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“Adotta una famiglia”: una rete solidale per favorire la prossimità e l’inclusione

L'intervista di Interris.it a Enrica Perini, presidente provinciale delle Acli di Mantova, in merito all'iniziativa "Adotta una famiglia"

Il Santo Natale è un’occasione per aprire il nostro cuore e lasciarci interpellare dalla fragilità che è in noi e intorno a noi e custodire la speranza. Ognuno di noi, quindi, ha l’occasione di mettersi in gioco e scegliere di diventare protagonista del cambiamento nel segno dell’inclusione dei più deboli. In questo senso, le Acli provinciali di Mantova, congiuntamente alla Caritas diocesana e ad altre realtà associative del territorio, hanno dato inizio alla campagna solidale denominata “Adotta una Famiglia”, per aiutare le famiglie in situazione di povertà alimentare residenti nel territorio della provincia di Mantova. Interris.it, in merito a questa esperienza di solidarietà, ha intervistato Enrica Perini, presidente delle Acli provinciali di Mantova ed appartenente alle Acli dal 1991, in cui ha svolto il ruolo di segretario organizzativo sviluppando la competenza per una visione completa del sistema aclista. È stata poi vicepresidente delle Acli della Lombardia nel 2013-2014, dal 2016 è stata vicepresidente delle Acli di Mantova e consigliere nazionale. Nel 2019 è stata eletta vicepresidente nazionale del Cta.

La presidente delle Acli provinciali di Mantova Enrica Perini (© Enrica Perini)

L’intervista

Presidente, come nasce e che obiettivi ha l’iniziativa “Adotta una Famiglia”?

“’Adotta una Famiglia’ è un’iniziativa che proponiamo da qualche anno. Nelle edizioni precedenti, in occasione del Natale, per aiutare e sostenere l’opera dell’emporio solidale di comunità istituito dalle Acli di Mantova, in collaborazione con il comune, una rete di associazioni e con l’ausilio del CSV, ci occupiamo del recupero delle eccedenze alimentari e distribuzione alle famiglie del territorio indirizzate dai servizi sociali. Quest’anno, la rete del nostro emporio si è allargata e facciamo parte di un gruppo di altri sette empori di carattere cristiano che arrivano dall’esperienza dei centri di ascolto di Caritas. Le Acli provinciali di Mantova e Caritas stanno collaborando nell’aiuto e sostegno alimentare alle famiglie ormai da diversi anni. Abbiamo formalizzato tale aspetto in questa direzione e abbiamo deciso di promuovere questa iniziativa in occasione del Natale. Ognuno può fare la propria parte in diversi modi: ad esempio donando alimenti o dando un contributo economico su un unico contro corrente che rappresenta tutti i sette empori e servirà per acquistare determinati prodotti che non si riescono a recuperare, come ad esempio l’olio”.

In che modo, la rete degli empori solidali, è riuscita a fronteggiare e sta fronteggiando, le fragilità emergenti del vostro territorio? Quali sono stati, a suo parere, gli aspetti più qualificanti di questa azione?

“Questa rete riesce ad affrontare l’emergenza della povertà alimentare. Non ci limitiamo solo a quest’aspetto, ma cerchiamo anche di far fronte ad un altro tipo di povertà che è rappresentato dall’individualismo e dalla solitudine. Quindi, attraverso un primo aiuto alimentare, cerchiamo di coinvolgere le persone in un percorso di reinserimento sociale nella comunità dove vivono. Il progetto si è sempre posto con serietà nel territorio ed è riuscito a cogliere la disponibilità di alcune aziende locali che, ormai sistematicamente, donano dei prodotti non commerciabili ma salubri, come ad esempio una scatola di biscotti esternamente danneggiata che non può essere esposta ma il cui contenuto è integro. Questi prodotti vengono quindi recuperati e messi a disposizione degli empori che, tutti insieme, hanno maggior forza nell’intercettare i fornitori e non si creano sprechi, dando maggior aiuto alle famiglie”.

In che modo, chi lo desidera, può aiutare l’iniziativa “Adotta una famiglia”?

“È possibile aiutare l’iniziativa “Adotta una famiglia” in diversi modi. Il primo, con un semplice gesto, è la possibilità di dare un contributo economico di qualsiasi entità attraverso il conto corrente di Caritas, dedicato agli empori, dove cerchiamo di far confluire tutte le risorse. È inoltre possibile entrare nel circuito dei volontari e donare parte del proprio tempo per le diverse attività svolte all’interno dell’emporio. Ognuno può fare la sua parte in base alle sue attitudini, basta solo avere uno sguardo aperto al prossimo”.

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