Agricoltura “hi tech” contro la povertà. La coltivazione dei campi si modernizza per sfamare una popolazione mondiale in continua crescita (+1,1%, cioè + 75 milioni di abitanti all’anno). Via libera, quindi, ai sensori per guidare in remoto le macchine agricole. Ai droni nei trattamenti. Ai dispositivi che controllano in tempo reale l’umidità dei terreni. Sono alcuni esempi di Agricoltura 4.0. Testimonianze di un settore sempre più al centro di una vera e propria rivoluzione tecnologica. Novità che sarà possibile toccare con mano a Macfrut. Dal 7 al 9 settembre a Rimini.
Agricoltura post-Covid
C’è un messaggio, infatti, che il Covid ha lanciato al settore agricolo. Ed è la consapevolezza che la competitività sul mercato internazionale passa dall’innovazione. Tema sempre più centrale per stare al passo nel contesto globale. Sono quattro le aree dinamiche presenti nella fiera internazionale dell’ortofrutta. Diverse nelle proposte. Ma unite dal comune denominatore dell’innovazione. Nel dettaglio, ci sarà la quarta edizione di International asparagus days (Iad). Per la prima volta ospitato dentro Macfrut. La presenza di un campo prova delle macchine agricole con Macfrut Field Solution. Acquacampus dedicato alle novità nell’irrigazione. Greenhouse Tecnology Village rivolto all’universo delle colture protette. Il coordinamento delle aree dinamiche è affidato all’esperienza di Luciano Trentini.
Riduzione dei costi
“Il futuro del settore- spiega Luciano Trentini- è legato allo sviluppo della tecnologia. Innovare permette di ridurre i costi E di elevare la qualità e le rese produttive. Avere la possibilità di vedere all’opera queste innovazioni è un valore aggiunto. Per i produttori e i tecnici. Che vengono aiutati nelle loro scelte. Queste tecnologie spesso migliorano la sostenibilità ambientale. Economica. E sociale. Sono sempre più richieste dai consumatori. E fortemente sostenute dalle politiche europee. Le quattro aree dinamiche presenti a Macfrut vanno in questa direzione. Offrono una panoramica approfondita a un settore in continuo mutamento”.
Filiera
Giunto alla quarta edizione, lo Iad propone prove dimostrative. Convegni. Visite in campo. E’ organizzato con il supporto tecnico scientifico di Christian Befve. Uno dei massimi esperti mondiali della filiera. L’area interesserà tutti i comparti dell’asparago. Dalle nuove varietà alla produzione vivaistica. Dalla preparazione dei terreni per l’impianto alla conduzione della asparagiaia. Dalla raccolta degli asparagi sia bianchi che verdi, alla lavorazione del prodotto. In modo ecocompatibile. Per garantire al consumatore finale un prodotto di elevata qualità.
Agricoltura 4.0
Con “Macfrut field solutions” in fiera sarà presente e un vero e proprio campo dimostrativo di oltre mille metri quadri. Più ampio rispetto alle passate edizioni. Qui agricoltori e tecnici potranno vedere in diretta come operano macchine e attrezzature innovative. Nell’era della agricoltura 4.0. Questa area è stata realizzata in collaborazione con Cermac. Il consorzio per l’internazionalizzazione di produttori italiani. Di macchine. Attrezzature. Tecnologie. Accessori per l’agricoltura e agroindustria. “Macfrut è il calcio di inizio del post Covid- spiega il presidente del Cermac, Enrico Turoni-. La ripartenza del settore deve passare da una grande vetrina internazionale. Per questo come Consorzio abbiamo deciso di investire nella parte digitale e in quella fisica della fiera. Così come nell’organizzazione del campo-prova. Nel quale fare vedere le ultime novità in fatto di innovazione tecnologica“.
Acqua bene primario
“Acquacampus” dimostra che se c’è un bene sempre più primario è l’acqua. E proprio al suo utilizzo in ambito agricolo è dedicata l’area dinamica. “Acquacampus” presenta le più moderne tecnologie applicate alle risorse idriche. In serra e in pieno campo. A realizzarla è il Cer (Canale emiliano romagnolo). Con il coordinamento di Gioele Chiari. Insieme all’Anbi (Associazione nazionale delle bonifiche italiane). “Assume una nuova dimensione la filiera estesa dell’acqua. Nei temi del ‘climate change‘. E dell’eccessivo consumo del suolo– spiega Francesco Vincenzi, presidente dell’Anbi-. Ciò ha una importanza economica. Sociale. E ambientale. La risposta giusta si trova nell’innovazione. In due direzioni. Aumentare la raccolta. E l’immagazzinamento allo scopo di rendere disponibile l’acqua agli usi potabili. Oltreché della produzione energetica. E della sua disponibilità ambientale e agricola. Inoltre occorre spingere sul tema dell’innovazione. E proprio a Macfrut vedrà la luce il manuale di sostenibilità nell’uso della risorsa”.
Greenhouse Tecnology Village
Sempre più si parla di Vertical farming. Ossia coltivazioni fuori suolo. E moderni sistemi produttivi in “floating system”. Punto di incontro tra il mondo produttivo e quello tecnologico è il Greenhouse Tecnology Village. Un vero e proprio villaggio dell’innovazione in orticoltura in serra. Allestito nei padiglioni della fiera di Rimini. Presenti i produttori di tecnologie. Materiali. Mezzi tecnici. Sementieri. E vivaisti specializzati.