Basta barriere architettoniche: un progetto raccoglie l’appello di papa Francesco. A rilanciare l’urgenza di arrivare all’abbattimento delle barriere architettoniche sono le iniziative mirate a ripensare l’ambiente sociale in modo universale. L’obiettivo è quello di sviluppare una cultura che vada oltre i limiti attuali. Abbattendo ogni barriera fisica e mentale. Per favorire la creazione di una società pienamente inclusiva. E in cui a tutti siano garantite pari opportunità. Nel rispetto della diversità umana.
Rispetto e comunità
Nel corso dei decenni in Italia la sensibilità sul tema è aumentata. Attraverso messaggi e colloqui con disabili, papa Francesco testimonia la propria attenzione per le fasce socialmente più deboli. “Dove c’è un essere umano deve essere rispettato e valorizzato per come può contribuire alla comunità”.
Barriere da abbattere
Hotel e ristoranti inaccessibili ai disabili: nasce la piattaforma per il censimento fai da te. L’idea sta riscuotendo successo non solo tra i tanti utenti che si sono uniti alla community. Ma anche tra gli esperti di settore. Nel gennaio dello scorso anno il gruppo di Whable è stato selezionato. Durante l’International Job Meeting 2020. Promosso dall’Aspal. L’azienda sarda per le politiche attive sul lavoro. Aggiudicandosi un viaggio a San Francisco. Per arricchire le loro conoscenze sulle startup. E i migliori “business model”. La pandemia ha bloccato il viaggio, Ma non chi intende fare di Whable un punto di riferimento per la “comunità disabile”.
Reclutatori
Varie professionalità sono al lavoro per reclutare finanziamenti. Promuovere campagne social di sensibilizzazione. Sviluppare le tecnologie necessarie. Tra loro Karim Galici (chief operations manager). Valentina Tutone (esperta di turismo sostenibile). Davide Piccioli (social media manager). Valentina Delfino (social media specialist). Stefano Troilo (chief graphic designer). Mersia Carboni (chief financial operator). Quasi tutti reclutati online. Su piattaforme specializzate come Linkedin. Perché “su internet siamo davvero liberi di muoverci”. Segnalazioni online, quindi, dei locali fuori norma. La piattaforma “Whable” censisce in tempo reale le barriere architettoniche.
Verifiche
Si tratta mappatura “fai da te” degli alberghi e ristoranti inaccessibili ai disabili dunque. Una sorta di Tripadvisor delle barriere architettoniche. “Whable” è una piattaforma che valuta l’accessibilità di locali e strutture ricettive “verificate dai disabili per i disabili”. Nata da un’idea di Marco Altea- 42 anni di Cagliari. Con laurea e master conseguiti a Londra. La pagina di Whable punta a diventare una startup capace di garantire la libera circolazione di chi ha una difficoltà motoria. “Per chi ha una disabilità uscire di casa è una sfida. Buche, gradini, pochissimi scivoli diventano un problema di sicurezza. E qualcuno rinuncia rinchiudendosi in casa“, spiega Altea. Così l’ideatore di Whable ora, con il suo team, sta sviluppando un’app che consenta di individuare i locali raggiungibili in sedia a rotelle.
Bollino di garanzia
“Capita troppo spesso che le recensioni sull’accessibilità poi si rivelino inesatte. Invece noi vogliamo un mondo dove i disabili possano usufruire delle strutture in sicurezza. E senza dover chiedere niente a nessuno”, sottolinea Altea. Oggi Whable è una pagina social. Dove gli utenti possono lasciare le loro valutazioni sull’accessibilità o meno di bar, ristoranti e alberghi. Ma l’obiettivo è anche quello anche quello di arrivare a una certificazione con bollino di garanzia.