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Siccità in Italia: alcuni punti per ridurre lo spreco di acqua

La siccità è un vero e proprio dramma. Naturalmente sappiamo che si verifica se noi non difendiamo in maniera forte e determinata il nostro pianeta. Tant’è vero che è attualmente in corso uno scombussolamento dell’area mediterranea, dovuto al fatto dell’inquinamento e dell’effetto serra, per il quale si sta quasi tramutando il nostro clima mediterraneo e temperato in un clima desertico africano.

Dobbiamo stare molto più attenti alle questioni di carattere climatico, dopodiché bisogna compiere altre operazioni. In Italia, lo dobbiamo denunciare e già lo abbiamo fatto per molti anni, c’è una perdita dell’acqua che viene portata nelle famiglie, nelle fabbriche e nel settore agricolo, di almeno il 40% del trasportato, con punte elevate fino al 60% nel sud del Paese. Quindi bisogna attuare degli investimenti per quanto concerne il superamento di tali perdite. Infine, l’ultimo elemento che bisogna attuare, è una maggiore accortezza nell’uso di questo prezioso liquido che è l’acqua. La sua mancanza nei paesi desertici, africani e mediorientali come vediamo, procura molti danni, ulteriori desertificazioni e carestie, cagionando la morte della povera gente e dei popoli che abitano in tali territori.

Bisogna attuare operazioni al fine di non sprecare l’acqua: si può anche utilizzare in maniera diversa, risparmiando molte decine di litri per famiglia all’anno. Ciò si verificherebbe utilizzando la doccia anziché la vasca da bagno, i diffusori nei rubinetti di casa, il doppio scarico dei water e metodologie diverse per altri aspetti, ad esempio il lavaggio dei denti o il radersi la barba, per i quali non bisogna sempre tenere il rubinetto dell’acqua aperto, ma utilizzarlo al bisogno. I litri sprecati sono decine, attraverso movimenti sbagliati e tesi allo spreco.

Tra le misure che l’esecutivo potrebbe attuare, per quanto riguarda ad esempio l’agricoltura, c’è un sistema utilizzato nei Paesi in cui l’acqua è molto carente, come il Libano o Israele: quello detto “a goccia” e permette di avere un’agricoltura idratata al meglio, maggiormente funzionale e con minori sprechi di acqua.

Rosario Trefiletti: