Un vulnus sociale spinge tante persone, giovani e non, a scivolare nelle dipendenze o ad essere adescate da approfittatori seriali. Le cause vanno ricercate “nell’individualismo, nell’egoismo, nell’eccesso di consumismo” della società. Lo sostiene il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che ha partecipato stamattina al convegno “La trappola delle sette”, promosso dalla Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23) in collaborazione con Polizia di Stato, Lumsa e Consorzio Universitario Humanitas.
“Rimettere al centro la famiglia”
Il vicepremier – intervenuto dopo la testimonianza di don Aldo Buonaiuto, direttore di In Terris e responsabile del “Servizio Anti-Sette” dell’Apg23 – ha sottolineato dunque che è fondamentale “rimettere al centro la famiglia”. In modo molto evocativo, il segretario della Lega ha spiegato che “se non si riparte dalla tavola a pranzo e a cena, intorno alla quale si ritrovano genitori e figli”, si perdono i punti di riferimento. Ecco allora che – a suo avviso – “bisogna destinare denaro, stabilità e certezze all’istituto fondamentale della società che è la famiglia” perché “recuperi il bene più grande che è il tempo”. Del resto – ha aggiunto – “se non c’è famiglia, si vanno a cercare amici e parenti laddove è facile che si nascondano i delinquenti”.
L'importanza della Polizia postale
Il ministro dell’Interno, sollecitato sulla possibilità di reintrodurre il reato di plagio abrogato nel 1981, ha spiegato che “raccoglierò i pareri di chi è impegnato su questo campo” ed ha le competenze, di chi “può dimostrare che una riforma” in tal senso possa essere utile. Perché – ha precisato – di “riforme che avrebbero dovuto aiutare e invece hanno complicato la vita delle persone” ce ne sono state fin troppe. Dal canto suo Salvini ha ribadito l’impegno a “lavorare per dare risorse, spazio, più mezzi a chi sa e chi fa, oltre che invitare a denunciare”. Chi fa è la Polizia di Stato, che ha creato un reparto investigativo ad hoc: la Squadra Anti Sette. “Siamo all’avanguardia, quando vado all’estero sono orgoglioso che l’Italia sia rappresentata dalle nostre forze dell’ordine”. “Nella Manovra ci sono fondi per assumere 8mila agenti delle forze dell’ordine, tra i quali più di 500 rafforzeranno la Polizia postale”, ha rilevato il ministro dell'Interno. L’impegno delle istituzioni nel controllo di ciò che avviene sul web è oggi preminente. Salvini ha osservato che oggi “c’è una nuova emergenza”, in quanto “il crimine passa in rete”, luogo in cui allignano “tanti pervertiti, schifosi che vanno arrestati e curati”.