorse. Una tessera di sostegno viene prodotta ogni anno e, in cambio di convenzioni speciali con altre strutture chiede un piccolissimo/grande contributo a tutti sia associazioni che ospiti della Casa.
L’impegno della Casa Internazionale delle Donne
“Tra i nostri temi resta prioritario quello delĀ contrasto al sessismo e al razzismo, istituzionale e popolare; lāaccoglienza e il sostegno alle donne in difficoltĆ e/o vittime di violenza; la legalitĆ , contro le mafie e la criminalitĆ organizzata; la giustizia ambientale, in relazione con i nuovi movimenti; una nuova visione della cittĆ e dellāorganizzazione urbana; la cooperazione internazionale; lāattenzione e il sostegno alla produzione artistica femminile, dalle registe, alle scrittrici, alle pittrici. E altro ancora. Il magnifico scenario della Casa internazionale ĆØ abitato da eventi di teatro, musica e spettacolo sempre piĆ¹ numerosi e dāalto spessore, che rendono la Casa Internazionale delle Donne un centro propulsore della cultura e delle azioni delle donne”.
I progetti futuri
“LāImpegno costante e comune dopo tutti questi anni ĆØ di far crescere lāattenzione e di informare sempre piĆ¹ sulle varie iniziative che nascono alla Casa Internazionale delle Donne a Roma, a Trastevere una struttura aperta che guarda al territorio e al mondo; un laboratorio dove si coniuga la politica di genere; un centro cittadino, nazionale e internazionale di accoglienza, dāincontro, di promozione dei diritti, della cultura, delle politiche, dei āsaperiā e delle esperienze prodotte dalle e per le donne”.