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Sos adolescenti: stili di vita in trasformazione e allarme per il futuro (52%)

"La pandemia ha prodotto un aumento dei disturbi legati alle abitudini alimentari", afferma Marina Picca, presidente della Società Italiana Cure Primarie Pediatriche. Adolescenza tra (poche) speranze e (tanti) timori

Allarme adolescenti. Secondo l’associazione no-profit “Laboratorio Adolescenza” e l’Istituto di ricerca IARD, un teenager su due è pessimista per il futuro. L’indagine è stata realizzata su un campione di 5.600 ragazzi dai 13 ai 19 anni. Tra pandemia e guerra russo-ucraina, i giovani sono preoccupati e disillusi riguardo al futuro. Sono consapevoli che il Covid ha in parte compromesso la loro formazione scolastica. E molto meno propensi, rispetto al recente passato, a intraprendere gli studi universitari. Sedentari. Insoddisfatti del proprio aspetto fisico. In balia di un’estetica dettata da influencer e fashion blogger. Sempre più “connessi”. E con un lento ma costante peggioramento dei rapporti. In famiglia e nel gruppo dei pari. C’è il desiderio diffuso di viaggiare. Fortemente accresciuto rispetto al passato. Tanto da aver quasi il sapore di “voglia di fuga”.adolescenti

Adolescenti in crisi

“Il nostro osservatorio annuale sugli stili di vita degli adolescenti va avanti da oltre vent’anni. Con successo”, osserva il professor Carlo Buzzi. Sociologo dell’Università di Trento. Coordinatore scientifico del lavoro. “Ciò unicamente grazie alla sensibilità delle scuole. Decine di insegnanti e dirigenti in tutta Italia collaborano in modo straordinario. Da anni. Prendendosi carico della somministrazione del questionario. Un contributo importantissimo alla ricerca sociale. Su una fascia d’età (quella dell’adolescenza) spesso trascurata. In questo modo possiamo fotografare la realtà adolescenziale. Descrivendo le evoluzioni (spesso molto rapide) su abitudini e stili di vita.adolescenti

Progettare il futuro

“Puntiamo a conoscere gli adolescenti. Anche attraverso la ricerca”, afferma Paolo Paroni. Presidente di Rete ITER-Istituto IARD. Questo, aggiunge, è “un punto di partenza indispensabile”. Per progettare interventi. E politiche. Con lo scopo di garantire alle nuove generazioni un contesto sociale. Adeguato alle loro esigenze. E ai loro obiettivi futuri. Lavoriamo a interventi concreti e misurabili a favore dei giovani. Da realizzare anche sfruttando i fondi del Recovery Fund”. Intanto emerge la difficoltà a riprendere la socialità in balìa dei modelli “social”. Il 58% degli adolescenti (69,4% delle femmine) sostiene che nei due anni di pandemia ha mangiato in modo inappropriato. Cioè troppo. Troppo poco. In modo sregolato. E il 37% lamenta di essere aumentato di peso. Il 27% (35,4% delle femmine) “si vede” più grasso della media dei suoi amici. E, soprattutto, il 50,5% (60,7%) delle ragazze non è soddisfatto del proprio aspetto fisico in generale.adolescenti

Ombre

Il 52,7% degli adolescenti guarda al proprio futuro definendosi “incerto” o “preoccupato”. Gli “ottimisti” sono appena il 14%. Percentuale che scende al 12,7% tra gli studenti delle scuole superiori. E all’11,8% tra le ragazze. Ad influenzare il rapporto con il proprio fisico (e quindi anche con il cibo) sono influencer. Fashion blogger. Moda. Pubblicità. Vale per il 59,1% dei maschi. E, addirittura, per il 77,6% delle ragazze. Il condizionamento aumenta con l’età. Passando dal 63,5% tra gli studenti delle scuole medie inferiori al 70,1% delle superiori. Un’evidenza che allarma. In pandemia il 76,1% afferma di aver trascorso su social molto più tempo rispetto agli anni passati. “La pandemia ha prodotto, tra gli adolescenti, un aumento dei disturbi legati alle abitudini alimentari“, afferma Marina Picca Pediatra di famiglia. Presidente della Società italiana cure primarie pediatriche, sezione Lombardia.

Dati oggettivi

Prosegue Picca: “Questo è un dato ormai oggettivo. Che ci arriva dalla letteratura e dalle evidenze riscontrate nel nostro lavoro quotidiano. Il mangiare in eccesso o in modo disordinato è riconosciuto dagli stessi adolescenti. Ciò può aver prodotto una oggettiva tendenza al sovrappeso. E frustrazione per la lontananza dai modelli astratti dei social“. Fulvio Scaparro, psicologo e psicoterapeuta. E’ il referente dell’area psicologica di Laboratorio Adolescenza e fondatore dell’Associazione GeA (Genitori Ancòra).  Evidenzia Scaparro: “In pandemia sono molto aumentati i conflitti tra genitori. E tra genitori e figli. Ciò ha schiacciato ancora di più gli adolescenti nel loro mondo fatto di social. Di conseguenza anche è stato enfatizzato il ruolo degli influencer. E dei blogger specializzati come modelli di riferimento. Difficile immaginare che questa influenza, entrata ormai nel loro quotidiano, possa scemare. Nonostante la ripresa di una vita socialmente normale.

 

 

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