Macerie. ritardi e rischi di infiltrazioni mafiose. Sos Amatrice

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Amatrice 5 anni dopo il sisma. La ricostruzione post-terremoto riparte dal cantiere per la realizzazione dei cunicoli dei sottoservizi nel centro storico. E dai lavori per la realizzazione del primo condominio di edilizia privata. E’ in corso la bonifica dell’area in corso Umberto I. Sommerso di macerie nelle immagini che fecero il giro del mondo il 24 agosto 2016. L’importo complessivo dell’intervento è di 4,9 milioni di euro. E il tempo di esecuzione dei lavori è di 426 giorni. Afferma il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: “Finalmente ad Amatrice c’è  il rumore non solo della rimozione delle macerie. Ma anche quello delle gru che ricostruiscono. E questa è la cosa più importante“.

Risorse e norme

L’inizio del sottopasso nel viale centrale è, secondo il governatore del Lazio, un salto nel futuro. Perché “renderà Amatrice non solo una città ricostruita. Ma con la banda larghissima. Con servizi all’avanguardia in Italia e in Europa. L’obiettivo è ricostruire come prima e meglio di prima“.  Passo dopo passo accelera, dunque, il processo di ricostruzione pubblica e privata. “Applicando al meglio risorse e norme“, precisa Zingaretti. E’ stato inaugurato, inoltre, il nuovo bypass viario. Un sistema stradale ad anello che permette di connettere i vari punti del centro storico. E dell’intero territorio comunale.

Amatrice 5 anni dopo

Martedì il premier Mario Draghi parteciperà alla messa in memoria delle vittime del terremoto di Amatrice (Rieti) di cinque anni fa. “La veglia della sera di lunedì 23 agosto avverrà in forma strettamente riservata. E senza la presenza dei mass media. Nel rispetto delle volontà delle famiglie delle vittime- puntualizza una nota del comune di Amatrice-. La Messa della mattina di martedì 24 agosto, alle 11, sarà celebrata dal vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili. Alla presenza del premier Mario Draghi”. E’ prevista la diretta Rai della funzione religiosa.

Pericolo di infiltrazioni

“Oggi corriamo un grande rischio” avverte Sergio Pirozzi. Per l’ex sindaco di Amatrice e attuale consigliere regionale del Lazio “dobbiamo fare attenzione rispetto al rischio di infiltrazioni criminose“. Il centro Italia, non solo Amatrice, “sono a rischio infiltrazioni malavitose”. Pirozzi ha appena pubblicato il libro “Noi siamo ciò che facciamo”. E raccomanda: “Bisogna vigilare sui contributi erogati dello Stato per la ricostruzione. Già un anno fa denunciai ai carabinieri movimenti sospetti“. Di qui l’appello ai cittadini che hanno immobili in ricostruzione. A “segnalare offerte di acquisto. Soprattutto di seconde case”. Il pericolo è che “queste terre diventino le terre di nessuno. In assenza di vigilanza. E di paletti normativi che nel tempo sono stati rimossi. Non possiamo diventare le terre del malaffare“.

Appello

“Sono stato sempre a disposizione della mia terra- afferma l’ex sindaco del comune terremotato-. Amatrice non merita l’epilogo delle precedenti elezioni. È il momento di fare squadra. E di scegliere gli uomini meno peggiori. La nostra comunità non ha più bisogno di dividersi. Di liti e di odi. Chi deve chiedere scusa, chieda scusa, ora. Se capirò che la mia terra possa diventare oggetto di malaffare sarò il primo a non consentirlo. Amatrice ha bisogno di cinque anni di pace. Ma, soprattutto, di un’idea. Faccio appello a tutti i candidati: ‘mettetevi seduti per scegliere i migliori‘”.

Giacomo Galeazzi: