Con la pittura oltre l’autismo. Federica Mauro: la creatività favorisce l’inclusione

La pittura oltre l’autismo. Ci sono barriere che l’arte consente di scavalcare. Ossia la creatività e la sensibilità artistica possono andare al di là degli ostacoli. Federica Mauro, classe 2003 di Arezzo, con la pittura supera le difficoltà dell’autismo. La Dante Society di Londra ha scelto una sua opera pittorica come locandina del concorso artistico internazionale “Dante 700“. Federica è stata nominata alfiere dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Per aver scoperto che la pittura può essere più forte della sua condizione di difficoltà“. Una studentessa, quindi, come simbolo di inclusione.

Dante Alighieri

Autismo oltre l’arte

“Autismo: un futuro nell’arte”. E’ un “augurio” e una “realtà”, spiega la neuropsichiatra infantile Paola Binetti. Due parole che assumono già la diversità come talento. “E in quanto tale esigono che esso venga debitamente riconosciuto e valorizzato“, spiega la scienziata. “Ma succede che, all’interno della disabilità, in questo caso nell’autismo, ci si trova di fronte a un talento vero. O alle predisposizioni individuali verso la creatività artistica. In grado di aprire a possibilità inaspettate e sorprendenti. Anche nel campo riabilitativo“, aggiunge

Esperimenti

L’attenzione alle produzioni artistiche di soggetti con problemi mentali risale ai primi anni del Novecento. Grazie all’imponente lavoro di Hans Prinzhorn. La sua classificazione di circa 600 disegni di pazienti ricoverati nella clinica psichiatrica di Heidelberg ha dato l’avvio a ulteriori esperimenti. Come quelli di Nise da Silveira, per esempio. Fondò, con i disegni delle persone ricoverate, il Museo dell’Inconscio a Rio de Janeiro. Di qui la necessitò di indagare l’intersecarsi dei processi creativi e quelli di cura nei soggetti affetti da autismo. Sono numerosi gli studi scientifici che  fanno parte dello stesso filone di ricerca. E approfondiscono alcuni dei suoi interrogativi di base.

La neuropsichiatra infantile Paola Binetti

Talento

Come riconoscere e valorizzare il talento, nell’ambito delle arti espressive, nei soggetti affetti da autismo? Come intendere e sostenere l’individualità all’interno della sindrome? Quali sono le dinamiche che sottendono l’atto creativo e come esso si esplica? Come e dove i soggetti autistici possono praticare l’arte? Il laboratorio Ultrablu è attivo a Roma. E’ nato per far convivere alla pari artisti normodotati e quelli affetti da disturbi dello spettro autistico. O che presentano altre difficoltà. E per far vivere loro una vera condivisione di esperienze artistiche. Farli interagire liberamente all’interno e all’esterno di uno spazio. Nel quale non esiste canone per definire la normalità e l’espressione artistica. Il repertorio iconografico di questa realtà fa cogliere la singolarità, l’unicità e il potenziale di questa esperienza.

Oltre l’autismo

Federica Mauro, diciotto anni, di Arezzo, è, dunque, l’autrice del lavoro scelto dalla Dante Society di Londra come locandina del concorso artistico internazionale ”Dante 700”. Un’iniziativa finalizzata a celebrare il settecentenario dalla morte del sommo poeta. L’Accademia della Crusca ha voluto proporre l’opera di Federica come immagine di copertina del volume “Dante l’Italiano”. Il libro sarà presentato in occasione della ventunesima settimana della lingua italiana nel mondo. E verrà inviato a tutte le ambasciate, consolati e centri studi italiani nel mondo. Federica è una ragazza autistica. Ma la pittura le ha consentito di esprimere una sensibilità. E di manifestare una potenzialità che la sua forma di disabilità tendeva a celare. Si può dire che la pittura è stata una leva per oltrepassare i limiti posti dalle sue difficoltà. Il suo disegno è molto originale. Ha ben poco di accademico o di tradizionale Ma anche per questo ha destato interesse e apprezzamento.

Giacomo Galeazzi: