La sostenibilità, riguardo al comparto agricolo e ittico, presuppone un maggior rispetto delle risorse naturali, un minore utilizzo di sostanze inquinanti per non alterare l’equilibrio ambientale e, nello stesso tempo, assicurare il fabbisogno di cibo ed il benessere della popolazione globale. Lo sviluppo che ha come conditio sine qua non il bene della nostra “Casa comune” quindi, la tutela degli elementi naturali attraverso nuove forme di economia sociale in grado di mettere sempre la persona al centro. Questa nuova visione, sottintende che, gli agricoltori e i pescatori, nella loro instancabile e preziosa opera di fedeli guardiani della salute degli ecosistemi di fronte ai cambiamenti climatici, possano far sentire la loro voce per difendere al meglio l’unicità delle aree rurali e, di conseguenza, le eccellenze agroalimentari del Made in Italy, un fiore all’occhiello apprezzato nel mondo intero.
Il primo passo per tutelare questi settori posti alla base della nostra economia e del nostro Paese è parlarne e sensibilizzare la cittadinanza nonché le istituzioni sulla loro importanza per quello che, con un concetto di grande levatura, Papa Francesco ha definito “sviluppo umano integrale”. Acli Terra, fin dalla sua fondazione, è impegnata in questo obiettivo di divulgazione e difesa delle peculiarità del nostro settore primario. Oggi e domani saremo impegnati a Roma con l’iniziativa denominata “Acli Terra Lab” in cui, attraverso lo spirito proprio del cristianesimo sociale, i diversi protagonisti del mondo rurale si confronteranno con diversi parlamentari ed europarlamentari, rappresentati delle istituzioni, docenti universitari, sindacalisti e rappresentati delle organizzazioni di rappresentanza del mondo agricolo per parlare del futuro che ci attende e che vorremmo. Siamo chiamati ad una sfida epocale il cui obiettivo è quello di consegnare un futuro, e soprattutto un pianeta migliore ai nostri figli. Non possiamo farci trovare impreparati.