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“-75% a causa del Covid. Il noleggio dei pullman è un comparto in tilt”. Sos dal settore più in crisi

Ncc turistico (noleggio di pullman con conducente) è il comparto economico più danneggiato dalla pandemia. In un anno svaniti tre quarti degli utili. A Interris.it il grido d'allarme di un settore azzerato dalla crisi Covid

Un comparto fondamentale per il turismo italiano è totalmente paralizzato dalla crisi Covid. Interris.it ha approfondito il blocco provocato dalla pandemia nel comparto del noleggio dei pullman. A causa del coronavirus, zero gite scolastiche, pellegrinaggi, manifestazioni sindacali, raduni e concerti. “Per quanto riguarda i danni prodotti dalla pandemia al settore del noleggio pullman, i dati dei primi 8 mesi del 2020 parlano chiaro: meno 75 per cento”, spiega a Interris.it Alessio Angeloni, responsabile dell’area mobilità alla “Osimo Servizi spa“, società controllata al 100% dal comune della provincia di Ancona.Covid

Giro d’affari distrutto dal Covid

“Il 75%, in media, è la contrazione del giro d’affari delle aziende private di trasporto con autobus nei settori delle linee ‘granturismo’ a lunga percorrenza e noleggio turistico– sottolinea Alessio Angeloni-. L’ambito del noleggio turistico addirittura, ha visto il numero di passeggeri azzerarsi durante il periodo del lockdown. E ancora oggi il settore risulta in piena crisi. A causa della perdurante assenza di richieste di trasporto. Sia da parte degli istituti (che anche per l’anno scolastico 2020-2021 non possono effettuare gite scolastiche). Sia da parte dell’utenza privata e delle agenzie di viaggio. Queste ultime costituiscono un altro comparto che sta vivendo un momento drammatico per effetto del Covid”.CovidQuali sono le prospettive del comparto dopo la seconda ondata della pandemia di Covid-19?

“All’orizzonte non si vedono ancora vie d’uscita da questa crisi. Che certamente è la più grave mai affrontata dalle aziende del settore. Alle quali non resta che ‘aggrapparsi’ ai quei servizi che ancora possono continuare ad essere espletati. Benché con alcune limitazioni e severe norme di sicurezza da applicare”. A cosa si riferisce?

“In particolare alle linee ‘granturismo’ Gt a lunga percorrenza regionali, nazionali o internazionali. E al settore del trasporto scolastico. Ovviamente ciò vale per quelle aziende che nel tempo hanno diversificato i servizi. E che non hanno fatto affidamento solamente sugli NCC (noleggio con conducente) Turistici che hanno invece l’unica vera entrata economica nel ricavo da traffico”.covidPuò farci un esempio?

“In termini economici le aziende sono duramente provate dalla crisi. E in molti casi resistono solo grazie alle misure economiche varate dal governo. Sono previsti stanziamenti per oltre 20 milioni di euro a parziale ristoro delle perdite di fatturato subite rispetto all’anno precedente. E a favore degli esercenti di servizi di linea di competenza statale. C’è un fondo di 30 milioni per la copertura di canoni di leasing (per bus acquistati dopo il 1° gennaio 2018). E’ destinato alle imprese che eserciscono servizi di trasporto non soggetti ad obbligo di servizio pubblico”. Cos’altro è previsto?

“Un incremento delle risorse fino a 23 milioni di euro per la rottamazione degli autobus. Uno stanziamento da 20 milioni per il ristoro delle perdite subite dai gestori di servizi di trasporto scolastico (fonte Anav). Solo grazie a queste misure molte aziende possono ancora sopravvivere”. Cosa cambia nelle proiezioni economiche di cui disponete?

“Per il 2021 le previsioni non sono comunque confortanti. Il settore NCC Turistici ha la certezza di perdere, a causa del Covid, il periodo migliore per il mercato. Cioè quello tra marzo e giugno. Nel quale in genere si realizza il 50% del fatturato annuo. Sono possibili le riprese di richieste di noleggio dopo la metà dell’anno corrente. Ma queste stime lasciano a malapena intravvedere la luce in fondo al tunnel. Con la paura, sempre dietro l’angolo, di un nuovo lockdown”.CovidQuali sono gli effetti?

“Per la nostra impresa il fatto di non poter noleggiare autobus è certamente una grossa perdita economica. Mitigata tuttavia dal fatto che la ‘Osimo Servizi S.p.a’ è un’azienda multiservizi. Che ha la sua forza nei numerosi contratti direttamente affidati in ‘house’ dal socio unico: il comune di Osimo. Ciò consente di contenere le perdite di un settore in crisi (quello degli NCC, il noleggio con conducente dei pullman) con gli introiti derivanti dagli altri settori”.Che tipo di interventi interni si sono resi necessari?

“A seguito della crisi epidemiologica è stata avviata una razionalizzazione ed ottimizzazione delle spese di gestione della flotta. Un riutilizzo del personale con mansioni di conducente di linea in altri servizi di trasporto. Come lo scuolabus ed il trasporto disabili. Ma anche in mansioni non propriamente di guida. Come il controllo dei parcheggi a pagamento, altro importante settore aziendale. C’è stata, poi, una generale riorganizzazione dei servizi. Con la fornitura di mezzi e personale anche a quei comuni limitrofi che necessitavano di supporto nel trasporto scolastico. O che avevano deciso di dismettere tale servizio per le oggettive difficoltà di gestione. E la necessità di contenere e razionalizzare le spese correnti”.

-25 per cento di utili nell’industria che produce pullman. E addirittura -40 per quella che realizza e commercializza scuolabus. Quali sono per il resto dell’indotto i danni del crollo del comparto Ncc turistico?

“E’ difficile fare una valutazione di questo genere. L’indotto generato dal trasporto mediante autobus NCC non è ben definibile. In quanto i turisti trasportati possono contribuire a far ‘girare’ l’economia di molte località turistiche. E e attività commerciali ivi presenti. Ma certamente la loro presenza o assenza non rappresenta il fattore determinante per valutare la crisi dell’intero comparto del turismo. In considerazione del fatto che, comunque, le stesse località possono essere raggiunte con i mezzi propri dai turisti”.E in futuro?

“Nel prossimo futuro, se per molti anni ancora persisterà anche la sola paura del virus, il trasporto con autobus potrebbe addirittura continuare ad essere penalizzato. Molte persone  potrebbero preferire il trasporto ‘sicuro’ all’interno del proprio veicolo ad una una condivisione degli spazi interni di un autobus con altri viaggiatori non appartenenti al proprio nucleo familiare”.   

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