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Conte vede Juncker: “Deficit giù al 2,04%”

Abbiamo recuperato alcune risorse finanziarie eravamo stati molto prudenti. E queste risorse finanziarie le stiamo utilizzando adesso per questa negoziazione. Siamo così scesi dal 2,4 al 2,04″. Questa la variazione più significativa nel testo della Manovra che il premier Conte ha rivelato esser stata apportata. Al termine del faccia a faccia con il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, il presidente del Consiglio ha nuovamente parlato di “buoni progressi” effettuati, confindando che, nella soluzione proposta, possano esserci gli estremi per raggiungere un accordo senza stravolgere la Manovra e rientrando in modo più agevole nei parametri imposti da Bruxelles: “Abbiamo anticipato la nostra proposta a Bruxelles. Abbiamo illustrato la nostra proposta che mi consente di dire che non tradiamo affatto la fiducia degli italiani, rispettiamo gli impegni presi in particolare sulle riforme che hanno maggiore impatto sociale”.

Reddito e quota 100

In sostanza, percentuale di deficit in ribasso e permanenza di Reddito di cittadinanza e di quota 100: l'esecutivo, ha spiegato Conte, conta di “portare a casa una soluzione positiva” con l'Unione europea e di far partire le due riforme più importanti della Manovra nei tempi previsti. Come annunciato ancora dal premier, calando il deficit strutturale “la crescita sarà superiore alle nostre attese”. Detto questo, per arrivare a un prodotto finito occorrerà ancora qualche giorno anche perché, nonostante l'ottimismo del premier, su tale proposta Italia e Ue dovranno ancora lavorarci: la modifica, infatti, è stata inviata solo poche ore prima dell'arrivo del premier a Bruxelles e ora passerà attraverso l'analisi dei vari tecnici della Commissione.

Salvini: “Convinto che prevarrà il buonsenso”

Con l'annuncio di Conte, appare dunque chiaro su cosa si lavorerà: riduzione del deficit che, secondo il premier, potrebbe essere sufficiente per garantirsi l'ok della Commissione e il mantenimento dei principali provvedimenti. Anche il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, è apparso soddisfatto di quanto stabilito nell'incontro tra il presidente del Consiglio e Juncker. Segnali ottimistici erano arrivati anche dal vicepremier, Matteo Salvini: “Sono assolutamente fiducioso che a Bruxelles prevalga il buonsenso. Inizio ad essere stufo di qualcuno che possa sfondare o infrangere i limiti mentre con l'Italia c'è la lente di ingrandimento sullo 0,1. Vogliamo incominciare ad onorare gli impegni presi con gli italiani. Ma se mi dovessi rendere conto di un pregiudizio contro l'Italia mentre per altri si chiudono gli occhi allora la musica cambierà”.

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