L’accoglienza dell’altro come progetto di vita. Le “piste futuro” del Masci

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L’accoglienza come strada verso la pacificazione. A Cremona sabato 11 e domenica 12 giugno si conclude un cicli di quattro seminari. E’ il momento culminante della riflessione promossa dal Movimento Adulti Scout (Masci). Al centro temi fondamentali.  Ossia politica, ambiente, Chiesa, rapporti umani, “piste futuro”. Nella precedente tappa, a Verona, si è parlato del cammino da percorrere. Sul solco dell’enciclica sociale “Laudato si” di papa Francesco.

La pista dell’accoglienza

Nell “piste futuro” del Masci l’accoglienza del diverso è la condizione per relazioni armoniose. Il Movimento Adulti Scout conclude, dunque, la propria serie di seminari . Riflettendo appunto di politica, ambiente, Chiesa, rapporti umani. E’ la destinazione culminante di un ricco e articolato percorso compiuto dal Movimento Adulti Scout. L’obiettivo è quello di  recepire gli orizzonti di programma. Elaborati dalle assemblee nazionali del movimento. Sabato  Leopoldo Grosso del gruppo Abele risponderà ad una domanda decisiva in tempo di guerre e migrazioni. Ossia come la comunità possa diventare luogo di accoglienza per ogni persona. Indipendentemente dal suo percorso di vita. Dalla sua situazione. Dalle sue fragilità.

Testimonianza

La seconda testimonianza è affidata alla coppia Maria Grazia e Roberto Danesi. Responsabili della pastorale familiare della diocesi di Cremona. E punta a capire come si sostiene l’intergenerazionalità. Quale metodo di condivisione comunitaria delle diverse stagioni della vita. E come si possono aiutare le famiglie con figli ancora giovani. Domenica, poi, l’avvocato Grazia Villa parlerà di “Far crescere una cultura dell’incontro”. Ritendendola una condizione indispensabile per la costruzione di relazioni armoniose e generative. Si tratta di capire come lavorare. Affinché la cultura dell’incontro diventi stile di vita. Capace di ascoltare e integrare realtà diverse. Di riconoscere all’altro il diritto di essere sé stesso. Di focalizzare cosa dobbiamo essere disposti a perdere. Per realizzare il bene comune. E affermare dialogo, pace, giustizia.

Nel solco della Laudato si’

Nel corso del weekend precedente, a Verona, si è parlato del cammino da percorrere nel solco della Laudato Si’. Alessandro Franceschini è il presidente di Altromercato. E ha raccontato gli sforzi per favorire un mercato equo e solidale. “Trent’anni fa ci credevamo soltanto noi – evidenzia Alessandro Franceschini-. Oggi generiamo impatto positivo e opportunità di sviluppo in tutto il mondo. Attraverso il commercio equo e la cooperazione internazionale“. Aggiunge il presidente di Altromercato: “Fare commercio in modo equo e solidale significa mettere sempre al centro le persone. Le comunità. Il pianeta. Per noi la sostenibilità non è solo intenzione. E’ prima di tutto azione”. Adesso il Masci è alle prese con “il terzo livello”. Il più complicato. Ossia la necessità di scegliere una azione che caratterizzi tutto il movimento. E lo renda stimolo nel quotidiano e testimone verso la realtà. “I segni sono importanti. Le azioni pure. La relazione è indispensabile”, sintetizza il Movimento Adulti Scout.

Case popolari

La Comunità Modena 2 del MASCI ha raccontato invece il suo progetto. Intitolato “Risparmiare si può”. Inserito nella Fabbrica dei Talenti. Per l’uso consapevole delle risorse limitate nell’ambito del bilancio familiare. Un progetto rivolto ad un target di famiglie deboli. Seguite dalla Caritas. Che ha suscitato notevole successo negli ambienti delle case popolari. Matteo Manicardi si è esibito nello spettacolo “Canto per un uomo a impatto zero. Prendersi cura del nostro pianeta”. Da cui è stato tratto il video utilizzato dal Movimento cattolico mondiale per il clima. A seguito del lancio del Corso di Animatori Laudato Si’. Padre Adriano Sella ha parlato dei nuovi stili di vita. Quelli cioè che possono influire sui cambiamenti strutturali. Resi ormai irrinunciabili dal rapido evolversi della nostra società. Come quei comportamenti quotidiani che ci contraddistinguono dal risveglio alla sera.

Tutto è connesso

Il  presidente del Masci, Massimiliano Costa ha sottolineato i vari fronti sui quali il Movimento esercita la sua azione. Quello personale verso quella ecologia integrale richiamata da Papa Francesco. E quello comunitario per essere testimoni verso il mondo. “La cosa più importante che comunque ci portiamo a casa è la coscienza che tutto è davvero connesso. Anche il nostro essere adulti scout- precisa Costa-. I nostri orizzonti di programma (i 4 seminari) non possono essere visti singolarmente. Separati uno dall’altro. Ma sono necessariamente integrati uno nell’altro“. Un cammino condiviso fini a vivere in modo diffuso la giornata del 2 ottobre. “Con una Santa Messa in stile Laudato Si’ in ogni realtà. In un contesto ambientalmente favorevole. Aperta a tutte le comunità territoriali. Per legare l’attenzione al creato a quella della nostra vita. I segni, la tenda ed il roveto. La piantumazione di una pianta. Tutto ciò rappresenterà in piccolo la volontà di operare in questo campo”, conclude Costa.

 

Giacomo Galeazzi: