Quello dei saldi è sempre stato un fenomeno disomogeneo. Le metropoli del Nord Italia hanno sempre registrato percentuali elevate, mentre nel Meridione le cose sono sempre andate diversamente.
Quest’anno ci sono diversi gli elementi che fanno ipotizzare che i saldi di questa stagione saranno “contratti”.
La cifra a cui si assesterà il saldo è di circa di 130 euro a famiglia. Solamente il 33% delle famiglie italiane – ovvero un terzo – approccerà ai saldi. Il giro d’affari si attesterà su cifre poco superiori il miliardo – circa 1,1 miliardi di euro.
E’ chiaro ed evidente che per via delle condizioni economiche della famiglie, che già non godono di un elevato potere d’acquisto, assistiamo già ad una forte contrazione dei consumi. Non solo alimentari, come quelli dell’abbigliamento.
C’è inoltre l’insicurezza delle prospettive. Non si sa se si uscirà dalla pandemia, non si sa se ci sarà lo sviluppo economico che tutti ci auspichiamo, anzi c’è la preoccupazione che con lo sblocco possano esserci dei licenziamenti, con conseguente aumento della disoccupazione, aumento del ricorso alla cassa integrazione e diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie.
Vanno considerati altri due ulteriori elementi. I turisti, che di solito partecipano al fenomeno dei saldi, quest’anno sono in termini numerici decisamente inferiori agli anni scorsi.
L’altra questione è che siamo in un mercato anomalo. Già prima dei saldi molti negozianti, in chiusura o in fallimento, svendevano le merci che avevano nel loro punto vendita.
Per tutta questa serie di problematiche è evidente che i saldi saranno contratti.
I consumatori che hanno intenzione di acquistare in saldo devono stare attenti alle percentuali. Quelle superiori al 50% possono riguardare fondi di magazzino. Il saldo è sui prodotti della stessa stagione, mentre i fondi di magazzino devono essere messi su banchi separati e con percentuali di sconto diverse.
I saldi dovrebbero essere liberi, ogni commerciante dovrebbe essere libero di fare quello che ritiene più opportuno per il suo approccio al mercato. I saldi oggi sono fissati con dei parametri, ma ci sono i “furbetti” che mandano i messaggi alla propria clientela, evitando così di essere equi con tutti i cittadini.