“Banco dei Desideri”, un’iniziativa di speranza per i giovani studenti

L'azione di supporto e prossimità all'infanzia in difficoltà della Fondazione "Mission Bambini" raccontata a Interris.it dalla dott.ssa Tatyana Crespolini, Corporate Fundraising Manager della stessa

Il "Banco dei Desideri" (@ Mission Bambini)

La povertà educativa, non rappresenta solamente una questione di problematiche economiche, ma riguarda anche l’accesso alle opportunità di apprendimento e sviluppo che, in Italia, lambisce oltre 1 milione e 200 mila bambini e ragazzi. Questa forma di povertà non si limita alla mancanza di materiale didattico o strutture scolastiche, ma si estende anche alla carenza di stimoli culturali, sociali ed esperienziali che sono fondamentali per un pieno sviluppo cognitivo ed emotivo dei bambini e degli adolescenti.

L’opera di “Mission Bambini”

Mission Bambini” è una Fondazione nata nel 2000, su iniziativa dell’imprenditore e ingegnere Goffredo Modena, con l’obiettivo di sostenere l’infanzia in difficoltà in Italia e nei Paesi più poveri. In 24 anni di attività ha aiutato più di 1,4 milioni di bambini, grazie a oltre duemila progetti in 77 Paesi del mondo. Due sono i settori principali di intervento, attivi sia in Italia che all’estero. L’ambito educazione, per contrastare la povertà educativa minorile garantendo l’accesso a percorsi di istruzione, educazione e formazione di qualità. L’ambito salute, per promuovere la prevenzione e garantire l’accesso a cure tempestive per tutelare la salute di bambini e ragazzi, con particolare riferimento a minori affetti da cardiopatie infantili nei Paesi con un sistema sanitario carente. Questo fine settimana, alla luce delle finalità perseguite da “Mission Bambini”, avrà luogo una nuova edizione del “Banco dei Desideri”. Interris.it, in merito a questa iniziativa, ha intervistato Tatyana Crespolini, Corporate Fundraising Manager di Mission Bambini.

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Foto di Element5 Digital su Unsplash

L’intervista

Dott.ssa Crespolini, che obiettivi ha l’iniziativa il “Banco dei Desideri”? A chi è rivolta?

“Il ‘Banco dei Desideri’ è giunta alla sesta edizione ed ha come obiettivo la donazione di materiale scolastico, ovvero libri, penne, quaderni, dizionari e atlanti ai bambini che si trovano in un contesto familiare di fragilità sociale ed economica. Questa iniziativa è svolta in collaborazione con le librerie Feltrinelli e, nel fine settimana, ci troveremo presso i loro 114 punti vendita in 75 città d’Italia, ove saranno presenti i nostri volontari, i quali consiglieranno ai clienti cosa acquistare per questa iniziativa e poi si occuperanno della distribuzione del materiale raccolto. Inoltre, quest’anno, a tutti coloro che parteciperanno acquistando un prodotto destinato a tale scopo, verrà regalato un segnalibro realizzato da Susanna Morari e, inquadrando il QR code presente sullo stesso, si potrà scaricare un fumetto digitale dedicato al progetto. Il materiale raccolto sarà destinato alle scuole, ai centri per l’infanzia, agli enti associativi che si occupano di fragilità e solidarietà che collaborano con il ‘Mission Bambini’, occupandosi delle famiglie in condizioni di fragilità. La finalità è quella di permettere a questi bambini le stesse opportunità degli altri, affinché possano iniziare la scuola con serenità e gioia, senza la preoccupazione di non potersi permettere tutto l’occorrente.”

In che modo, chi lo desidera, può supportare le vostre iniziative in favore dell’infanzia in difficoltà?

“Nel caso del ‘Banco dei Desideri’, chi vuole supportarci, nel corso di questo fine settimana, si può recare in tutti i punti vendita delle librerie Feltrinelli e, insieme ai propri acquisti, potrà comprare qualsiasi prodotto presente, portarlo ai nostri volontari e dare un aiuto concreto, come ad esempio una penna, un libro o un dizionario. In riguardo a tutte le altre attività che svolgiamo a sostegno dell’educazione dell’infanzia, sono disponibili diverse modalità per fornire aiuto, come ad esempio la donazione ricorrente o il sostegno a un particolare progetto. Tutte le informazioni necessarie si trovano sul nostro sito.”

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Foto di Taylor Flowe su Unsplash

Quali sono I vostri auspici per il futuro in riguardo all’inclusione scolastica dei bambini in difficoltà?

“Noi ci occupiamo di educazione a 360 ° sin dalla prima infanzia, ovvero nella fascia che va dagli zero ai tre anni, attivando una serie di iniziative all’interno dei centri per l’infanzia e dei nidi, affinché i bambini si sentano tutti uguali di fronte ai diritti, alle opportunità e alla didattica. Vogliamo offrire ad ognuno le stesse occasioni di apprendimento, incrementando i piani di didattici delle scuole con i nostri professionisti. Negli istituti di periferia, ad esempio, desideriamo che tutti, possano permettersi un corso di coding e robotica. Siccome i fondi in tal senso sono bassi e, in molte scuole, vi sono tante sezioni e l’aula predisposta a ciò e solo una, vorremmo che tutti possano permettersi un corso e, pertanto, ci inseriamo negli istituti scolastici con un pool di professionisti i quali, attraverso i finanziamenti che noi abbiamo avuto da persone e aziende, svolgono determinati corsi, al fine di dare le medesime opportunità a tutti. Essi inoltre, in alcuni casi, seguendo un particolare percorso psicologico e pedagogico, permettono ai bambini di sentirsi maggiormente inclusi, eliminando così le differenze e dando loro la possibilità di raccontarci le rispettive difficoltà in maniera più semplice.”