Il sogno si realizza: gli atleti paralimpici entrano nei corpi militari e dello Stato

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Giusy Versace a Rio 2016

Un passo storico per gli atleti, un avanzamento di civiltà per l’intera società. “Sono emozionato e molto soddisfatto. Ho appreso la notizia della pubblicazione da parte della Guardia di Finanza di un bando che segna una svolta. Consentirà, infatti, a diversi atleti paralimpici di entrare a far parte del gruppo sportivo delle Fiamme Gialle. È il primo tassello di un percorso. Consentirà da subito l’ingresso degli atleti paralimpici nei gruppi sportivi militari e dei corpi dello Stato“, afferma Luca Pancalli. Aggiunge il presidente del comitato italiano paralimpico. “Si tratta di un passaggio epocale per lo sport paralimpico italiano e per la nostra società. Reso possibile dalla riforma approvata nel 2021″.

Conquista per gli atleti

Una caduta da cavallo durante una gara a Vienna. La frattura alle vertebre cervicali. Con conseguente lesione spinale e paralisi degli arti inferiori. Dal 1981 Luca Pancalli è costretto su una sedia a rotelle. Da oltre vent’anni è al vertice italiano dello sport per persone con disabilità. “L’ingresso nei gruppi sportivi militari è una conquista. Rappresenta un importante salto in avanti dal punto di vista sociale e culturale. E pone il nostro Paese all’avanguardia nel mondo sul fronte dei diritti civili“, osserva Pancalli. Ricordando che “per circa venti anni abbiamo rincorso questo sogno. E abbiamo lavorato per trasformare un sogno in realtà. L’ingresso degli atleti paralimpici nei corpi militari e dello Stato ha sempre rappresentato uno degli obiettivi più importanti per il nostro movimento”.

Giorgio Farroni, argento nel ciclismo T1-2 (Fonte: @LucaPancalli)

Barriera abbattuta

“Per il raggiungimento di questo traguardo, hanno lavorato per lungo tempo tantissimi rappresentanti delle istituzioni. Ai quali voglio esprimere il mio più sentito ringraziamento-evidenzia Pancalli-. Un ringraziamento che nello specifico va anche al comandante generale della Guardia di Finanza. E a tutti coloro che si sono adoperati per la stesura di questo importante provvedimento. Nei prossimi mesi saranno pubblicati i bandi degli altri Corpi. Un’altra barriera viene abbattuta“. A beneficiare del bando “non saranno solo tante ragazze e tanti ragazzi con disabilità del nostro Paese che potranno investire nei propri sogni e nella propria passione per lo sport– prosegue Pancalli-. Ma anche l’intera società che in questo modo investe nei principi di inclusione e di pari opportunità”.

Attuazione

Dunque con la pubblicazione del bando per la selezione, gli atleti con disabilità fisiche e sensoriali saranno inseriti nella sezione paralimpica Fiamme Gialle. “Così si dà finalmente avvio alla piena attuazione al decreto legislativo numero 36 del 28 febbraio 2021. Con il quale è stato regolamentato l’accesso degli atleti paralimpici nei gruppi sportivi militari ed ai corpi civili dello Stato”, commenta Giusy Versace, deputata e responsabile dei dipartimenti Sport, pari opportunità e disabilità di Forza Italia. Campionessa paralimpica e personaggio televisivo, Giusy Versace in passato ha lavorato nel mondo della moda fino a quando un terribile incidente le ha stravolto la vita. A 28 anni perde entrambe le gambe durante un tragico incidente stradale sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Sorpresa da un temporale fortissimo, la sua vettura sbanda. E lei finisce contro il guard rail. Nel 2010 comincia una carriera nell’atletica leggera con l’aiuto di due protesi in fibra di carbonio. Ha vinto 11 titoli italiani e quello di primatista europea

Giusy Versace

Opportunità

“Nelle prossime settimane – prosegue Giusy Versace- giungeranno gli ulteriori bandi di selezione. Così che nei prossimi mesi vedrà pienamente la luce un lungo lavoro di ascolto e dialogo. A cui ho dedicato gli ultimi tre anni della mia esperienza parlamentare. Questa svolta garantirà agli atleti paralimpici un regolare contratto di assunzione. E l’equiparazione in termini di stipendio ai colleghi olimpici. Oltre a pari opportunità a fine carriera”. È un “primo importante segnale“. Nell’anno dei trionfi dei nostri atleti paralimpici a Tokyo 2020. E in vista delle paralimpiadi invernali di Pechino 2022. Ciò restituisce ai nostri atleti e campioni paralimpici il giusto riconoscimento. E assicura le necessarie garanzie per il presente e per il futuro. A tutte le persone con disabilità che vogliano approcciarsi anche allo sport agonistico. Un segnale di crescita ed evoluzione culturale importante. Per gli atleti. Per i gruppi sportivi. Per il Comitato Paralimpico stesso. E per l’intera società”, conclude Giusy Versace.

Giacomo Galeazzi: