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Iniziativa per preservare la “zona scolastica” al riparo dall’aria avvelenata

Il diritto dei bambini all’aria pulita: le strade scolastiche come antidoto al traffico e all'inquinamento. Un vademecum per realizzarle

Andare a scuola respirando aria pulita è tra i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Da una partnership tra Bikenomist e Metalco nasce un ebook con un obiettivo preciso. Trasformare le scuole. Da attrattori di traffico e inquinamento. Ad attrattori di mobilità attiva e stili di vita sani.aria

Aria pulita

Il diritto dei bambini all’aria pulita. Le strade scolastiche come antidoto a traffico e inquinamento. Un vademecum per realizzarle. Il ritorno alla didattica in presenza ha coinciso con un aumento del traffico e dell’inquinamento. Davanti ai plessi scolastici. Tra auto parcheggiate “solo per un minuto” sui marciapiedi. E bambini che camminano all’altezza dei tubi di scappamento. Respirando aria inquinata. Con concentrazioni di biossido di azoto (NO2). Anche sette volte più elevate della soglia indicata. Dalle linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). A tutela della salute umana. aria

Non solo inquinamento

Gli ingressi delle scuole sono caratterizzati da traffico e ingorghi di auto in doppia fila. Tutto ciò impedisce ai bambini di muoversi in sicurezza. E ha importanti conseguenze sulla loro salute. Il 73% dei bambini in età scolare non si reca a scuola a piedi o in bicicletta. Cioè non fa ricorso a forme di spostamento salutari. Che permetterebbero loro anche di effettuare la sana attività motoria minima di 300 minuti a settimana. Come raccomandato dall’Oms. E di combattere sovrappeso e obesità. Condizioni che coinvolgono il 20,4% e il 9,4% dei bambini. Secondo l’indagine “OKkio alla Salute”.aria

Progetto

Accompagnare i figli a scuola. Una routine quotidiana di migliaia di persone, ogni giorno. Ciò può però diventare un’attività piacevole e sana. Per genitori. Figli. E collettività. Se anche il luogo scolastico fosse pensato e progettato per incentivare l’abbandono dell’auto privata. A favore della mobilità attiva. Scegliendo, quindi, di camminare o usare la bici. L’obiettivo del governo è ridurre la principale fonte di inquinamento e confusione negli orari di punta di fronte alle scuole. E invogliare le famiglie a muoversi in modo sostenibile. Il Decreto Semplificazioni (76 del 2020) ha introdotto il concetto di “Zona scolastica”. Definendo una “zona urbana in prossimità. Della quale si trovano edifici adibiti ad uso scolastico. In cui è garantita una particolare protezione dei pedoni e dell’ambiente.

Occasione

L’occasione è rappresentata dalla Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. E dalla campagna Clean Cities “Tutti giù per strada”. Una rete di associazioni hanno lanciato un appello ai sindaci di numerose città. Roma. Milano. Torino. Bologna. Napoli. Genova. Parma. Olbia. Fano. Chiedendo piani ambiziosi per chiudere al traffico le strade delle scuole nelle proprie città. Viene presentata, dunque, la pubblicazione “Strade Scolastiche-Nuove piazze per le città”. Un breve compendio sui vantaggi. E strumenti per gli studenti e per le città. In vista della riduzione della presenza di automobili in prossimità dei plessi scolastici. Con l’obiettivo di aiutare cittadini e comuni. Nella realizzazione e diffusione delle zone scolastiche.

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Socializzazione

La pubblicazione è gratuita. E scaricabile dal sito Bikeitalia.it. Il suo intento è cambiare il volto delle strade davanti alle scuole. Trasformando anonimi spazi grigi. Spesso utilizzati come parcheggio. Rendendoli nuove piazze. Colorate. Verdi. E attrezzate con aree. Da destinare al gioco. E alla socializzazione delle persone. L’ebook è frutto di una partnership. Tra Bikenomist, editore della pubblicazione. Il sito di informazione sulla ciclabilità Bikeitalia.it. E il brand Metalco. Leader mondiale nella produzione di arredo urbano. Impegnato nel “Social Design for Real Life”. Alberto Mattiello è il direttore creativo del gruppo. Racconta: “I nostri figli trascorrono il 90% del loro tempo in ambienti interni chiusi. Dunque gli spazi pubblici all’aperto diventano importanti. Per lo sviluppo di uno stile di vita più sano. Le strade scolastiche sono parte di un puzzle strategico. Volto a migliorare il benessere delle nostre famiglie. Degli insegnanti. E degli studenti. Otre alla vivibilità e alla sicurezza dei quartieri in cui le scuole sono inserite”.

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Mobilità urbana

“La transizione ecologica richiede una revisione delle nostre abitudini. Anche sul piano della mobilità individuale. Il tragitto casa scuola è uno di questi. Abbiamo raccolto le istanze provenienti da moltissime realtà. Sparse su tutto il territorio nazionale. Con l’obiettivo unico di aiutare famiglie e istituzioni. Nel cambiare le strade davanti alle scuole italiane. Creando luoghi più salubri e sicuri. Dove sia più semplice per tutti muoversi. Giocare. O stare all’aria aperta”, evidenzia il co-autore dell’ebook, Gabriele Sangalli. Urbanista di Bikenomist. In attesa della seconda edizione di mobilitARS. Prevista a Reggio Emilia dal 27 al 29 maggio.

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