Non ĆØ stato un pomeriggio facile quello di Giorgia Meloni, in visita a Livorno per la sua campagna elettorale: nella cittĆ labronica, perĆ², la leader di Fratelli d'Italia ha incontrato una contestazione violenta da parte di un gruppo di manifestanti, i quali si sono scagliati contro l'ex ministro lanciando una bottiglia di plastica e unoĀ sputo mentre saliva nella sua auto scortata dalle Forze dell'ordine. Ad accoglierla anche uno striscione sul quale era riportata la scritta “Livorno i fascisti non li vuole”. La candidata premier di FdI non ha riportato conseguenze, ripartendo alla volta di Pontedera, dove si ĆØ recata per una nuova tappa del suo giro toscano: “Se quello che ĆØ accaduto a Livorno fosse successo a qualche esponente di sinistra – ha spiegato Meloni –Ā ci sarebbe qualcuno che chiederebbe l'intervento dei caschi blu dell'Onu. Non sono stata contestata come vedo sta riferendo certa stampa ma sono stata aggredita”.
Meloni: “Insultata e aggredita”
Un episodio spiacevoleĀ quello accaduto nella cittĆ toscana, del quale Meloni ha parlato una volta arrivata a Pontedera: “Sono stata insultata – ha affermato – e mi hanno sputato impedendoci di parlare e di incontrare i commercianti che da troppi anni combattono con la crisi”. Tra i partecipanti della violenta contestazioni vi sarebbero esponenti dei centri sociali e degli antagonisti, i quali hanno intonato “Bella ciao” ed esposto altri cartelli di contestazioneĀ quali “Livorno i fascisti non li vuole”, appesi alla Fortezza nuova. Anche il ministro Minniti ha voluto condannare i gesti deprecabili dei manifestanti ed esprimere vicinanzaĀ alla leader di Fratelli d'Italia,Ā “la propria solidarietĆ e l'impegno a garantire tutti gli spazi di libera espressione democratica nel nostro Paese”.
Salvini: “Contestatori non rappresentano nĆ© Italia nĆ© Livorno”
Anche il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, ha condannato l'episodio di Livorno, esprimendo “solidarietĆ a Giorgia Meloni per la vigliacca aggressione subita”, definendo i contestatoriĀ come “gli ultimi reduci del comunismo italiano che non rappresentano nĆ© Livorno, nĆ© l'Italia”. Il prossimo 23 febbraio sarĆ proprio il segretario del Carroccio a recarsi nella cittĆ labronica, dicendosi sicuro “che la cittĆ saprĆ isolare 50 violenti nullafacenti di un inutile centro sociale”.Ā