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Violenza contro le donne: il 2025 sia foriero di speranza

Gli ultimi dati Istat ci dicono che, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni di età, ha subito qualche forma di violenza nel corso della propria vita. In particolare, per oltre il 60% dei casi, coloro che perpetrano questo odioso reato, sono i partner o ex partner e, per il 9,4%, parenti o amici. Questi dati, nella loro cruda realtà, ci ricordano che, ogni forma di violenza, ha delle conseguenze gravi, sia a medio che a lungo termine quindi, la società civile nella sua interezza, ha il compito di arginarla attraverso la promozione di una nuova cultura, grado di mettere al centro la prevenzione di ogni fenomeno di violenza, senza se e senza ma.

È necessario tenere alta l’attenzione verso quelli che vengono definiti “reati spia”, ossia quei delitti ritenuti indicatori della violenza di genere perché diretti contro la persona in quanto donna e agire conseguentemente per fermare ogni forma di discriminazione sul nascere e, se possibile, partendo da corsi di sensibilizzazione da tenersi nelle scuole, con l’obiettivo di insegnare alle giovani generazioni l’importanza del rispetto e dei sentimenti di amore puro, allontanando così lo spettro della violenza di genere dal principio.

Le statistiche che ho appena citato devono far comprendere a tutti che, questo fenomeno, sta assumendo sempre di più i connotati di un’emergenza a cui, le istituzioni, devono dare una risposta sempre più celere e improntata alla protezione delle donne, mettendo al centro la tutela della loro dignità e sicurezza. In particolare auspico che, in quest’anno appena cominciato, si possono mettere in campo interventi sempre più specifici e mirati, sostenendo tutte coloro che si trovano in situazioni di fragilità, fornendo percorsi di assistenza e supporto personalizzati, nell’ottica della creazione di un nuovo paradigma di società in cui, ogni donna, possa vivere una vita tranquilla, esprimere le proprie potenzialità e, soprattutto, non essere vittima di una cultura di sopraffazione da parte di persone che non conoscono il significato autentico e più profondo dell’amore il quale, occorre sottolinearlo con forza, è prima di tutto libertà a cui, tutti noi, dobbiamo obbligatoriamente tendere.

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