I vaccini dei quali disponiamo per combattere il Covid hanno tra loro caratteristiche diverse ma conseguono il medesimo risultato di immunizzazione. I vaccini Pfizer e Moderna sono genomici, cioè forniscono un codice che puoi consente la produzione di anticorpi da parte dell’organismo. Il funzionamento del vaccino AstraZeneca e di quello Johnson & Johnson si basa su un vettore potenziato da un adenovirus che garantisce una risposta immunitaria. Ci sono poi altri vaccini convenzionali tra i quali quello cinese con cui sono già stati vaccinate milioni di persone in Cina e nella penisola arabica. Funzionano e sono sicuri a qualunque età e non esistono motivazioni scientifiche per respingere la vaccinazione pediatrica.
Senza immunizzare i bambini il Covid diventa endemico e nei reparti di terapia intensiva cresce il numero di minori intubati. Il vaccino pediatrico è sicuro ed efficace. E’ una totale fake news che il virus non possa provocare forme gravi di malattia nell’infanzia. Il dosaggio dei vaccini per i bambini è di un terzo rispetto ai 30 microgrammi presenti nella fiala somministrata agli adulti. Analizzando l’ammontare delle malattie da coronavirus nella fascia di età 5-11 anni, emerge che ce ne sono state oltre 200 mila. Tra queste, ci sono state oltre mille ospedalizzazioni e qualche decina di bambini finiti in terapia intensiva pediatrica e qualcuno purtroppo ci ha lasciato. Si tratta di una necessaria difesa del singolo bambino nei confronti di una malattia che è temibile anche nei piccoli e che può dare effetti non diretti anche a distanza come per esempio la sindrome multipla infiammatoria.
Inoltre possiamo modificare i vaccini anti-Covid per renderli efficaci contro le varianti. Questo tipo di vaccini derivano dalla biologia molecolare. Dovremo convivere con un Sars-Cov-2 divenuto endemico e non sappiamo se il virus perderà patogenicità. Ne deriva la necessità di adeguare i vaccini alle varianti del virus. I vaccini a mRNA possono essere modificati molto rapidamente, per cui quello che dobbiamo fare è sorvegliare l’andamento dell’epidemia per renderci conto senza ritardi della comparsa di varianti pericolose. All’Agenzia europea del farmaco (Ema) è allo studio il “tagliando” ai vaccini anti-Covid per renderli efficaci contro le varianti. Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Johnson & Johson hanno già predisposto gli adeguamenti contro le mutazioni del Sars-Cov-2. Per combattere il Covid abbiamo disponibili vaccini prodotti sequenziando l’Rna e il Dna. Sono armi costruite su misura del nemico da combattere e possono essere revisionati man mano che mutano le caratteristiche del virus. Se qualche parte del Sars-Cov-2 cambia, anche i vaccini vanno adeguati. Abbiamo oggi vaccini più versatili di quelli del passato costruiti a partire da virus inattivati (Salk) o attenuati (Sabin). Quei vaccini meno versatili erano diretti contro la parte più rilevante del virus, quella cioè che permetteva l’attacco all’organismo.